Introduzione al Paradiso: caratteristiche e struttura | Video

Introduzione al Paradiso: in questo video Chiara Famooss ci spiega la struttura e le caratteristiche della terza cantica della Divina Commedia

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redazione

INTRODUZIONE AL PARADISO

Introduzione al Paradiso: caratteristiche e struttura. Video a cura di Chiara Famooss
Fonte: redazione

Il Paradiso rappresenta il coronamento del viaggio di Dante, il punto più alto della sua fantasia creativa. La terza cantica è stata composta da Dante non prima del 1313 e fu completata solo nel 1321. Al Paradiso è legata una leggenda che ci viene narrata da Boccaccio: i tredici canti perduti – così li chiamavano – erano stati rinvenuti dal figlio Jacopo Alighieri dopo che Dante gli era apparso in sogno per rivelargli dov’erano nascosti.

PARADISO, CARATTERISTICHE

Il Paradiso, dicevamo, è il terzo regno dell’oltretomba visitato da Dante, guidato da Beatrice fino al 30 canto. Come è facile aspettarsi, quello del Paradiso è un regno etereo dai contorni sfumati, dove lo spazio perde concretezza mano a mano che si procede con l’ascesa. È suddiviso in dieci cieli, rappresentati come sfere concentriche che ruotano intorno alla terra. L’ultimo cielo, il X, è l’Empireo. Questo è immobile e si estende all’infinito. È la sede di Dio, degli angeli e dei beati.

I primi sette cieli prendono il nome del pianeta che ruota insieme a questi, mentre l'VIII è il Cielo delle Stelle Fisse e il IX è il Primo Mobile, detto così in quanto è il primo Cielo a muoversi e a imprimere il movimento a tutti gli altri. Nel X Cielo dell'Empireo risiede Dio, circondato dai nove cori angelici e dalla Candida Rosa dei beati. Questi sono divisi in sette schiere, a seconda dell'influsso celeste che hanno subìto in vita.

PARADISO, LINGUAGGIO

Il Paradiso è la cantica che è stata apprezzata meno a causa del contenuto teologico, anche se Dante la considerava la migliore. Il linguaggio varia da quello tecnico al latino. Dai neologismi ai latinismi del mondo classico.

Ci sono anche riferimenti scientifici alle scienze matematiche e a quelle naturali. Ma, nonostante tutta la ricchezza semantica, lessicale, retorica, teologica, la poesia del Paradiso non perde di umanità.

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