Il giovane Holden: trama e significato del romanzo di J.D. Salinger

Trama e significato del libro 'Il giovane Holden' di J.D. Salinger con approfondimento sui personaggi principali: Holden Caulfield e Phoebe
Il giovane Holden: trama e significato del romanzo di J.D. Salinger
ansa

1Il giovane Holden

Una foto dell'autore J. D. Salinger
Fonte: ansa

La prima lezione di J. D. Salinger è di non giudicare un libro dalla copertina. Abbiamo fra le mani la nostra edizione de Il giovane Holden e, se ne abbiamo scelta una curata da un editore avveduto, sicuramente quello che vediamo è una copertina bianca con su scritto solamente il nome dell’autore e il titolo del romanzo. Il resto della copertina è uno spazio vuoto. Fu lo stesso Salinger a pretendere che il suo libro non avesse nessun tipo di immagine in copertina perché, spiegava, voleva che i lettori non fossero guidati nella scelta del libro e lo scegliessero solo per la curiosità di leggerne i contenuti.      

È importante sapere che quel titolo che abbiamo davanti non è il titolo originale. Salinger scrisse su quella copertina “The catcher in the rye” che si potrebbe tradurre come “il raccoglitore nella segale”. Questa traduzione certo non è accattivante, quindi si è scelto di chiamare il romanzo semplicemente “Il giovane Holden”.      

La storia è quella di un ragazzo cacciato da scuola per la sua condotta e del suo difficile passaggio nell’età adulta: possiamo quindi inserire la narrazione nel genere del romanzo di formazione e, in effetti, dal 1951, quando fu pubblicato, questo testo è passato per le mani di innumerevoli adolescenti che lo hanno scelto, a cui è stato regalato o assegnato dai professori, perché ritrovassero nella trama la difficoltà che in questa fase della vita si affronta nel divenire adulti. Questo è un romanzo di formazione: la storia di un difficile passaggio ad una nuova età della vita attraverso il superamento di prove che fungono da riti di iniziazione. Riti dopo i quali non si può più chiamare sé stessi “bambini” ma “uomini”.      

2Il giovane Holden, trama

Partiamo subito da un avvertimento: la trama del romanzo può essere spiegata ma, come per ogni altro libro, e per questo in particolare, pochissimo possiamo capire se non lo prendiamo in mano e lo leggiamo per intero.
Il giovane Holden è un libro che bisogna leggere per dire di aver passato una fase della vita. Possiamo odiarlo o amarlo ma tutti abbiamo letto il giovane Holden. Tutti sappiamo chi sia. Dobbiamo posare gli occhi su ogni pagina di quel romanzo: riguarda la nostra cultura. 

2.1Via dal college

Holden Caulfield è un ragazzo di sedici anni, stranamente dai capelli grigi, che ci racconta la sua storia in prima persona. Avverte subito il lettore: non ci dirà niente sulla sua vita precedente, non vuole perdere tempo con un racconto biografico ma solo metterci al corrente delle cose assurde che gli sono capitate intorno all’ultimo Natale trascorso. La storia si svolge negli anni Cinquanta e copre il racconto di un solo fine settimana.   

Holden ha sostenuto pochissimi esami ed è stato cacciato dal college di Pencey, dove era iscritto, cosa che, come scopriremo, non è una novità per Holden che è stato già cacciato da altre scuole in passato.
Holden guarda una partita di football, pensando che sarà l’ultima a cui assisterà lì dentro perché entro pochi giorni deve fare ritorno a casa sua, a New York, e non tornerà mai più fra le mura della scuola.   

Due incontri segneranno gli eventi seguenti: Holden si reca prima dal suo vecchio professore di storia e poi dal suo compagno di stanza ed entrambi i personaggi eserciteranno una forte delusione sul giovane ragazzo. Il professore, infatti, prima tanto stimato da Holden, comincia immediatamente a fare una ramanzina al ragazzo, umiliandolo e suscitando sempre di più il suo rancore; il compagno di stanza di Holden, invece, un certo Stradlater, racconta che sta per uscire con Jane, amica di infanzia di Holden di cui lui è segretamente innamorato. 

Holden non ne può più, ormai è furioso, e i due vecchi amici cominciano ad insultarsi fino a finire in una rissa dopo la quale il ragazzo decide di lasciare il campus prima del tempo e di tornare a casa in anticipo. Non avverte però i genitori e pensa di trovarsi un alloggio in città per aspettare lì le vacanze di Natale, quando è atteso a casa. 

