La fragilità va accolta o nascosta? Le parole di Mengoni sulla sofferenza
Parlare di fragilità in una società fondata su valori opposti genera ancora molto rumore, che si basa su uno stigma ormai obsoleto, e che è necessario lasciarci alle spalle
Indice
Le parole di Mengoni su sofferenza e fragilità
Nel periodo del Festival di Sanremo molti artisti si sono esposti in merito al tema della salute mentale, condividendo la propria esperienza a riguardo. Tra questi Marco Mengoni porta alla luce un aspetto specifico relativo alla sofferenza: la difficoltà ad accettare e accogliere fragilità e vulnerabilità.
Non è la prima volta che il cantante si esprime rispetto al proprio percorso psicologico e alle proprie difficoltà, tema che porta spesso nei suoi testi e nelle sue interviste, fungendo spesso da apri fila per altri artisti. In alcune interviste Mengoni manda un messaggio chiaro, invitando ad accettare la fragilità come componente intrinseca dell’essere umano. Ci racconta di come questo passaggio sia stato fondamentale nel suo percorso terapeutico e rispetto a questo condivide un altro messaggio essenziale: chiedere aiuto è importante, ma lo è altrettanto essere attivi in questo processo.
La psicoterapia infatti prevede un coinvolgimento importante da parte chi ne fruisce, ed il cambiamento è vincolato a quanto si è disposti a lavorare in autonomia al di fuori dello spazio di terapia. Le parole del cantante sono una dimostrazione di consapevolezza e riprova del lavoro svolto su di sé, testimoniando l’importanza della cura della propria salute mentale e la necessità di parlarne, educare ed educarsi.
L'importanza di accogliere la fragilità
Nella nostra cultura è sempre stato dato poco spazio alla fragilità: si insegna ai bambini a non piangere, che non va bene essere tristi, che bisogna essere forti. Questo tipo di educazione genera un atteggiamento di evitamento di ciò che ci fa sentire fragili e vulnerabili e di giudizio verso la fragilità propria e altrui.
Ognuno di noi però presenta inevitabilmente limiti e fragilità determinati dal carattere, dall’ambiente di sviluppo e dagli eventi di vita. Ignorarne la presenza non sortisce perciò l’effetto sperato: quando un problema viene ignorato, resta irrisolto, e potenzialmente genererà ulteriori problemi e difficoltà.
Riconoscere, accettare e accogliere la fragilità nostra e altrui ci permette quindi di fare i conti con la realtà in modo più completo. Ci permette anche di trovare gli strumenti per gestirla e di costruire le risorse necessarie in caso avessimo bisogno di compensarla. Inoltre, questa presa di consapevolezza ci offre la possibilità di sostenere chi ci sta accanto e di chiedere aiuto e supporto quando necessario, evitando conseguenze più gravi.
Come gestire e accogliere le difficoltà
Non esiste la ricetta perfetta per accogliere la fragilità: alcune persone maggiormente sensibili lo fanno spesso spontaneamente, altre invece hanno bisogno di una guida e talvolta di un supporto specialistico. Come dicevamo però, accogliere le nostre vulnerabilità è un passo essenziale nel nostro percorso di cura di sé, per il benessere personale e per quello relazionale e sebbene per qualcuno possa risultare più complesso, è possibile lavorarci con impegno tenendo a mente alcuni principi:
- tenere una mentalità aperta: mettere in discussione i pregiudizi e le etichette
- educare ed educarsi educazione: conoscere ci permette di porre un’attenzione più mirata e consapevole, cogliendo meglio i nostri limiti e le nostre risorse
- accettare: ossia prendere atto dello stato delle cose semplicemente per come sono, accogliendo la realtà dei fatti quando questa non è modificabile investendo le nostre energie su ciò che invece è in nostro controllo
- accrescere l’empatia e l’auto-compassione: più siamo gentili con noi stessi e più saremo capaci di comprendere gli altri e viceversa
- prenderci la responsabilità di ciò che proviamo e di come reagiamo: emozioni, sensazioni, pensieri e comportamenti sono una responsabilità solo nostra; prenderne atto ci permette di fare più attenzione ai nostri bisogni, ai nostri limiti e alle nostre risorse
- evitare di evitare: più fuggiamo o fingiamo di non vedere le nostre fragilità e ciò che ci fa stare male e meno possibilità abbiamo di imparare a gestirle e prendercene cura
Altri contenuti utili di psicologia
- La depressione c'è anche se non si vede
Ecco i vip che ne hanno parlato - Ansia: accoglierla o combatterla?
Cos'è e perché è utile - Ansia nel corpo
Cos'è e come gestirla - Crisi esistenziale
Cos'è e come affrontarla - Come gestire le emozioni negative
Ecco perché evitarle ci fa stare peggio - Solitudine e ritiro sociale nei giovani
Cause e gestione - Empatia e sofferenza
Come sono collegate e cos'è l'empatia - Senso di colpa: cos'è e come gestirlo
Origine, caratteristiche e conseguenze psicologiche di questa emozione - Sei gentile o accondiscendente?
Come capirlo per imparare a dire di no - Ghosting: fuga o protezione?
Come riconoscerlo e affrontarlo - Apatia e abulia
Cosa sono e come affrontarle - Quando il corpo racconta la sofferenza
Cosa sono i disturbi psicosomatici?