Il muro di Berlino: riassunto degli eventi

Il muro di Berlino: riassunto. Com'era divisa Berlino, perché fu costruito il muro e quando fu abbattuto

Il muro di Berlino: riassunto degli eventi
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IL MURO DI BERLINO: RIASSUNTO

Il muro di Berlino: riassunto
Fonte: istock

Alla Seconda guerra mondiale seguì la Guerra fredda, quella condizione di tensione permanente che, fino alla seconda metà degli anni ‘80, caratterizzò le relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Una tensione talmente grave da somigliare una guerra, senza tuttavia esserlo davvero, ma col pericolo di diventarlo. Fredda, cioè senza il calore delle armi e delle battaglie, ma con una serie di manovre politiche e strategiche. Come diretta conseguenza di questa situazione, la Germania, nel 1949, fu divisa in Repubblica Federale Tedesca (RFT), alleata dell’Occidente, e Repubblica Democratica Tedesca (RDT), filosovietica.

Sul piano economico, la Germania occidentale visse negli anni ’50 un fortissimo boom economico, aiutata all’inizio dai soldi americani. La parte Orientale, invece, faceva più fatica a riprendersi dalla guerra per le pesanti richieste economiche fatte dall’Unione Sovietica per riparare i danni subiti nel conflitto e per la mancanza di aiuti paragonabili a quelli che riceveva la parte Occidentale. Più i due paesi si stabilivano a livello politico, più si facevano sentire le differenze per quanto riguarda lo standard di vita.

In quegli anni il confine tra Est e Ovest non era ancora insuperabile e, per tutti gli anni ’50 centinaia di migliaia di persone, fuggivano ogni anno dall’Est all’Ovest. Per la maggior parte erano giovani o persone con una buona formazione professionale, laureati che all’Ovest si aspettavano un futuro più redditizio e più libero. Questa situazione diventava un pericolo per la Germania dell’Est ed era un’ulteriore causa delle difficoltà economiche di questo stato.

COSTRUZIONE DEL MURO DI BERLINO

Nelle prime ore del 13 agosto del 1961, le autorità della Germania dell’Est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino Est e Ovest e iniziarono a costruire, davanti agli occhi esterrefatti degli abitanti di tutte e due le parti, un muro insuperabile che attraversava tutta la città, che divideva le famiglie in due, che tagliava la strada tra casa e posto di lavoro, tra scuola e università. Non solo a Berlino, ma in tutta la Germania il confine tra Est e Ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l’ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine che con gli anni fu attrezzata con dei macchinari sempre più terrificanti, con mine anti-uomo, filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione e, addirittura, con degli impianti che sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella cosiddetta “striscia della morte”. Il muro di Berlino divenne in tal modo il simbolo della Guerra fredda.

Negli anni ’60 e ’70, la Repubblica Democratica Tedesca, tra gli stati dell’Est, diventò la nazione economicamente più forte e i tedeschi cominciarono a rassegnarsi alla divisione. Di riunificazione, infatti, si parlava sempre meno.

Durante gli anni ’80, nell’Europa Orientale erano emersi segni di crisi del sistema comunista e di crescenti difficoltà economiche. Ma, nel 1985, con l’elezione di Mikhail Gorbachev, la situazione cominciò a cambiare: egli fece intendere ai dirigenti comunisti che bisognava intraprendere la strada delle riforme politiche e della trasformazione economica (“perestroika”). I dirigenti della Repubblica Democratica Tedesca videro questo processo di riforme con una certa resistenza. Nel corso del 1989, cambiamenti democratici furono attuati in Polonia, in Ungheria e nell’Unione Sovietica.

CADUTA DEL MURO DI BERLINO

Gli abitanti della Repubblica Democratica Tedesca iniziarono a protestare e manifestare apertamente: aumentarono intanto gli espatri clandestini verso i paesi occidentali dopo l’apertura della frontiera ungherese verso l’Austria. La popolazione scese in piazza e, nonostante le dimissioni di Honecker, che era contrario alle riforme, continuò a manifestare.

La prima misura adottata dal nuovo governo fu l’apertura della frontiera con la Germania Ovest; il 9 novembre i berlinesi iniziarono ad abbattere il muro, che per quasi trent’anni aveva diviso non solo la Germania, ma anche il mondo Occidentale da quello Orientale.

Nel marzo 1990, le prime elezioni libere nella Repubblica Democratica Tedesca, diedero una schiacciante vittoria ai sostenitori della riunificazione, che venne sancita il 3 ottobre 1990, ridando a Berlino il suo ruolo di capitale.

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