Incendi, siamo tornati all'età del fuoco. Riviviamo la catastrofe ambientale del Pleistocene che portò all'estinzione dei grandi mammiferi

Uno studio rivela che 13.000 anni fa la California visse una catastrofe ambientale a causa dell'aumento delle temperature, la crescita degli insediamenti umani con conseguente aumento degli incendi e trasformazine della vegetazione che portarono all'estinzione dei grandi mammiferi. Oggi come allora stiamo vivendo lo stesso passaggio, aggravato dall'uso dei combustibili fossili.

Incendi, siamo tornati all'età del fuoco. Riviviamo la catastrofe ambientale del Pleistocene che portò all'estinzione dei grandi mammiferi
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Incendi: la distruzione oggi come 13.000 anni fa

Incendi in California nel 2023

Nel corso dell'ultimo decennio gli incendi devastanti sono diventati sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico provocato dall'uomo ma anche per la trascuratezza con cui viene gestito il territorio. Lo stiamo vedendo nelle ultime settimane con i terribili incendi in Canada, alle Hawaii, a Tenerife solo per citarne alcuni. Un recente studio pubblicato su Science (Burned out) dimostra che la Terra ha già vissuto eventi analoghi ben 13.000 anni fa: l' aumento delle temperature, l' aumento della popolazione umana, incendi e trasformazione dell’ecosistema portarono all'estinzione dei grandi mammiferi.  Oggi come all'ora, il rischio è lo stesso.

Estinzione del Pleistocene, cosa hanno scoperto gli scienziati

Mammut
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Gli scienziati hanno scoperto che 13.000 anni fa la California meridionale visse un'ondata di incendi che hanno trasformato la vegetazione della regione, provocando devastazioni che hanno contribuito alla più gigantesca estinzione sulla Terra avvenuta in oltre 60 milioni di anni. A fare un confronto tra il passato e la situazione attuale è proprio lo studio pubblicato su Science ad agosto 2023 in cui si racconta che alla fine del Pleistocene, in quella che viene chiamata l’Età del Ghiaccio, gli sconvolgimenti cimatici hanno spazzato via gran parte dei grandi mammiferi della Terra. Un periodo contraddistinto da sconvolgimenti climatici senza precedenti e, allo stesso tempo, caratterizzato dalla rapida diffusione delle popolazioni umane.

Come era la vita durante il Pleistocene

Archeologa del La Brea Tar Pits
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Durante il Pleistocene, Eurasia e le Americhe erano popolate da enormi creature come i mammut lanosi, gli orsi giganti e i lupi selvaggi. Ma all’improvviso in tutto il mondo i grandi mammiferi che avevano popolato gli ecosistemi globali per decine di milioni di anni scomparvero. Il Nord America perse oltre il 70% dei mammiferi che pesavano più di 44 kg, il Sud America ne perse oltre l'80%, l'Australia quasi il 90%.
Per decenni, paleontologi e archeologi hanno dibattuto sulle possibili cause di questa estinzione di massa e la comunità scientifica era d’accordo solo nel dire che le cause furono più di una. Cosa provocò la morte di milioni di animali?

Felino del Pleistocene
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La risposta arriva dal La Brea Tar Pits di Los Angeles, il sito di fossili dell'era glaciale più ricco al mondo che conserva le ossa di migliaia di grandi mammiferi risalenti a 60.000 anni fa. L’analisi attraverso il carbonio radioattivo delle proteine presenti in queste ossa ha consentito di datarle con precisione dando agli scienziati informazioni fondamentali sul come e perché gli equilibri dell’ecosistema siano saltati. Lo studio dei resti degli animali estinti dimostra che fu un evento drammatico avvenuto 13.000 anni fa a trasformare per sempre la vegetazione del Sud della California e a provocare l’estinzione dei grandi mammiferi.

Le cause del disastro ambientale

Gli studi sui resti e sul territorio del La Brea Tar Pits raccontano che l’estinzione fu causata da una combinazione letale di eventi:

  • un clima sempre più caldo;
  • decenni di siccità prolungata;
  • rapida crescita delle popolazioni umane.

Tutto questo vi ricorda qualcosa? Rispetto ai precedenti studi, quello più recente aggiunge un’ulteriore causa: un aumento senza precedenti degli incendi, probabilmente causati dall'uomo.

Mentre la California usciva dall’ultima era glaciale e si riscaldava, il paesaggio diventava sempre più secco e le foreste diminuivano. Gli animali erano sempre meno a causa delle trasformazioni dell’habitat e all’aumento della caccia da parte dell’uomo. Mentre l’uomo colonizzava l’America del Nord, portava con se’ anche una nuova e potente invenzione: il fuoco.

I combustibili fossili sono l'elemento nuovo

La differenza allarmante rispetto a quanto avvenuto in passato è che oggi, a causa dell’utilizzo dei combustibili fossili, le temperature stanno aumentando 10 volte più velocemente rispetto a quanto avvenne alla fine dell'era glaciale. Un cambiamento climatico provocato dall'uomo che ha quintuplicato frequenza ed intensità degli incendi negli ultimi 45 anni.

Sebbene la California non sia nuova agli incendi, lo sono invece i fenomeni estremi degli ultimi anni. Nei 20.000 anni precedenti all'estinzione dei principali mammiferi in quest’area, gli studi effettuati sul Lago Elsinore mostrano una incidenza molto bassa di incendi, anche durante analoghi periodi di siccità. Solo con l'arrivo dell'uomo frequenza ed intensità aumentano.

Ancora oggi, oltre il 90% degli incendi nella California costiera è causato da linee elettriche che cadono, falò e altre attività umane.

Le analogie tra le estinzioni dei grandi mammiferi del tardo Pleistocene e le attuali crisi ambientali sono impressionanti. Il passato ci insegna che gli ecosistemi da cui dipendiamo sono vulnerabili soprattutto quando sono minacciati da più fattori contemporaneamente. Proprio come ora.

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