Invenzione della scrittura: sumeri e civiltà mesopotamica
Indice
- Cos'è la scrittura? Nascita e tipi di scrittura
- L’inizio della storia: la Mesopotamia
- Sumeri, Accadi e altri popoli della Mesopotamia
- Com’è nata la scrittura? Storia e cronologia
- Curiosità sull’invenzione della scrittura
- Ascolta il podcast sulla Mesopotamia e l'invenzione della scrittura
- Concetti chiave
1Cos'è la scrittura? Nascita e tipi di scrittura
Quando si parla di scrittura si intende la rappresentazione, attraverso segni grafici, di espressioni linguistiche. Si tratta di un sistema di rappresentazione grafica del linguaggio, che utilizza simboli, segni o lettere per esprimere pensieri, parole, idee, numeri, o concetti. È uno strumento fondamentale per la comunicazione umana, che permette di trasmettere informazioni in modo permanente o a distanza, superando i limiti della comunicazione orale.
A seconda della tipologia di segni che viene usata, possiamo parlare di scrittura:
- cuneiforme: se ne ha traccia per la prima volta nella zona della penisola arabica;
- geroglifica: caratteristica dell'antico Egitto ha elementi alfabetici, sillabici e ideografici;
- pittografica: si rappresenta l'oggetto visto anzichè il suono che lo identifica. Nasce nelle città mesopotamiche;
- ideografica: utilizza simboli, ovvero ideogrammi, che hanno un collegamento con l'oggetto che rappresentano. La troviamo nella scrittura sumera, egiziana e cinese.
2L’inizio della storia: la Mesopotamia
Chiamiamo “storia” tutti gli eventi e i cambiamenti del passato avvenuti dopo l’invenzione della scrittura. Tutto ciò che è successo prima, invece, è preistoria.
La scrittura è stata inventata in un tempo relativamente recente: circa 5000 anni fa, dai Sumeri, in Mesopotamia.
La Mesopotamia è la vasta pianura fertile fra i due fiumi Tigri ed Eufrate, che oggi appartiene quasi completamente al territorio dell’Iraq. Furono i Greci a chiamarla così e il nome significava “terra fra i due fiumi”.
Le invenzioni delle civiltà mesopotamiche hanno avuto conseguenze determinanti per i secoli e i millenni successivi. In Mesopotamia, oltre ad essere stata inventata la scrittura, sono state fondate le prime città e sono stati scritti i primi codici legislativi (come quello di Hammurabi).
Una delle grandi “invenzioni” delle civiltà mesopotamiche è quella delle città: grandi centri abitati, circondati eventualmente da mura, con una zona centrale occupata dai monumenti e dagli edifici più importanti per la vita pubblica. La forma più diffusa per la costruzione dei templi era la ziggurat, una grande piramide a gradoni. Le prime città erano centri di scambi e traffici di beni, abitate da una popolazione numerosa e variamente occupata in diversi mestieri.
La divisione del lavoro era un fatto nuovo rispetto al passato. Quando le popolazioni abitavano riunite perlopiù in piccoli centri non c’era né il bisogno, né la possibilità di attribuire ruoli e compiti diversi a ciascuno. Le attività erano le stesse per tutti. Nelle grandi città della Mesopotamia, invece, le attività da svolgere erano tante e diverse.
Inoltre, i numerosi traffici permettevano l’arricchimento di alcuni e causavano l’impoverimento di altri, determinando un’inedita differenza fra “classi sociali”. È inappropriato usare questa espressione (di origine moderna) per descrivere le antiche civiltà della Mesopotamia, ma può essere utile per capire quali trasformazioni radicali comportò la cosiddetta “rivoluzione urbana”, la nascita e la diffusione delle città.
Nel IV e III millennio, c’erano già numerose città in tutta la regione. La più antica di tutte è Uruk, nel sud della Mesopotamia, risalente circa al 4000 a.C. e costruita dai Sumeri.
Le attività di governo, quelle religiose e commerciali avevano bisogno di essere registrate, contabilizzate e archiviate. Dunque, l’invenzione e l’uso della scrittura furono incoraggiati dallo sviluppo della vita urbana.
Tutte le trasformazioni e le invenzioni che abbiamo elencato non sono avvenute in una data precisa (non avrebbe senso dire “nell’anno taldeitali in Mesopotamia si è istituita la divisione del lavoro”). Bisogna ricordarsi che sono stati processi lenti, durati secoli.
3Sumeri, Accadi e altri popoli della Mesopotamia
I Sumeri abitavano la Mesopotamia già nel IV millennio a.C. I linguisti non sono riusciti a collegare la loro lingua a nessun’altra fra quelle che conosciamo. Furono probabilmente i primi che impararono a usare la scrittura, sviluppando un alfabeto (che noi chiamiamo cuneiforme per la forma dei suoi caratteri). Vivevano in città-stato indipendenti l’una dall’altra, ciascuna governata da un re.
