L'arte del Seicento: spiegazione, caratteristiche, protagonisti

Riassunto delle principali forme dell'arte del Seicento: spiegazione, caratteristiche, protagonisti

L'arte del Seicento: spiegazione, caratteristiche, protagonisti
getty-images

Arte del Seicento

Quali sono le caratteristiche dell'arte del Seicento?
Fonte: getty-images

Il Seicento è l’epoca delle guerre di religione conseguenti alla riforma protestante. La religione dei governanti viene imposta ai sudditi (cuius regio eius religio).

Le strutture di governo degli stati cattolici si appoggiano e si legano al controllo religioso delle coscienze messo un atto dalla chiesa (il re di Francia viene chiamato “Cristianissimo”, il re di Spagna “Cattolico”.

Nell’arte del ‘600 italiano è fondamentale l’influenza dei precetti della controriforma. L’arte diventa uno strumento di propaganda e diffusione della religione cattolica.

La città diviene una “scena urbana” in cui gli eventi teatrali coinvolgono i fedeli in feste e celebrazioni che ritmano con le ricorrenze religiose la vita della popolazione.

Si ricordi in particolare il grande progetto della “Roma sistina” promosso in vista del giubileo dell’anno 1600. Teatro significa in questo caso “artificio”, “sorpresa”, “realizzazione visiva del miracolo”.

La dimensione “letteraria” e “simbolica” dell’arte del ‘600 rimane riservata a ristrette e raffinate élites e quindi limitato ad opere di fruizione privata.

Il Seicento a Roma

A Roma lavorano tre grandi architetti: Pietro da Cortona, Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini. Vediamo le caratteristiche di ciascuno.

Se vuoi, intanto, approfondisci: Il Seicento a Roma

Pietro da Cortona

Pietro da Cortona lavora sulla trasformazione delle regole classiche curvando gli elementi architettonici quali cornici e architravi come se fossero sottoposti a straordinarie pressioni. Come in Michelangelo le membrature architettoniche (paraste, lesene) si moltiplicano sovrapponendosi ma qui, invece di spezzarsi si curvano. (Si ricordi come in S.Maria della Pace alla convessità della piazza, resa omogenea dall’estendersi su di essa delle partiture architettoniche della piccola facciata della chiesa corrisponde la convessità della breve facciata da cui sporge uno straordinario pronao ovale.

Francesco Borromini

Francesco Borromini porta all’estremo la concezione dell’architettura come sintesi e dialettica di forze presente in Pietro da Cortona. Le sue architetture sono dominate da forme curve, concave e convesse, che paiono generate da forze e resistenze contrapposte. Le cornici si curvano, gli architravi si flettono, glia angoli retti vengono evitati.

In casi estremi, alla fine della sua opera, le architetture si animano letteralmente prendendo forme antropomorfe o zoomorfe (Facciata di S.Carlino, campanile di S.Andrea delle Fratte) elementi e invenzioni simboliche sono comunque sempre presenti. Lo stile del B. verrà più frequentemente ripreso nel tardo ‘600 e nel ‘700.

Elementi salienti di S.Ivo alla Sapienza: cortile a forma convessa, se ne eleva la cupola a esagono lobato (concava) che si trasforma poi in spirale e culmina con un cerchio di fiamme. All’interno la pianta a doppio triangolo intrecciato (anello di Salomone) con i bracci alternatamente convessi e concavi culmina con un’alta lanterna che fa entrare la luce senza che si vedano le finestre.

S.Carlo alle quattro Fontane: facciata “animata” dalle curve, edicola formata dalle ali degli angeli, capitelli con le volute rovesciate. Interno a croce lobata che diventa un’ovale allungato dominato da un’alta lanterna.

Altre opere: Collegio di Propaganda Fide, Oratorio dei Filippini, S.Agnese a Piazza Navona (facciata concavo-convessa); restauro e trasformazione di S.Giovanni in Laterano.

Gian Lorenzo Bernini

In Gian Lorenzo Bernini l’architettura assume dimensione di scenografia. Tutte le arti contribuiscono alla comunicazione organizzandosi in modo teatrale e “simulando” i materiali più diversi e l’azione del Bernini si esplica innanzi tutto nella scultura che gli permette di mettere in scena azioni e personaggi.

Esempi: David; Apollo e Dafne (Galleria Borghese), monumenti funebri di Urbano VIII e di Alessandro VII (in cui l’animazione è sottolineata dalla grande varietà di materiali).

