La dinastia Flavia: riassunto
Riassunto sulla dinastia Flavia. Cosa ricordare della dinastia dei Flavi: dalla saggezza di Vespasiano alla crudeltà di Domiziano
DINASTIA FLAVIA
Alla morte di Nerone nel 68, nella confusione della guerra civile, furono i militari a decidere il suo successore al trono.
L’anno 69 fu l’anno dei 4 imperatori:
- Galba fu rovesciato dai pretoriani che imposero Otone.
- Otone fu sconfitto ed ucciso da Vitellio
- Vitellio
- Flavio Vespasiano, nel 69, fu acclamato imperatore dalle sue truppe mentre si trovava all’assedio di Gerusalemme e cercava di sottomettere la Giudea.
VESPASIANO
Tito, il figlio di Vespasiano, prese il suo posto in battaglia e in due anni portò a termine la repressione, distruggendo Gerusalemme e trasformando in provincia romana la Palestina.
Vespasiano fece promulgare dal senato una legge speciale, la lex de imperio Vespasiani e con questa legge fu chiaro a tutti che il potere sarebbe appartenuto a chi aveva la forza di imporsi sugli altri con le armi.
Da quel momento fu sempre più importante il ruolo dell’esercito e sempre meno quello del senato.
Il regno di Vespasiano durò dieci anni, egli fu un imperatore saggio che, con i suoi provvedimenti legislativi e amministrativi, portò diversi benefici all’Impero Romano.
La sua politica di risparmio fu una giusta reazione alla politica degli sprechi della dinastia giulio-claudia: infatti la casse dello stato erano state svuotate dagli sprechi di Nerone e la situazione internazionale richiedeva ingenti spese miliari.
La guerra contro gli ebrei durò anni, costò la vita a migliaia di uomini e si concluse con la conquista di Gerusalemme, nel 70, da parte del figlio Tito.
Vespasiano designò suoi eredi i due figli Tito e Domiziano, affermando in questo modo il principio della trasmissione ereditaria del potere.
TITO
Il regno di Tito, fu molto breve (79-81) e molto popolare sia per la vittoria sugli ebrei e sia per aver fatto costruire, insieme al padre, il Colosseo.
Il giudizio degli storici su Tito è positivo grazie anche al suo atteggiamento moderato nei confronti del senato.
Il regno di Tito fu caratterizzato da una serie di calamità: ci fu una violenta epidemia in tutta l’Italia, un incendio a Roma (non fu il primo) e l’eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei, Ercolano e Stabia.
DOMIZIANO
Il successore di Tito fu il fratello Domiziano, che salì al potere nell’81.
Durante il suo regno anche i maggiori scrittori romani come Giovenale, Plinio e Tacito, furono costretti al silenzio, mentre altri assunsero atteggiamenti adulatori.
Egli si occupò con scrupolo dell’addestramento dell’esercito, conquistando nuove provincia come la Germania superiore e inferiore e consolidando le conquiste romane in Britannia
La gloria in battaglia, però, non influenzò i giudizi negativi espressi dall’aristocrazia senatoria nei confronti dell’Imperatore Domiziano, accusato di esercitare potere assoluto.
L’imperatore venne ucciso nel 96.
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