La prospettiva in arte: definizione, caratteristiche, tipologie e la prospettiva centrale di Filippo Brunelleschi
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LA PROSPETTIVA IN ARTE

La prospettiva è una tecnica di rappresentazione di oggetti nello spazio - nel disegno, nella scultura, nella pittura - che producono sulla retina dell'occhio di un osservatore un'impressione simile quanto più possibile a quella prodotta dagli oggetti reali. Sia nell'antichità che nel medioevo la parola prospettiva indicava l'ottica; solo nel Quattrocento assunse il significato di rappresentazione degli oggetti secondo i principi scientifici dell'ottica. Nella rappresentazione figurativa si arriva a una frantumazione dello spazio prospettico e all'adozione di una tecnica detta "dissociazione prospettica" in cui ogni singolo episodio o unità ha una propria interna organizzazione, ma il tutto non aspira a rispondere a un'impostazione unitaria. Verso la fine del Duecento, grazie a Pietro Cavallini e a Cimabue, si assiste a un rinnovato interesse per la prospettiva che viene a coincidere con una nuova coscienza della corporeità degli oggetti. Giotto negli affreschi di Assisi e di Padova si sforza di dare una rappresentazione dello spazio articolato in varie architetture, anche se continua a mancare un criterio unitario d'insieme. Nel ‘400 con Brunelleschi viene riscoperto e riprodotto il metodo della proiezione centrale che ritrasse con il nuovo metodo il Battistero e il Palazzo Vecchio di Firenze, ma le tavole sono andate perdute.
Ora il testo più antico dove vengono esposti i principi della prospettiva è quello di Leon Battista Alberti "De pictura" (o Sulla pittura). In De pictura, Alberti teorizza la rappresentazione artistica mediante una preventiva definizione del punto di fuga da cui una costruzione in alzato permetterà tutta la successione delle trasversali. Il razionalismo dell'ambiente culturale fiorentino, e più in generale di quello Toscano, fece sì che il nuovo metodo prospettico - tendente a dare una rappresentazione del reale abbastanza verosimile e comunque codificata da precise regole geometriche - venisse ammirato e sperimentato da artisti come Masaccio, Donatello e Piero della Francesca.
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Domande & Risposte
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Quanti tipi di prospettiva ci sono?
I principali tipi di prospettiva sono tre: prospettiva centrale o frontale, prospettiva accidentale o d’angolo, prospettiva obliqua o a quadro inclinato.
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Cosa si intende per prospettiva centrale?
La prospettiva centrale si usa quando un lato del soggetto da ritrarre è parallelo al piano di proiezione e il punto di fuga è al centro.
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Che cos’è la prospettiva in arte?
La rappresentazione di oggetti nello spazio, nel disegno, nella scultura e nella pittura in modo da creare un effetto tridimensionale su una superficie bidimensionale.