2.2Il soggiorno in un albergo di New York

Holden trova una stanza nell’albergo Eldon ma non ha sonno, è vittima di pensieri sempre più tristi (in particolare pensa spesso a suo fratello, Allie, morto di leucemia) e si infila prima nel night club annesso all’hotel, poi vaga in cerca di un locale in cui servano alcolici ai minorenni. 

Arriva nella bettola in cui suona Ernie, un musicista, suonatore di pianoforte, che a quei tempi era molto noto a New York e che attira quindi la sua attenzione. In questo locale trascorre una parte della serata e riesce a bere abbastanza da tornare in albergo brillo

Un cameriere lo ferma e vedendolo in un tale stato cerca di imbrogliarlo proponendogli di passare la notte con una prostituta pagandolo cinque dollari. Holden accetta ma è ubriaco, inesperto, e riflette sullo squallore di perdere la verginità in una bettola come quella con una donna che riderebbe, poi, della sua inesperienza. Sunny, così si chiama la prostituta, lascia Holden solo ma l’inserviente che aveva organizzato l’incontro torna dal ragazzo, pretendendo altri cinque dollari perché, secondo lui, era stata quella la cifra pattuita. Holden viene picchiato e derubato dai cinque dollari

2.3Gli incontri con i vecchi amici

Trascorsa una notte del genere Holden decide giustamente di abbandonare quell’albergo, lasciare tutte le sue cose nel deposito bagagli della stazione, come un vagabondo, e di provare a contattare qualche vecchia amica. Si sente solo, cerca qualcuno a cui appoggiarsi per confidare le sue frustrazioni e la sua delusione. Arriva quindi a chiamare Sally, una sua vecchia amica, molto snob, con cui assiste a uno spettacolo nel pomeriggio. Sally è molto diversa da lui e non riesce a prendere seriamente le frustrazioni di Holden che arriva a insultare anche lei, come il vecchio compagno di stanza ma senza finire alle mani, e a lasciarla piangendo. 

Holden non rinuncia al suo bisogno di ritrovarsi in qualcuno, vuole sapersi vicino, intimamente, a un altro essere umano che condivida con lui la voglia di non prendersi sul serio, di deridere la vita, di rifletterne sullo stupido andamento e sull’ipocrisia della vita degli adulti: chiama un suo vecchio compagno di scuola, Carl Luce, di poco più grande di lui, che accetta di incontrarlo in un bar. 

All’inizio l’incontro è felice ma Holden ha ancora la spensieratezza e la superficialità di un ragazzino addosso mentre Carl, intellettuale e ormai in piena età adulta, comincia a sentirsi imbarazzato dall’atteggiamento giocoso e sboccato di Holden tanto da lasciarlo da solo, con supponenza, e suggerirgli di farsi visitare da un bravo psicologo. 

2.4A casa con la sorellina Phoebe

Holden è una pallina impazzita che saltella per la città di New York. È passato dagli incontri più bassi per riempire il suo vuoto e soddisfare le sue voglie di gioco, confronto, rivalsa: dalle ballerine in un night club, a una prostituta, ad un’amica sciocca e snob fino ad arrivare ad un amico, un ragazzo buono ma già inquadrato nella vita che il mondo si aspetta da un giovane uomo perbene. Ogni tipologia lo ha lasciato depresso. 

Arriva allora all’ultima sua speranza: significativamente si reca a casa, il nido di ognuno. Holden, però, non vuole vedere i genitori, verso i quali nutre ancora un silenzioso astio. Il ragazzo entra in casa di nascosto e sveglia la sua sorellina Phoebe di notte. I due cominciano a parlare della situazione di Holden, cacciato dall’ennesimo college, triste, non rassegnato all’arrivo dell’età adulta che lo costringerà ad essere inquadrato in un lavoro e in impegni obbligati. All’improvviso i genitori di Holden e Phoebe tornano a casa e la sorellina nasconde Holden nell’armadio e riesce a fuggire senza farsi vedere. 