Dopo i Sumeri, in Mesopotamia si stabilirono gli Accadi, un popolo semitico. Fra le due popolazioni si instaurò una convivenza perlopiù pacifica, come testimonia il fatto che le loro due lingue si influenzarono ampiamente a vicenda ed erano parlate entrambe da tutti gli abitanti.
Col tempo, la civiltà sumerica fu assorbita da quella accadica. La lingua dei Sumeri, però, continuò ad essere utilizzata come lingua colta (come accadrà al latino nell’Europa medievale) e scomparve solo nel I secolo d.C.
Dopo i Sumeri e gli Accadi, altre popolazioni istituirono i propri regni in Mesopotamia. Per esempio, gli Amorrei, nomadi di origine semitica, e gli Ittiti, che parlavano una lingua indoeuropea e i cui primi insediamenti in Anatolia risalgono alla metà del III millennio a.C.
4Com’è nata la scrittura? Storia e cronologia
I primi sistemi di scrittura erano ideografici. Un ideogramma è un segno che rappresenta un oggetto o un concetto. Può essere figurativo (per indicare il mare disegniamo piccole onde stilizzate sovrapposte) oppure no (decidiamo che il segno $ rappresenta i soldi).
La grande rivoluzione compiuta in Mesopotamia – per cui diciamo che lì è stata inventata la scrittura – è consistita nel passaggio dalla scrittura ideografica a quella fonetica. I segni hanno iniziato ad essere usati per rappresentare non più oggetti o concetti, ma suoni. La scrittura fonetica riproduce i suoni che le parole hanno nella lingua orale.
La tappa intermedia fra la scrittura ideografica e quella fonetica è stata la scrittura sillabica. I segni, in questo caso, indicano ciascuno una sillaba e mettendoli insieme si ottengono le parole.
La scrittura fonetica non ha sostituito quella ideografica all’improvviso. L’alfabeto sumerico, per esempio, comprendeva centinaia di segni, alcuni dei quali indicavano concetti, mentre altri indicavano sillabe.
Uno dei primi alfabeti fonetici non sillabici risale al II millennio a.C. ed era usato dagli Amorrei della città portuale di Ugarit (nell’attuale Siria).
L’alfabeto sumerico, che era stato inventato per scrivere in sumerico e in accadico, fu poi utilizzato per scrivere nelle altre lingue della Mesopotamia. Ancora i persiani del VI secolo a.C. conoscevano e usavano l’alfabeto cuneiforme.
Finora abbiamo detto che la scrittura è stata inventata dai Sumeri ed effettivamente è così. Ma non sono stati gli unici. La scrittura è stata inventata almeno altre tre volte, contemporaneamente o successivamente rispetto alle popolazioni della Mesopotamia, in altre zone del mondo (Egitto, Cina e America centrale).
In Mesopotamia, oltre che all’attività di governo, la scrittura era utilizzata anche per raccontare storie. La più grande storia che gli archeologi dell’Ottocento hanno trovato in Mesopotamia, incisa in caratteri cuneiformi su tavolette d’argilla, è l’epopea di Gilgameš.
Scritta più di un millennio e mezzo prima dei poemi omerici, l’epopea racconta la storia di Gilgameš, invincibile semidio, creato dagli dei con un corpo perfetto, e di Enkidu, creato per essere suo amico e compagno. Gilgameš è il re di Uruk, ma spadroneggia sulla città e sugli abitanti. Gli dei allora creano Enkidu perché Gilgameš possa avere un suo pari con cui confrontarsi.
5Curiosità sull’invenzione della scrittura
- Al contrario di altre funzioni, non esiste un'area del cervello predisposta alla lettura e alla scrittura (mentre per il linguaggio parlato sì), ma vengono usate altre aree con strutture e funzioni cognitive preesistenti che vengono "riciclate" e adattate per leggere e scrivere.
- La scrittura si sarebbe evoluta prediligendo l'uso di linee verticali e orizzontali perché corrispondenti a elementi frequenti nel mondo reale, quindi il cervello umano riesce a rilevarle con più facilità.
- Gli ideogrammi corrispondono a un concetto astratto e i pittogrammi a un oggetto reale: insieme vengono definiti logogrammi.
- La punteggiatura venne regolata solo a partire dal XVIII secolo.
- La scrittura in corsivo era conosciuta anche come italico perché i primi manuali a parlarne provenivano dalla penisola, e nasceva per semplificare e velocizzare la scrittura a lettere staccate.
6Ascolta il podcast sulla Mesopotamia e l'invenzione della scrittura
Ascolta su Spreaker.-
Domande & Risposte
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Dove nasce la scrittura?
In Mesopotamia verso il 3.000 a.C. ma anche in Mesoamerica nel 600 a.C. Si tratta di due eventi lontani e scollegati tra loro.
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Cos'è la proto-scrittura?
Il sistema di scrittura della prima età del bronzo basata su simboli.
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Come si chiama la scrittura dei Sumeri?
Si definisce scrittura cuneiforme perchè si imprimeva con un oggetto appuntito su tavolette di argilla.