Italo Calvino, autore de Il sentiero del nidi di ragno, nasce nel 1923 a Cuba, dove i genitori risiedevano e svolgevano la professione di agrotecnici. Di seguito, le tappe principali della sua vita fino al 1985, anno della sua morte.
Quando ha solo tre anni la famiglia torna in Italia, a Sanremo, dove il futuro scrittore frequenta la scuola.
Nel 1944 partecipa alla guerra partigiana, esperienza che lascerà traccia nelle sue prime opere.
Nel dopoguerra inizia a militare nel Partito Comunista Italiano e si iscrive alla Facoltà di Lettere a Torino, città in cui si trasferisce.
Intanto inizia a pubblicare qualche racconto in rivista e a collaborare con la casa editrice Einaudi, dove entra in contatto con i maggiori scrittori dell’epoca e con la quale pubblica nel 1947 il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno.
Nel 1952 pubblica Il Visconte dimezzato, che insieme ai successivi Il Barone rampante e Il Cavaliere inesistente forma la trilogia dei Nostri antenati.
Nel 1962 conosce la traduttrice argentina Esther Singer, che due anni più tardi diventerà sua moglie.
Nel 1965 pubblica Le Cosmicomiche e più tardi dello stesso genere Ti con zero.
Alla fine degli anni 60 si trasferisce a Parigi, dove inizia a frequentare il gruppo di scrittori dell’Oulipo.
Tra i successivi lavori spiccano Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili e Se una notte d’inverno un viaggiatore.
Calvino muore improvvisamente nel 1985, mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere quell’anno ad Harvard, ma che usciranno solo postume.
Il sentiero dei nidi di ragno è il primo romanzo pubblicato da Italo Calvino. Il libro esce nel 1947 presso l’editore Einaudi di Torino, per cui Calvino aveva iniziato a lavorare in quegli anni. Il romanzo viene scritto nel 1946, abbastanza in fretta: dice Calvino di aver impiegato molto tempo solo a scrivere il primo capitolo, mentre tutto il resto della storia è stata scritta di getto. Nel 1964 uscirà una nuova edizione de Il sentiero dei nidi di ragno, con alcune modifiche da parte dello scrittore.
Foto di Italo Calvino, autore de Il sentiero dei nidi di ragno —
Fonte: ansa
Il protagonista del romanzo Il sentiero dei nidi di ragno è Pin, un bambino particolare, che vive in mezzo ai grandi e abita con la sorella, che per vivere fa la prostituta, ma che di lui non si occupa molto. La madre è morta e il padre è andato via e, probabilmente, ora ha una nuova famiglia. Un giorno all’osteria dei grandi appare uno sconosciuto e i grandi chiedono a Pin di rubare la pistola di un marinaio tedesco, cliente della sorella. Ci troviamo infatti all’epoca dell’occupazione tedesca in Italia. Pin non capisce bene, ma la notte ruba la pistola. Il giorno dopo la porta all’osteria, ma i grandi sembrano aver cambiato idea, sembrano non dare più importanza alla pistola. Così Pin, infuriato, scappa via e nasconde la pistola in un posto segreto, che solo lui conosce, lungo un sentiero dove fanno i nidi i ragni.
Tornando al paese viene catturato dai tedeschi, che lo trovano con il cinturone della pistola e lo portano in carcere. Qui Pin viene picchiato, ma conosce Lupo Rosso, leggendario partigiano, di soli sedici anni, che lo coinvolge nella sua fuga dal carcere. I due riescono a scappare, ma poi si perdono e Pin rimane da solo. Mentre girovaga senza sapere dove andare, Pin incontra Cugino, un partigiano, e con lui va sulle montagne dove sta nascosta la banda del Dritto. Qui conosce gli altri partigiani: Pelle, Carabiniere, Mancino e la moglie Giglia, Zena, Beretta di Legno e Labbra di Bue. Una sera il nascondiglio dei partigiani prende fuoco per un incidente e il gruppo deve spostarsi in una capanna abbandonata.
Foto di Italo Calvino —
Fonte: ansa
Intanto si va preparando una battaglia tra partigiani e tedeschi. I capi partigiani Kim e Ferreira si recano al gruppo del Dritto per organizzare l’attacco. Ma il giorno della battaglia il Dritto, vinto dalla passione per Giglia, diserta il combattimento per rimanere da solo con lei. La battaglia si conclude senza gradi risultati e il gruppo si riunisce con altri partigiani. Pin ha un litigio con Dritto e scappa, torna nel luogo dei nidi di ragno ma non trova più la sua pistola: qualcuno l’ha presa e Pin sospetta di Pelle, ex membro della squadra del Dritto e poi traditore. Il sospetto è confermato quando Pin va dalla sorella e scopre che Pelle l’ha data proprio a lei. Pin si riprende la pistola e scappa, torna al sentiero dei nidi di ragno, dove incontra di nuovo Cugino. Pin parla con Cugino e capisce che lui, finora, è stato il suo vero unico amico e va via con lui.
