Il partigiano Johnny | Video
Il partigiano Johnny: in questo video Emanuele Bosi ci spiega trama e personaggi del romanzo di Beppe Fenoglio. Guarda il video con Emanuele Bosi
Il partigiano Johnny
Quanto ne sai della storia della Resistenza italiana? Se non riesci a immaginare cosa significasse combattere tra le file dei partigiani nella Seconda Guerra Mondiale, guarda il video: ti racconteremo uno dei più grandi libri sulla Resistenza, Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio.
Iniziamo col dire una cosa: Il partigiano Johnny è un’opera postuma, ovvero pubblicata dopo la morte dell’autore. L’anno della pubblicazione è il 1968, e il testo è stato ricomposto a partire da due manoscritti molto diversi tra loro. Non ti raccontiamo tutta la storia editoriale del libro per questioni di tempo, ma se ti interessa puoi recuperarla nel link che trovi qui sotto in descrizione.
La storia è ambientata dopo l’8 settembre 1943, la data dell’armistizio che cambia le alleanze tra le potenze durante la seconda guerra mondiale. I tedeschi diventano i nemici, ed è allora che Johnny si arruola tra i partigiani delle Langhe, i “rossi” i comunisti comandati da Tito e Némega.
A seguito di una rappresaglia tedesca, la formazione si sfalda: Johnny riesce a scappare, torna ad Alba, in Piemonte, e si unisce questa volta ad un altro gruppo di partigiani, i cosiddetti “azzurri”, più moderati e di estrazione borghese e militare. Il comandante degli azzurri è Nord. Gli azzurri puntano a una guerra di posizione, mentre Johnny vorrebbe azioni di disturbo e di guerriglia.
Johnny è assegnato come comandante in seconda al piccolo presidio di Mango, e le cose iniziano ad andare bene: i tedeschi devono combattere gli angloamericani, e i partigiani in estate occupano tutte le Langhe. Ma in inverno le cose cambiano: i tedeschi attaccano Alba, nei famosi “23 giorni” di cui parla proprio anche Fenoglio in un altro famoso libro, e riescono a riprenderla. I partigiani scappano, si sfaldano, e per Johnny inizia un lunghissimo inverno in solitudine nelle montagne piemontesi. Johnny scoprirà e ucciderà una spia, tornerà poi di nuovo tra gli Azzurri.
E qui, la chiusura, che è diversa tra le due stesure: nella prima, il padre di Nord muore in un conflitto a fuoco coi fascisti. Nella seconda, si lascia intendere che muoia lo stesso Johnny.
Ma cosa possiamo dire, velocemente, sul personaggio? Innanzi tutto, che Johnny è una proiezione dell’ego di Fenoglio: come lui ha un legame particolare con la lingua inglese, e prova un grande senso di inadeguatezza, che a volte però si trasforma in disperato eroismo. Come Fenoglio, Johnny vive la letteratura come una forma di resistenza.
La scelta della lotta partigiana è per Johnny esistenziale e morale: è una lotta contro un nemico assoluto, l’unico scopo di vita. Ecco perché questo libro può essere letto anche come un romanzo di formazione storico-narrativo.
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