La Conferenza delle Parti (COP): storia e importanza delle conferenze internazionali sul clima
Gli Stati si uniscono annualmente per la Conferenza delle Parti: scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi
Indice
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La Conferenza delle Parti (COP): storia e importanza delle conferenze internazionali sul clima
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Cosa è la Conferenza delle Parti sul clima?
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Chi ha creato la Cop?
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Di cosa si occupa la COP?
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Quando è nata la COP?
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Quanti paesi fanno parte della COP?
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A cosa serve la COP?
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Che soluzioni e obiettivi si prefigge la COP?
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Quando si svolgerà la prossima?
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Il video sul cambiamento climatico
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La Conferenza delle Parti (COP): storia e importanza delle conferenze internazionali sul clima
Il dibattito sul cambiamento climatico e su cosa possiamo fare per cambiare la rotta è sempre più caldo: a fare la differenza anche la Conferenza delle Parti, nota con l’acronimo di COP. Si tratta di un appuntamento annuale che coinvolge nazioni e paesi da tutto il mondo in sfide sul cambiamento climatico. L’evento, di rilevanza mondiale, si pone ad ogni step nuovi obiettivi, sperando di poter invertire la rotta e dare un segnalo chiaro attraverso comportamenti più etici e green.
Cosa è la Conferenza delle Parti sul clima?
Possiamo definire la Conferenza delle Parti come un’istituzione fondata per poter elaborare politiche efficaci per gestire i cambiamenti climatici a livello globale. L’organo decisionale supremo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico ha redatto un trattato internazionale nel 1992, in concomitanza del Vertice della Terra svoltosi a Rio de Janeiro: già oltre trent’anni fa, l’idea era quella di combattere il riscaldamento globale che sta progredendo sempre più inarrestabile, mostrando segni importanti di peggioramento.
A far parte della COP sono i rappresentanti di governi di quasi ogni nazione del mondo: insieme si riuniscono una volta all'anno in una città ospitante, che varia sempre. L’incontro ha l’obiettivo di mettere sul tavolo progressi, negoziare accordi aggiornati e di conseguenza obiettivi. In più, non viene mai meno il tema del finanziamento per promuovere politiche climatiche più green.
Chi ha creato la Cop?
Dietro la creazione della COP c’è la UNFCCC: possiamo dire che è stata creata durante il Vertice della Terra nel 1992, presso la città di Rio de Janeiro. L’idea era realizzare un trattato in grado di sensibilizzare a livello mondiale sul tema ambientale. Purtroppo, a distanza di oltre trent’anni, le cose sono peggiorate e non migliorate ma l’idea di continuare a provare a salvare il pianeta è nell’interesse comune.
Di cosa si occupa la COP?
Nelle giornate di appuntamento, si aprono i negoziati: tutti hanno lo scopo di affrontare temi relativi allo sviluppo e al trasferimento di innovazioni tech più green, gestire finanziamenti ad hoc e creare strategie che possono migliorare il comfort abitativo e lo stile di vita, riducendo quello che è il danno umano sul pianeta.
Tra gli esempi più significativi c’è l’Accordo di Parigi: è stato adottato nel 2015 durante la COP21. Si tratta di un punto di svolta che voleva contrastare l’aumento della temperatura media globale, cercando di agire nel non innalzamento e addirittura nella riduzione. L’obiettivo realistico era stato fissato ad un aumento limitato a 1,5 gradi rispetto ai 2 di media che erano abituali dopo lo sviluppo industriale.
Quando è nata la COP?
La Conferenza delle Parti è stata istituita nel 1994, subito dopo l'entrata in vigore della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che è stata adottata nel 1992 durante il Vertice della Terra a Rio de Janeiro. La prima sessione si è tenuta a Berlino, nel marzo 1995. Da allora, la COP si è tenuta annualmente, adattandosi alle sfide climatiche e svolgendo un ruolo centrale nella definizione delle azioni utili ad affrontare il cambiamento climatico.
Quanti paesi fanno parte della COP?
A far parte della COP sono tutti gli stati appartenenti alla UNFCCC: si contano 198 Paesi, tra cui tutta l’Unione Europea, uniti per l’obiettivo di miglioramento del cambiamento climatico. Sono quasi 200 quindi le nazioni interessate a lavorare sulle soluzioni green per ridurre l'impatto ambientale e tornare ad avere un pianeta più sano dove vivere.
A cosa serve la COP?
Come abbiamo spiegato, la Conferenza delle Parti è un appuntamento annuale che coinvolge aziende e governi in un piano ad hoc per intervenire sui cambiamenti climatici, provando a promuovere soluzioni più green, etiche e meno impattanti. L’obiettivo principale e quindi la sua funzione, è quella di riuscire a mettere sul piano delle soluzioni efficaci, andando quindi a registrare con attenzione i progressi, attraverso obiettivi da raggiungere e report dettagliati forniti da ciascuno stato.
Che soluzioni e obiettivi si prefigge la COP?
Gli obiettivi principali includono:
- Riduzione delle emissioni di gas inquinanti. Gli accordi come il Protocollo di Kyoto e l'Accordo di Parigi hanno fissato target specifici per i paesi sviluppati e in via di sviluppo per ridurre le loro emissioni di gas serra;
- Rallentare il cambiamento climatico. Si desidera sviluppare politiche in grado di adattarsi al cambiamento climatico, per esempio gestendo l’innalzamento dei mari e imparando a contrastare le variazioni di condizioni agricole ed eventi metereologici più impattanti;
- Condivisione di tecnologie efficaci. Se vengono realizzate soluzioni tech vantaggiose, vanno trasferite in modo più facile, favorendo lo sviluppo green; Promozione della cooperazione internazionale. Insieme si può fare la differenza, per questo motivo viene richiesta la collaborazione e il supporto reciproco;
- Trasparenza. Implementare un sistema robusto e trasparente per il monitoraggio degli sforzi compiuti da tutti e nell’interesse di tutti.
Quando si svolgerà la prossima?
La 28esima edizione si è svolta dal 30 novembre al 13 dicembre 2023 presso Dubai mentre la prossima sarà proprio l’Azerbaigian ad ospitarla. Dall’11 al 24 novembre 2024 tutti i paesi interessati saranno coinvolti nella ventinovesima edizione della conferenza mondiale sul clima e a presiedere sarà un volto importante del settore petrolifero.
Ancora una volta si punta all’idea di mettere nero su bianco l’obiettivo di rinunciare a carbone, petrolio e gas in favore di risorse rinnovabili cercando di prediligere soluzioni più green, oggi assolutamente fattibili. Secondo gli esperti, si aspettano negoziati cruciali che potranno davvero fare la differenza nel rispetto di scelte più sostenibili.
Il video sul cambiamento climatico
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