Tema svolto, traccia: inventa un breve racconto giallo
Come iniziare e sviluppare un racconto giallo? Tema svolto su un giallo di Natale inventato, con titolo "Un terribile Natale"
Indice
Come scrivere un racconto giallo: tema
Giorgio, Piero, Luca, Marta e Susanna sono cinque amici che un giorno ricevono un invito anonimo per trascorrere le vacanze di Natale in un castello non distante dalla città in cui vivono e lavorano. Gli amici, dopo averne parlato un po’, non riescono a capire chi possa essere l’autore del misterioso invito che, proprio per questo, li incuriosisce sempre di più. Pensano ad una festa a sorpresa o all’invito di un amico più stravagante degli altri… e così decidono di accettare.
La mattina del 24 dicembre 1973, Giorgio, Piero, Luca, Marta e Susanna, carichi di valigie, partono alla volta del castello e dopo due ore di viaggio circa, iniziano a percorrere una strada di montagna piuttosto in pendenza, desolata ma molto decorata e piena di addobbi natalizi. Alle fine della strada, proprio in cima, si erge il castello: illuminato e riccamente decorato da addobbi natalizi.
Una volta arrivati, però, nel castello non sembra esserci nessuno a parte loro e così decidono di entrare comunque, aprono la porta e trovano, sul tavolo dell’ ingresso, una lettera. Immaginano che possa essere per loro da parte del misterioso ospite e così la aprono e ne leggono il contenuto: “Tanti auguri di Buon Natale! Vi aspettano molte sorprese, siete pronti?” Piero ripiega la lettera e la mette in valigia non pensandoci più.
La situazione sta diventando di ora in ora più misteriosa ma anche più intrigante! Inutilmente cercano di capire chi potesse aver scritto quel messaggio e così alla fine, ridendo e scherzando, ringraziano il benefattore misterioso che gli sta regalando un Natale davvero originale. Ma non si sono ancora resi conto di quanto, quel Natale, sarà diverso dagli altri!
Marta e Susanna vanno in cucina per preparare la cena – non ci sono camerieri né cuochi e sicuramente il delivery non arriva in quella zona. La cucina è perfetta, non manca nulla: ci sono a disposizione una grande quantità di utensili e di ingredienti e così scelgono il menù da preparare per la cena di Natale.
Nel frattempo Giorgio, Piero e Luca portano le valigie al piano superiore e perlustrano tutte le stanze tranne una che trovano chiusa a chiave. I regali da distribuire nel corso della serata vengono sistemati in un sacco natalizio per la sera.
Ancora increduli per questa strana situazione al limite del surreale, il gruppo di amici dà il via alla cena di Natale; si beve e si mangia di tutto e quando scocca la mezzanotte, Luca va a prendere il sacco con i regali ma, una volta al piano superiore, si accorge che la porta della stanza che qualche ora prima avevano trovato chiusa a chiave ora è socchiusa. Dunque non sono soli? C’è qualcuno nel castello che si sta nascondendo da loro? Rimane sconcertato ma a turbarlo ancora di più è trovare il sacco dei regali completamente vuoto. Luca non ha il tempo di chiedere spiegazioni né di avvertire i suoi amici perché viene assalito alle spalle da qualcuno che con un coltello lo uccide e lo nasconde nel sacco; ora il regalo sarebbe un cadavere? L’assassino esce agilmente dalla finestra con il sacco in spalla, nonostante la pesantezza.
Sembra abituato a sforzi del genere.
Intanto al piano terra gli altri amici iniziano a chiedersi che fine abbia fatto Luca ma all’improvviso sentono bussare alla porta d’ingresso: Marta va ad aprire convinta che sia l’anonimo organizzatore che finalmente si palesa ma davanti a sé trova... Babbo Natale: sì esatto, il simpatico vecchietto barbuto e panciuto, vestito di rosso che tutti conosciamo! Babbo Natale viene invitato a mangiare con loro ma si rivela meno allegro di quanto avessero immaginato.
Nel corso della cena non parla molto e dopo averli salutati, prima di andarsene, chiede: “chi di voi tornerà?” Susanna, incuriosita dalla strana domanda, lo segue sull’uscio ma è già sparito; al suo posto c’è solo il sacco dei regali macchiato di sangue e pieno di qualcosa. Urla terrorizzata, gli altri tre amici accorrono subito e, aperto il sacco, trovano il cadavere di Luca. Salgono al piano di sopra dove trovano tutti i regali sparsi sul pavimento ma dell'autore di quello scempio non c’è traccia. Marta, Susanna e Giorgio corrono fuori nel tentativo di raggiungere la macchina e fuggire ma l’automobile con cui sono arrivati non c’è più. Al suo posto, a terra, solo un coltello insanguinato, quello che probabilmente ha ucciso Luca. Cosa sta succedendo? Chi è che vuole ucciderli? Non fanno in tempo a darsi una risposta perché la macchina che cercavano ricompare all’improvviso e li travolge.
Tema su un racconto giallo
L’unico ancora in vita è Piero che, non sentendoli più, si affaccia alla finestra e vede i cadaveri schiacciati. Lui, sicuro che non riuscirà a sfuggire dall’analogo destino, si chiude in bagno e ci trascorre la notte. La mattina decide di uscire dal bagno, scende le scale ma al piano terra c’è Babbo Natale seduto lì ad aspettarlo. Piero approfitta di un momento di distrazione del folle vecchio per scattare fuori dal castello, salire in macchina e fuggire a tutta velocità. Non è sicuro che riuscirà nell’intento, i suoi amici non sono stati così fortunati ma deve almeno provarci perché, a rimanere lì, pensa, di sicuro farà la loro stessa fine.
Racconto giallo: tema
Piero alla fine è il più fortunato: riesce a chiudersi in macchina e a partire, correndo lontano. Il folle Babbo Natale non si rassegna e lo insegue brandendo un coltello, furioso per essersi fatto sfuggire quella che avrebbe dovuto essere la sua quinta vittima.
Ormai è tutto chiaro: sono stati le vittime di un macabro piano costruito da un pazzo che ha usato l’invito al castello per mettere in atto la sua follia. Il finto Babbo Natale – scopre qualche giorno dopo Piero una volta in salvo e avvertita la Polizia - è in realtà un crudele assassino evaso da un vicino manicomio criminale. Il crimine di Natale si va ad aggiungere ai numerosi ed efferati omicidi che ha commesso in passato.
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