L’interazione tra azione scenica e impianto architettonico è il fulcro delle maggiori realizzazioni del Bernini, così vanno interpretate alcune opere:

  • L’Estasi di S.Teresa in S.M. della Vittoria;
  • Il Baldacchino (trasformazione dell’architettura del ciborio in struttura tradizionalmente effimera), e la Cattedra di S.Pietro 
  • Il Colonnato di S.Pietro (che simbolicamente accoglie ma contemporaneamente coinvogle in una serie di effetti i pellegrini)
  • La sistemazione della Fontana dei Fiumi a Piazza Navona
  • S.Andrea al Quirinale (pianta ovale ma con l’asse maggiore trasversale - effetto dinamico - la figura di S.Andrea ascende al cielo nella cupola.

La resistenza al Barocco

Lo sconvolgimento delle regole classiche, fondate sulle forme rettilinee e ortogonali non vengono accettati in Francia, in particolare non viene accettata la proposta di Bernini per una facciata del Louvre concava/convessa mentre verrà adottata la soluzione di precoce classicismo proposta da Perrault.

Realizzazioni barocche (dove barocco significa grandioso ma classicista) a Parigi:

  • 1605 -1612: Place Royale, oggi Place des Vosges
  • 1615: Palais du Luxembourg (Salomon de Brosse per Maria de’Medici)

Con Luigi XIII riprendono i lavori del Louvre (padiglione dell’Orologio, Jacques Le Mercier) ripreso dallo stesso nella chiesa della Sorbona; François Mansart: Chiesa della Visitazione, Chiesa di Val-de-Grace.

Con Luigi XIV si ha una dilatazione dell’urbanistica di Parigi: nuove mura e porte ( dal 1652); Champs Elysées: inizio della sistemazione (dal 1666, Le Nôtre).

A Jules Ardouin Mansart (autore del castello di Versailles 1673-1708) si deve Parigi Pont Royal (1685), Places des Victoires e Place Vendôme (1685), chiesa degli Invalides 1680.

A Le Vau si devono l'Hotel Lambert e la chiesa dell’Institut (1661).

A Claude Perrault si deve la facciata del Louvre (1668).

Si noti in particolare che le forme classiche in Francia tendono al razionalismo e preludono al Neoclassicismo.

In Inghilterra la resistenza al barocco sviluppa invece i temi dell’architettura del Palladio con la ricerca di forme “decorose”, “armoniche”, “equilibrate”, quindi regole “musicali”, valori assoluti, intangibili.

Rappresentano quest’architettura Inigo Jones (Banqueting Hall) e Christopher Wren (St.Paul, in cui la dimensione “grandiosa”, denuncia la cultura barocca).

Pittura del Seicento

Gli indirizzi fondamentali sono principalmente tre: classicismo, barocco, naturalismo.

Classicismo

Il classicismo ha come caratteristica principale la chiarezza di significato, la semplicità e l'armonia di composizione.

Punto di riferimento è Raffaello.

Il tentativo è quello di unire al disegno fiorentino il colore veneto.

All’origine di queste scelte è Annibale Carracci, che con il fratello Agostino e il cugino Ludovico forma una sorta di “accademia” bolognese. Nel gruppo è fondamentale la funzione di Agostino che diffonde con l’incisione le straordinarie invenzioni di Annibale. La pittura tende a una grande chiarezza di composizione e di significato, propone spunti naturalistici e arricchisce di toni morbidi e caldi, di origine veneta le tavolozze.

Approfondisci: Annibale, Agostino e Ludovico Carracci. Riassunto

Da ricordare: affreschi e pale d’altare bolognesi; La Galleria Farnese affrescata da Annibale, in cui a un impianto decorativo raffaellesco di grande ricchezzza si legano figure di fisionomia e forza michelangiolesca.

Si forma una tradizione classicista emiliana che avrà tra i suoi rappresentanti Guido Reni (Strage degli innocenti, Aurora Ludovisi) e Guercino.

Fortissima l’influenza sulla Francia tramite l’opera di Poussin.

Barocco

Il Barocco prende spunti importanti dalla grande decorazione veneta del ‘500 (Paolo Veronese) e dalla sua brillantezza cromatica e libertà spaziale.

Grandi e spettacolari affreschi, soffitti “sfondati” illusionisticamente figure e prospettive illusionisticamente viste dal basso (tipiche delle apparizioni miracolose). Alcuni artisti:

  • Pietro da Cortona: Gloria della Provvidenza in Palazzo Barberini; affreschi in Palazzo Pitti a Firenze
  • Lanfranco Emiliano: lavora tra l’altro nella cappella di S.Gennaro a Napoli con grandi pale d’altare.
  • Guercino: può esser considerato per un lungo periodo parte di questa corrente.
  • Gaulli: grande affresco nella chiesa del Gesù a Roma
  • Andrea Pozzo: chiude il secolo con il brillante, colorato, spettacolare soffitto a “sfondato” con la gloria di S.Ignazio in S.Ignazio a Roma.

Importanti le scuole genovese, napoletana, veneziana.

