Cosa sta facendo l'Italia per l'Ucraina: tutti gli aiuti, militari e non
Cosa sta facendo l'Italia per l'Ucraina: armi, dispositivi di protezione individuale e sanitari e gli altri aiuti decisi dal Governo per aiutare l'Ucraina
GUERRA RUSSIA-UCRAINA
Dopo la quinta giornata di scontri in Ucraina in Italia ha dato il via libera a un decreto che prevede di cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità di Kiev. La decisione dell'Italia si inserisce nella serie di decisioni già prese da altri paesi europei e Draghi, al Senato, ha ribadito il suo sostegno per l'Ucraina: "Voglio ribadire, ancora una volta, tutta la mia solidarietà, quella del Governo e degli italiani al Presidente Zelensky, al Governo ucraino e a tutte le cittadine e cittadini dell'Ucraina".
TUTTI GLI AIUTI DELL'ITALIA
Secondo l'Ansa l'Italia dovrebbe mandare in Ucraina sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai. Tutte dotazioni utili nel perimetro degli scontri urbani, come gli Stinger antiaerei a infrarossi, maneggevoli e facili da usare anche per chi non ha preparazione. Alle centinaia di anticarro e degli 'Stinger' si dovrebbero aggiungere migliaia di mitragliatrici.
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Si aggiungono alle armi anche gli equipaggiamenti per la protezione individuale e della popolazione civile: elmetti e giubbotti antiproiettile, strumenti per individuare le mine e altri ordigni esplosivi e 200 tende da campo per un totale di mille posti letto.
I MILITARI
Fino al 30 settembre verranno mobilitati circa 4.000 soldati. 1.350 lagunari, paracadutisti, alpini, e incursori del Comsubin sarebbero già pronti a partire. Andranno a potenziare la Baltic Guardian in difesa dei paesi baltici in Lettonia, dove ci sono già 240 militari; in Romania schierati 130 gli uomini e 12 aerei; nel Mediterraneo orientale, dove ci sono 235 unità di personale, due navi e un aereo che sorveglia anche il Mar Nero.
I FARMACI E I DISPOSITIVI SANITARI
Questi aiuti all'Ucraina si aggiungono ai 174 milioni di euro stanziati venerdì da Palazzo Chigi per il potenziamento della presenza militare a Est e gli aiuti sanitari. Al Senato Draghi ha precisato: "L'Italia ha già contribuito in modo considerevole all'emergenza con un finanziamento di 110 milioni di euro a favore di Kiev come sostegno al bilancio generale dello Stato. Abbiamo stanziato un primo contributo del valore di un milione di euro al Comitato Internazionale della Croce Rossa, donato oltre 4 tonnellate di materiale sanitario, e offerto 200 tende familiari e 1.000 brandine. Abbiamo in programma l'invio di beni per l'assistenza alla popolazione, l'invio di farmaci e dispositivi sanitari e il dispiegamento di assetti sanitari da campo. Voglio ringraziare la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e tutti i volontari per il loro costante impegno a favore dei più deboli".
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