Il riscatto del corpo di Ettore, Libro XXIV Iliade | Video
Il riscatto del corpo di Ettore, Libro XXIV Iliade: Priamo chiede ad Achille il corpo del figlio Ettore. Guarda il video a cura di Martina Di Primio
IL RISCATTO DEL CORPO DI ETTORE
Dopo il combattimento con Ettore, Achille voleva continuare a vendicare la morte dell'amico Patroclo, tanto da far scempio del cadavere del nemico. Achille lega Ettore per i piedi al suo carro e lo trascina nella polvere. In questo ultimo libro dell'Iliade, il padre Priamo si reca nella tenda di Achille per chiedere il copro del figlio Ettore.
Priamo entra nell'accampamento dei greci, suscitando stupore: il re tanto temuto da tutti è in realtà un uomo vecchio e debole, distrutto dalla perdita del figlio. Si butta ai piedi di Achille, abbracciando le sue ginocchia, supplicandolo di restituirgli il cadavere del figlio.
Priamo cerca un legame con Achille e gli ricorda il padre Peleo: anche lui è molto anziano e non sa se riuscirà a veder tornare il figlio vivo. Achille scoppia a piangere pensando alla tragedia che un giorno vivrà anche suo padre, proprio come Priamo.
Perché per Priamo era così importante il corpo del figlio? Perché giacere senza una degna sepoltura rappresentava il massimo disonore. Senza sepoltura non avrebbe potuto raggiungere l'Ade, il regno dei morti. Ettore era il principe della città di Troia e doveva essere onorato con il funerale cittadino.
Achille cede alle richieste, accetta il riscatto offerto da Priamo e chiede alla sue ancelle di lavare il corpo di Ettore. Il XXIV libro dell'Iliade finisce con il solenne funerale di Ettore: i giochi funebri dureranno per nove giorni mentre tutte le donne troiane intoneranno il lamento funebre.