DIRITTO ALLO STUDIO E BUONA SCUOLA: GIANNINI INCONTRA GLI STUDENTI. L’incontro tra il Ministro e le sette associazioni studentesche facenti parte del “Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative” sembra essersi concluso con un nulla di fatto. Nonostante, infatti, i pareri delle sette sigle non siano del tutto concordi, la sensazione dominante, come dimostra l’articolo che Tutto Scuola dedica al confronto svoltosi venerdì 17 ottobre e previsto dal progetto “la buona scuola”, è che il tutto si concluso con un nulla di fatto.
SCUOLA E UNIVERSITA’: I PUNTI CRITICI DEL CAMBIAMENTO. Cinque i punti cardine messi sul tavolo dalle associazioni studentesche attraverso il documento redatto dal Forum: diritto allo studio, organi collegiali e rappresentanza, valutazione e autovalutazione, competenze di cittadinanza, statuto degli studenti in stage Nonostante il momento cruciale in cui oltre alla questione riforma dell’Esame di Maturità, anche la valutazione degli insegnanti e i cambiamenti legati all’eventuale abolizione del test di Medicina in favore dell’introduzione di un modello più simile a quello francese, però sembra che il Ministro Giannini si sia “limitata a ribadire le posizioni del Governo”.
TAGLI ALLA SCUOLA E BORSE DI STUDIO: IL PROBLEMA RIMANE. Una posizione che ha lasciato gli studenti almeno in parte insoddisfatti soprattutto per quel che riguarda alcune tematiche calde: “Nei confronti della questione dei tagli alle regioni, il ministro Giannini eluda l'evidenza, cioè che con questi tagli le regioni avranno sempre maggiori difficoltà a garantire non solo la copertura del diritto allo studio delle scuole superiori, ma anche delle borse di studio universitarie” ha dichiarato Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari. La questione dei tagli alle Regioni è infatti molto sentita in questi giorni e i ragazzi avevano avanzato proposte ben precise: “Oggi il diritto allo studio è materia di competenza regionale: pertanto, in assenza di una legge quadro nazionale, assistiamo a gravi sproporzioni tra le Regioni. – si legge nel documento del Forum - Per questo, nella nostra proposta di legge quadro stabiliamo alcuni servizi essenziali, distinti tra 'servizi sussidiari' e 'servizi alla persona', che una legge quadro nazionale dovrebbe stabilire, ovviamente previa discussione nella Conferenza Stato-Regioni".