Insultare un professore può costare la galera
Lo conferma la Cassazione: insultare un professore è oltraggio a pubblico ufficiale
Insultare un professore può costarti la galera. A dirlo è il supremo giudice italiano, la Corte di Cassazione, che in un processo contro un genitore ha stabilito un principio importante. Qualsiasi insulto rivolto ad un docente riguardante le sue funzioni (voti, note, disciplina o altro) configura il reato di oltraggio a pubblico ufficiale: dunque, un illecito molto grave.
IL CASO - Ce ne parla Repubblica: il caso è partito dalla Toscana ed è arrivato fino ai massimi vertici dello Stato.
Il genitore che insulta un insegnante per questioni inerenti il rendimento scolastico del proprio figlio non compie una semplice ingiuria, ma rischia di dover rispondere del ben più grave reato di oltraggio a pubblico ufficiale
Una donna aveva insultato una professoressa di scuola media, che l'aveva denunciata. Il giudice aveva ritenuto che il reato fosse quello di ingiuria, ma nel corso del processo il reato si è trasformato ed è diventato quello molto più grave di oltraggio a pubblico ufficiale.
L'OLTRAGGIO - Dice la Cassazione: ""Sussistono tutti gli elementi di oltraggio a pubblico ufficiale", caratterizzato dalla "offesa all'onore e al prestigio del pubblico ufficiale" che "deve avvenire alla presenza di più persone", "essere realizzata in luogo pubblico o aperto al pubblico" e "avvenire in un momento nel quale il pubblico ufficiale compie un atto d'ufficio ed a causa o nell'esercizio delle sue funzioni". La pena è fino a tre anni di carcere, e come sempre chiunque può essere incriminato per questo reato: maggiorenni (studenti e genitori) e minorenni. Per incorrere in questo reato bisogna insultare il docente in pubblico (e dunque anche nei locali della scuola) mentre è nell'esercizio delle sue funzioni (insegna, oppure corregge compiti, oppure incontra i genitori).