Il Timeo e il mito del demiurgo di Platone: significato

Demiurgo: cosa significa ed etimologia. Dal demiurgo di Platone, spiegazione del significato e breve racconto del Timeo

Il Timeo e il mito del demiurgo di Platone: significato
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IL MITO DEL DEMIURGO DI PLATONE: SIGNIFICATO

Il Timeo e il mito del demiurgo di Platone: significato
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La figura-mito del demiurgo nasce per capire il rapporto fra idee e cose, ed è stata introdotta da Platone: per lui il demiurgo non sarebbe altro se non una sorta di divino artefice e plasmatore.

Secondo Platone, all’inizio il mondo era solo una caos informe, materia spaziale priva di vita che Platone chiama chora o necessità.

Il Demiurgo, essendo amante del Bene, ha voluto ordinare le cose del mondo “a immagine e somiglianza delle idee”, comunicando loro una parte di perfezione dei modelli iperuranici.

Il Demiurgo non crea la realtà dal nulla ma plasma e vivifica la materia preesistente senza vita, fornisce le cose di un’Anima del mondo.

Per rendere il mondo più simile al suo modello ideale che è eterno, il demiurgo ha generato il tempo, “immagine mobile dell’eternità”, che riproduce in mutamento l’ordine immutabile dell’eternità.

L’opera del demiurgo, nonostante la sua buona volontà, è limitata dalla resistenza del “ribelle della materia”, a cui Platone attribuisce le imperfezioni del mondo.

Tutto ciò che esiste di negativo e di disarmonico, per Platone, è dovuto alla materia e alla necessità.

Appare un abbozzo di soluzione del problema metafisico del male nel mondo su cui tornerà la filosofia cristiana (Sant’Agostino: si deus est, unde malum?).

TIMEO DI PLATONE: SPIEGAZIONE

Il Timeo è un dialogo scritto da Platone ed è molto importante sia sul piano filosofico-metafisico, sia sul piano della storia del pensiero scientifico.

Dal punto di vista filosofico, la rilevanza del Timeo consiste nell’aver diffuso il concetto di una Mente intelligente e ordinatrice del mondo che rappresenterà lo schema con cui molti filosofi successivi e l’intero cristianesimo spiegheranno la realtà.

Dal punto di vista della storia del pensiero scientifico il Timeo è importante perché è stato una miniera di informazioni sulle conoscenze scientifiche dell’antichità, rappresentando uno dei principali punti di riferimento del medioevo.

La rilevanza del Timeo sta però soprattutto nell’aver mantenuto l’idea pitagorica secondo cui la matematica costituisce la chiave interpretativa della natura. Tale nozione sarà alla base della scienza moderna di Copernico, di Keplero e di Galileo.

In realtà per essere obbiettivi bisogna tener conto di due considerazioni:

  1. pur avendo il merito di aver preservato la pitagorica aritmogeometria, la matematica di Platone a sfondo metafisico-religioso, risulta decisamente lontana dalla matematica scientifica di Galileo.
  2. Il tentativo platonico di spiegare la realtà mediante nozioni di scopo, anima e valori morali, mettendo a tacere il meccanismo democriteo, ha contribuito a ritardare nel tempo la nascita della scienza. Aristotele, odio contro ogni spiegazione puramente meccanicistica.

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