La guerra resa però come un elemento trasfigurato, quasi un elemento fantastico, presente in tutti gli elementi che Calvino ha conosciuto dal vero: la lotta partigiana, le staffette, la presenza straniera che si fa nemica e potenzialmente mortale.
L'amicizia dal punto di vista di un orfano di 10anni, la cui sorella provvede solo al sostentamento materiale e non ha affetto da dargli; l'affiliazione con i partigiani, iniziata con la fuga dal carcere, è per Pin una continua scoperta degli altri e della loro scala di valori: rispecchiarsi nell'altro per capire chi può essere degno di fiducia e chi no.
L'adolescenza: è un romanzo di crescita, la guerra come sfondo esalta dolore e paura già presenti nel protagonista. Pin indaga, paragona, analizza gesti e desideri altrui per scoprire che tipo di persona vuole diventare.
Il sentiero dei nidi di ragno si inserisce nel clima neorealistasia per il suo tema, ossia la guerra partigiana, che per il suo essere, come afferma lo stesso Calvino, «un libro nato anonimamente dal clima generale di un’epoca». Lo scrittore sente la necessità di raccontare «la voce anonima di un’epoca, più forte delle nostre riflessioni individuali ancora incerte» e sente di essere in un momento storico in cui si ha la possibilità dopo il disastro di ricominciare tutto da zero, di ricostruire il mondo come lo si vuole. Di qui nasce anche quella «smania di raccontare», di esprimere sé stessi e il mondo, di cui parla Calvino. La Resistenza, momento cruciale ed epico, diventa tema perfetto per un racconto. Queste sono caratteristiche tipiche del Neorealismo, i cui scrittori vogliono fissare per i posteri in modo il più realistico possibile un evento storico importante del quale spesso sono stati loro stessi protagonisti.
Tuttavia Il sentiero dei nidi di ragno presenta anche caratteristiche innovative, che lo allontanano dal resto della letteratura neorealista e sulla Resistenza. La caratteristica più importante è quella del punto di vista scelto per raccontare questo momento storico: infatti ne Il sentiero dei nidi di ragno la guerra e la Resistenza sono viste dagli occhi di un bambino. In questo modo il romanzo finisce per porre domande diverse, mostrare cose diverse, da quelle che avrebbe posto e mostrato se il punto di vista, come in tanti altri romanzi dell’epoca, fosse stato quello di un adulto. Questa necessità nasce da una volontà di alleggerire il discorso. Dice Calvino che, davanti all’enormità del tema della Resistenza, egli ha deciso di trattarlo «di scorcio» ne Il sentiero dei nidi di ragno, attraverso gli occhi di un bambino. In questo punto di vista lo scrittore si identifica, dal momento che Calvino ha sì vissuto la Resistenza, ma non da protagonista, bensì da una posizione defilata.
Lo sguardo di Pin è inoltre ancora più particolare perché Pin non è un bambino come tutti gli altri, ma è un bambino che vive con gli adulti. Tuttavia, come tutti i bambini, Pin spesso non capisce gli adulti e cerca protezione da parte di figure più grandi, quella protezione che alla fine troverà in Cugino. Pin insomma non è né un bambino né un adulto e Il sentiero dei nidi di ragno racconta anche la ricerca di sé stesso da parte di questo personaggio.
Un’altra caratteristica importante e originale di questo romanzo è che i partigiani non sono sempre presentati come degli eroi. Molti dei partigiani raccontati da Calvino in Il sentiero dei nidi di ragno si si trovarono a combattere contro i fascisti per semplice casualità o per salvarsi dalla prigione. Lo stesso Pin in un momento pensa se entrare nelle Brigate Nere, ma poi la fuga dal carcere con Lupo Rosso lo spinge inevitabilmente verso i partigiani.
Quando è stato scritto Il sentiero dei nidi di ragno?
Il romanzo è stato scritto nel 1946 e pubblicato per la prima volta nel 1947 dall’editore Einaudi di Torino.
Dove si svolge Il sentiero dei nidi di ragno?
Si svolge in Liguria all’epoca dell’occupazione tedesca in Italia e della resistenza partigiana.
Quanti anni ha Pin?
10 anni.
Chi erano i partigiani e cosa fecero?
Erano combattenti armati che appartenevano ad un movimento di resistenza, organizzato in bande o gruppi, che tra il 1943 e il 1945 lottarono contro i tedeschi e i fascisti.
Com’è il narratore ne Il sentiero dei nidi di ragno?
Il narratore è esterno e non onnisciente perché non conosce gli avvenimenti.