Ansia nel corpo: cos'è e come gestirla

La Dott.ssa Disparti spiega cos'è l'ansia e perché ha un forte effetto sul corpo. Consigli su come affrontare questa emozione importante

Ansia nel corpo: cos'è e come gestirla
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Quando l'ansia colpisce il corpo: come riconoscerla e gestirla

Ansia, cos'è e come gestirla
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Quando si parla di ansia molte persone tendono a sminuirla, a relegarla ad un vizio di pensiero o ad una ricerca di attenzioni. Ciò che rende l’ansia un’emozione così significativa e talvolta problematica però è la sua stretta correlazione con il corpo ed il suo funzionamento.

Cos'è l'ansia e perché ha un forte effetto sul corpo

Sebbene venga spesso associata a valutazioni negative, l’ansia è in realtà un’emozione che ogni essere umano sperimenta e che ha una grande utilità nella nostra vita. Lo scopo dell’ansia è infatti quello di prepararci ad affrontare eventuali ostacoli, sfide, problemi o pericoli futuri. Ci invita ad attivarci per ricercare le risorse interne e esterne che ci servono per uscirne al meglio.

Ad esempio l’ansia è quella che ci sprona a studiare di più nei giorni prima di un esame, ad allenarci con più vigore prima di una gara o a prestare maggior attenzione quando ci troviamo in un contesto sconosciuto. In questi casi l’ansia è considerata “normale” in quanto contestualizzata e direttamente connessa ad un evento specifico.

Per fare tutto ciò, oltre ad agire sui nostri pensieri proiettandoci nel futuro, ha anche bisogno di mettere in attivazione il nostro corpo, così da renderlo più prestante e pronto a reagire. Quando l’ansia diventa problematica, come nei Disturbi dello spettro ansioso, gli effetti che ha sul corpo possono essere enfatizzati al punto da ottenere l’effetto opposto: bloccare il corpo anziché renderlo attivo. Questo accade perché l’ansia non è più contestualizzata, il nostro corpo non ha realmente bisogno di reagire, portando quindi all’accumulo di tensioni.

Come si presenta l'ansia nel corpo

Come abbiamo visto quindi l’ansia mette in moto una serie di reazioni fisiche che hanno lo scopo di renderci più attenti e reattivi. Per questo motivo, durante uno stato d’ansia normale, contestualizzato ad una situazione specifica, ognuno di noi può provare diverse sensazioni a livello fisico. Tra queste le più comuni sono:

  • elevata sensibilità a luci e suoni
  • sintomi gastrici come nausea e mal di stomaco
  • iper-enuresi e maggior bisogno di andar di corpo
  • tensione agli arti
  • complessivo stato di agitazione motoria, che comporta difficoltà a star fermi e/o dormire
  • sudorazione e variazione della temperatura
  • alterazione della respirazione, che viene accelerata e/o appesantita
  • lieve confusione cognitiva

Tutti questi effetti caratteristici tendono a presentarsi da pochi minuti prima dell’evento fino a 72 ore prima a seconda dell’importanza che quella situazione rappresenta per noi, e svaniscono subito dopo o addirittura nel momento stesso in cui l’evento inizia.

Quando si tratta invece di un’ansia patologica, non vi è una distinzione temporale così netta, tendono invece ad essere presenti quotidianamente indipendentemente dal contesto e possono presentarsi con intensità sempre maggiore

Come gestire l'ansia nel corpo

Il primo passo per gestire questi effetti che l’ansia ha sul nostro corpo è prendere consapevolezza del fatto che non avranno conseguenze sul nostro organismo, né sulla nostra prestazione e che cesseranno non appena avremo affrontato l’evento in questione.

Per questo motivo non è necessario intervenire in maniera significativa, anche perché, come abbiamo visto, tutto ciò è funzionale a metterci nella condizione di superare l’ostacolo con maggior probabilità di riuscita. Se però si ha la percezione che siano molto intensi o creino delle difficoltà effettive, si può far ricorso all’utilizzo di alcune strategie:

  • esercizi di respirazione per regolare il respiro, il battito cardiaco, la temperatura corporea e regolare l’agitazione fisica
  • esercizi di grounding per diminuire lo stato di allarme
  • parlare con persone care (di argomenti non inerenti l’evento) per trasmetterci un senso di vicinanza e sicurezza
  • attrezzarci con qualche oggetto che ci dia una sensazione di comfort o di maggior sicurezza
  • fare una moderata attività fisica, come la camminata veloce o lo yoga
  • dire ad alta voce o scrivere i pensieri che più ci allarmano così da prenderne la distanza e diminuire l’agitazione
  • svolgere attività di cura di sé, come un bagno caldo o guardare un film, a seconda delle preferenze individuali

Nei casi di ansia patologica, tutte queste pratiche possono sicuramente risultare di supporto ma non sono sufficienti, in quanto è necessario fare maggior affidamento sui professionisti della salute mentale.

Allo stesso modo, anche coloro che non presentano disturbi dello spettro ansioso ma vorrebbero aumentare le capacità di gestione degli stati ansiosi possono rivolgersi a psicologi e psicoterapeuti per comprendere meglio le emozioni e apprendere o rinforzare le risorse necessarie per gestirle come passo di crescita personale.

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