La filosofia di Galileo Galilei, sintesi
Sintesi della filosofia di Galileo Galilei. Le scoperte astronomiche e il metodo della scienza del fisico, astronomo e filosofo italiano
Filosofia di Galileo, sintesi
Con la scoperta del cannocchiale si aprì una serie di grandi scoperte astronomiche, ma le idee copernicane di Galileo lo misero in urto con la chiesa e con gli aristotelici. Venne ammonito di professare una nuova astronomia e venne processato. Durante il processo abiurò e la sua opera venne messa all’indice. Galileo era credente cristiano e scienziato, e secondo lui Dio si è manifestato in due modi:
- attraverso le sacre scritture: ispirando i profeti nella composizione della Bibbia;
- attraverso la natura: creandola.
Quindi la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, base della religione, derivando entrambe da Dio, non possono contraddirsi e il rapporto tra scienza e fede è inesistente. Galileo afferma che l’errore non dipende dalla scienza o dalla Bibbia, ma dall’interpretazione sbagliata che si ha di quest’ultima.
Scoperte astronomiche di Galileo
All’inizio si credeva che la luna fosse rivestita da una superficie liscia, ma con la scoperta del cannocchiale Galileo mostrò come molte delle macchie scure non siano altro che le ombre proiettate dal sole sulle montagne lunari e che quindi la superficie lunare sia rugosa. Scoprì i quattro satelliti di Giove e poi mentre Aristotele pensava che i corpi celesti non fossero soggetti al divenire, Galileo scoprì che sul sole c’erano macchie scure che comparivano e scomparivano e che quindi ci fosse un procedimento in atto.
Il metodo di Galileo
Il metodo di Galileo si fonda sulle “sensate esperienze” e “necessarie dimostrazioni”. Dai tempi di Aristotele sappiamo che i metodi erano due:
- Induttivo: dal particolare all’universale, le “sensate esperienze” galileiane;
- Deduttivo: dall’universale al particolare, le “necessarie dimostrazioni galileiane.
In Aristotele prevalse il metodo deduttivo, l’unico che partendo da premesse certe arrivava a conclusioni certe. In Galileo possiamo dire che prevalsero entrambi perché non ci ha lasciato nessuno scritto sul metodo da lui più utilizzato anche perché si sentiva più scienziato che filosofo.
Sensate esperienze: il momento osservativo-induttivo della scienza.
Necessarie dimostrazioni: il momento ipotetico-deduttivo della scienza. Le necessarie dimostrazioni sono ragionamenti logici condotti su base matematica, infatti Galileo è il primo a ritenere che partendo dalla divisione fra qualità primarie e secondarie il fenomeno è misurabile.
Galileo divide il lavoro della scienza in due parti fondamentali:
- momento risolutivo: risolvere un fenomeno complesso nei suoi elementi semplici e misurabili, formulando poi un’ipotesi;
- momento compositivo: consiste nella verifica e nell’esperimento.
Quindi, si può dire che in Galileo prevalse sia il momento sperimentale sia quello teorico.
Realismo di Galileo. Esiste una realtà già organizzata ed è compito della ragione indagare i fenomeni che sono alla base della realtà.
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Domande & Risposte
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Quali sono le scoperte di Galileo Galilei?
Tra le scoperte di Galileo ricordiamo: l’isocronismo delle oscillazioni del pendolo, i quattro maggiori satelliti di Giove.
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Cosa significa “sensata esperienza”?
Il momento osservativo-induttivo della scienza.
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Quali studi compì Galileo Galilei?
Nel 1580 iniziò gli studi di medicina presso l’università di Pisa ma in seguito si specializzò in matematica. Studiò anche fisica.