La portalettere: trama e riassunto del romanzo di Francesca Giannone
Scopriamo la trama, il riassunto e le curiosità su La portalettere, il romanzo di Francesca Giannone divenuto un caso letterario
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La portalettere: trama e riassunto del romanzo di Francesca Giannone
“La portalettere” è un romanzo ricco di tematiche importanti con una protagonista forte e indipendente. Ambientato in un paesino della Puglia, il racconto segue le vicende di Anna Allavena che, dopo essersi trasferita a Lizanello, diventa la prima portalettere donna.
La portalettere: trama
“La portalettere” è la storia della famiglia Greco e di Anna, ma anche del paese di Lizanello e dei suoi abitanti. È una storia di unioni, abbandoni, tradimenti e segreti. Soprattutto è un romanzo che svela la forza e la voglia di combattere di Anna Allavena che non si arrende mai. Si tratta di un romanzo familiare e storico con tantissimi personaggi e una rete fittissima di legami.
Si parla di tanti temi diversi. Prima di tutto i compromessi e i silenzi a cui ci spinge la vita, ma anche le opposizioni che sono deviate dai sentimenti e dal puro interesse.
Antonio, ad esempio, è molto legato a Carlo e appoggia tutti i suoi progetti imprenditoriali, resta però colpito fortemente da Anna, considerandola bellissima. Quest’ultima è felice con Carlo, nonostante ciò crea un particolare legame con Antonio, scambiando con lui romanzi sottolineati e annotati.
Agata, sposata con Antonio, accetta di vivere un amore privo di passione e sentimento, accettando la freddezza del marito e cercando di minimizzarla agli occhi della figlia. C’è poi Carlo, che ama la sua Anna, ma ritrova dopo anni Carmela, che aveva lasciato per trasferirsi al Nord e non ha mai dimenticato il loro amore, nonostante sia ormai sposata.
La portalettere: riassunto
Salento, giugno 1934. A Lizanello, piccolo paesino pugliese, la corriera si ferma nella piazza del principale lasciando scendere i nuovi arrivati. Sono Carlo Greco con sua moglie Anna Allavena e il figlio Roberto.
Dopo tanti anni trascorsi in Liguria, Carlo è felice di essere tornato nel suo paese natale, pronto ad affiancare nel lavoro il fratello Antonio. Anna invece è triste e teme che non riuscirà ad adattarsi a questa nuova vita.
Bellissima e fiera, veste il lutto per via della perdita della figlia Chiara. Da subito attira l’attenzione di Antonio, fratello maggiore di Carlo, proprietario di un oleificio e sposato con Agata da cui ha avuto la figlia Lorenza.
Il rapporto fra i fratelli Greco è profondo e viscerale, ma ad attirare l’attenzione degli abitanti di Lizanello è soprattutto la nuova arrivata. In particolare Anna incuriosisce Carmela, il primo amore di Carlo. L’uomo prima del suo trasferimento le aveva promesso amore eterno e le nozze, salvo poi tirarsi indietro dopo aver incontrato Anna.
Carmela è sposata con Nicola, un uomo più grande di lei e molto docile, e ha un figlio, Daniele. Da subito Anna si dimostra molto diversa da tutte le donne del paese. Sente la mancanza del suo lavoro di insegnante e attività come occuparsi della casa o cucinare non le danno soddisfazione, soprattutto perché nel frattempo è costretta a guardare suo marito che avvia una brillante attività come produttore di vino.
La vita scorre lenta e noiosa sino a quando non legge un annuncio dell’ufficio postale che sta ricercando un portalettere.
Decisa a partecipare al concorso, nonostante l’opposizione di molti, Anna ottiene quel lavoro. Da quel momento si muoverà, grazie alle sue missive, fra gli abitanti del paese, trasportando lettere d’amore, proposte di matrimonio e biglietti importanti.
A cosa si ispira La portalettere?
La portalettere si ispira a una storia vera, quella della bisnonna di Francesca Giannone. Il borgo di Lizzanello, in Puglia, infatti esiste, ma nel suo romanzo l’autrice ha inserito elementi di altri paesi.
“È la storia di Anna, che incontrò il mio bisnonno Carlo in Liguria e scelse di seguirlo al sud – ha raccontato Francesca Giannone -. Ho scoperto di lei frugando nei cassetti di casa durante il lockdown; ho trovato lettere, documenti. Si parte da una storia vera, poi romanzata”.
Chi è Francesca Giannone?
Dopo la laurea in scienze della comunicazione, Francesca Giannone ha studiato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. In seguito si è trasferita a Bologna, dove si è occupata della catalogazione di trentamila volumi della Associazione Luigi Bernardi, frequentando la Bottega di Narrazione Finzioni.
Nel 2023 ha pubblicato il suo primo romanzo, “La portalettere”, che ha venduto ben quattrocentomila copie in un anno ed è diventato il romanzo italiano più venduto nel 2023.
Tradotto in 36 Paesi, il libro le ha permesso di vincere il Premio Bancarella e il premio Amo Questo Libro delle Librerie Giunti. Inoltre la Lotus Production, società che fa parte della Leone Film Group, ha deciso di acquistare i diritti cinematografici del romanzo. Oltre a “La portalettere” ha scritto nel 2024 il romanzo “Domani, domani”.
Cosa leggere dopo La portalettere?
“La portalettere” è una saga familiare e un romanzo di formazione. Dopo aver letto questo romanzo è possibile leggere altri testi simili. Ad esempio “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci che racconta l’epopea dei Florio, una famiglia che ha rivestito un ruolo essenziale nella storia della Sicilia.
Tutto inizia con un terremoto che sconvolge Bagnara Calabra e costringe i fratelli Ignazio e Paolo a trasferirsi a Palermo in cerca di fortuna. Da quel periodo, 1783, i Florio lavoreranno senza sosta per accrescere la loro ricchezza, fra intrighi, amori e grandi sfide.
Troviamo poi “La casa degli spiriti” di Isabel Allende che mescola la storia di una famiglia con mistero e magia. Il romanzo inizia negli anni Venti e termina nel 1973 con il colpo di stato di Pinochet.
Esteban Trueba si innamora perdutamente di Rosa del Vale e tenta in tutti i modi di fare fortuna per poterla sposare, ma per loro il destino avrà in serbo qualcosa di differente. Il libro racconta la storia di tre generazioni della famiglia Trueba fra difficoltà, passioni e guerre.