In Europa: Rubens, di Anversa, lavora per le grandi corti dopo avere lavorato in Italia (Roma Genova e Mantova), in Francia, e per gli imperatori austriaci. Suo principale allievo è Van Dyck, che lavora a Genova e poi diverrà il più importante pittore della corte inglese, grandissimo ritrattista, che tenderà verso forme più austere rispetto a Rubens.

Naturalismo

Quando si parla di naturalismo si cita anche il caravaggismo, caratterizzato da una teatralità violenta e coinvolgente.

Principale caratteristica è un violento chiaroscuro: la luce fa emergere ciò che si deve o si vuole vedere dall’oscurità, la luce esprime quindi un valore miracoloso e si contrappone al buio angoscioso e incombente. Esempi: i quadri della Cappella Contarelli in S.Luigi de francesi; Cappella Cerasi in S.M. del Popolo.

Si ha grande precisione nella resa degli oggetti illuminati, cui si associa spesso una scelta di soggetti contemporanei tratti dalla realtà più immediata, crudamente violenta e persino spiacevole (es. Morte della Madonna). Le figure spesso riempiono il quadro e risultano vicinissime all’osservatore, con effetti di illusionismo impressionanti.

Caravaggio a causa della crudezza provocatoria dei suoi quadri si vide talvolta respinte le opere da qualche committente: esisteva ad esempio una prima versione del S.Matteo, venne respinta anche la Morte della Vergine oggi al Louvre.

La sua influenza fu in ogni caso capitale per tutta la pittura europea.

Ne derivano direttamente:

  • L'importantissima scuola napoletana (Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Ribera);
  • Una scuola spagnola (Velasquez, Murillo);
  • Una scuola genovese (G.Andrea De Ferrari, B.Strozzi);
  • Alcuni pittori milanesi (Cerano, Morazzone);
  • Pittori fiamminghi come Rembrandt, o francesi (le Nain, Vouet) etc..

Si noti che sin qui si è parlato solo della grande pittura, la “pittura di storia”, destinata ad una fruizione più che altro pubblica e ufficiale, ma durante il ‘600, anche in relazione alla sempre maggiore importanza del ceto borghese in particolare nei paesi nordici e protestanti, si ha una grandissima diffusione della “pittura di genere” vale a dire: Paesaggio, Ritratto, natura morta, scene popolari, di miseria, di battaglia, antiche rovine.

Molto spesso le nature morte e le scene di genere hanno significati simbolici e/o allusivi di immediata o più complessa interpretazione.

Anche sulla “pittura di genere” influisce (nell’uso della luce e nell’acutezza della riproduzione degli oggetti) la pittura caravaggesca.

Sempre più comune è la presenza di pittori italiani “specializzati” in alcuni dei generi, mentre nel ‘500 erano soprattutto pittori di provenienza nordica.

Il Seicento e le donne: Artemisia Gentileschi. L'audiolezione

Artemisia Gentileschi è una delle pittrici più importanti di sempre. Il perché risiede nella sua arte potente, espressiva, ricca di soggetti attivi e coraggiosi, ma anche nella sua biografia tormentata.

Scopriamo la sua storia in questa puntata del nostro podcast.

Ascolta su Spreaker.

Il Seicento: approfondisci

Il Seicento non è solo arte: ecco tutte le manifestazioni culturali, economiche e sociali che devi conoscere per parlare di questo secolo.

  • Il Seicento in letteratura
    Opere, caratteristiche e autori del barocco letterario, la poesia satirica, il teatro ed il romanzo moderno
  • Teatro europeo del Seicento
    Teatro barocco italiano, spagnolo, francese e teatro inglese di epoca elisabettiana:i mille volti del teatro europeo del Seicento
  • I pittori olandesi del Seicento
    Artisti, opere e pittura nell’Olanda del Seicento, età del secolo d’oro olandese. Contesto storico, movimento pittorico, il mercato dell'arte
  • Giornalismo fra Seicento e Settecento
    Storia del giornalismo tra '600 e '700: caratteristiche, editori, scopo e curiosità della prima stampa in Italia
  • Rivoluzione scientifica nel Seicento
    Storia della Rivoluzione scientifica del '600: le premesse, le caratteristiche e i protagonisti che hanno contraddistinto la nascita della scienza moderna
  • Le rotte commerciali del Seicento
    Principali rotte commerciali e marittime delle nazioni europee in Asia, Africa e nelle Americhe: la via delle spezie, la storia, le vicende ed i protagonisti del commercio nel ‘600

Un aiuto extra per il tuo studio

Scopri l'arte del Seicento da una nuova prospettiva:

L'arte spiegata facile:

Contenuto sponsorizzato: Studenti.it presenta prodotti e servizi che si possono acquistare online su Amazon e/o su altri e-commerce. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Studenti.it potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. Vi informiamo che i prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo, vi invitiamo quindi a verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati

Un consiglio in più