2.5La fuga mancata e la malattia

Copertina di un'edizione americana de "Il giovane Holden"
Fonte: ansa

C’è un nuovo personaggio che ancora deve deludere Holden. Per passare la notte, non volendo rischiare di tornare in un albergo malfamato come quello della notte precedente, prova a contattare in tarda serata un suo vecchio professore di inglese, il professor Antolini, che Holden stima tantissimo. È sorpreso: Antolini accetta di ospitarlo con grande entusiasmo e quando i due si incontrano e Holden gli racconta la sua storia il professore cerca di far leva sulla sua coscienza

Questo professore è molto diverso dal professore di storia con cui Holden cercò di parlare al college prima della partenza perché Antolini non lo offende, non comincia una ramanzina noiosa o umiliante, ma scuote veramente l’animo di Holden che comincia a pensare al percorso che sta prendendo la sua vita, al pericolo di finire fra gli ultimi e mal ridotto come gli ospiti delle bettole che aveva frequentato. Pian piano si addormenta ma al suo risveglio vede che il professore lo fissa dolcemente mentre gli accarezza i capelli. Holden aveva già dei sospetti verso Antolini e ora è completamente imbarazzato e a disagio perché crede che il professore stia cercando un approccio sessuale. 

Holden si libera subito dalla presa fingendo di dover correre in stazione a recuperare i suoi bagagli, ma ormai non sa davvero più a chi rivolgersi e decide che fuggirà, salirà sul primo treno per lasciarsi tutto alle spalle e non tornare più a casa: condurrà la vita libera che sogna, il mondo adulto è carico di etichette, falsità, maschere a cui lui non vuole rassegnarsi e rinuncerà a tutto questo a costo di sentirsi sempre solo come si sente in quel momento. 

Prima di partire, però, Holden vuole salutare l’ultima persona a cui si sente davvero legato: sua sorella Phoebe. Chiede alla bidella della sua scuola di riferirle il suo messaggio: si incontreranno a Central Park, avranno una nuova lite poiché lo spirito iroso di Holden non riesce ad essere placato ma i due fratelli si riappacificano presto e Holden guarda, felicissimo, la sorellina che fa un giro sulla giostra dei cavalli, provando per lei uno smisurato affetto. 

Senza darci ulteriore spiegazione nelle ultime pagine del libro veniamo a sapere che Holden non è riuscito a lasciare la città perché è stato ricoverato, ammalatosi di tubercolosi e che, come gli aveva consigliato l’amico Carl, entrerà in analisi. Holden conclude il suo racconto: sente la mancanza di ogni persona che ha incontrato, anche di quell’inserviente che lo ha picchiato e derubato dopo l’incontro con la prostituta. Ogni personaggio ha lasciato un segno

Mi sentivo così maledettamente felice, tutt'a un tratto, per come la vecchia Phoebe continuava a girare intorno intorno. Mi sentivo così maledettamente felice che per poco non mi misi a urlare, se proprio volete saperlo.

J. D. Salinger, Il giovane Holden

3Il giovane Holden: temi

I temi principali della trama a cui dobbiamo pensare quando ci riferiamo a questo romanzo sono: 

  • Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta: è il tema centrale e il motivo di tutto il romanzo.
  • Le difficoltà nel diventare adulti non riguardano solo il disagio di inserirsi in un mondo più grande, sconosciuto e governato da regole castranti ma anche il fatto che Holden non ha alcuna intenzione di crescere e si sottrae a ogni regola imposta: appunto viene cacciato dal college e non riesce a trovare amici con cui essere in sintonia.
  • Nel romanzo è presente la New York dei bassifondi narrata dalla Beat Generation: spogliarelliste, prostitute, alcool e droga, caratterizzano la prima parte del racconto di Holden.

4Personaggi principali del giovane Holden

4.1Holden Caulfield

È la voce narrante e il protagonista del romanzo che abbiamo letto. Holden non si rassegna a diventare grande perché è annoiato dalle regole e dalle etichette, che ritiene delle forzature false e colme d'ipocrisia. In questo percorso cerca di trovare qualcosa nel mondo che gli dia divertimento, piacere, soddisfazione, o anche solo una serata di riflessioni originali e stimolanti che non siano dettate da un copione sociale. Non ci riesce e non sappiamo come andrà a finire la sua storia ma Holden ha intenzione di ricominciare a frequentare il college quando sarà guarito. Sceglie di andare in analisi anche se è molto scettico: in fin dei conti l’analisi è, nel suo caso, un modo per diventare come quei personaggi bene inseriti nel mondo.

4.2Phoebe Caulfield

La sorellina di Holden è molto più piccola di lui. Ha dieci anni ed è ancora una bambina, può essere ancora ingenua e giocare senza che nessuno le rimproveri nulla ma è anche molto sveglia e Holden l’ammira molto perché riesce a parlare con lei e confidarsi nonostante la giovanissima età. Phoebe rappresenta l’infanzia che Holden non vuole abbandonare.

4.3Personaggi secondari

Ci sono molti personaggi che non compaiono mai sulla scena ma che conosciamo solo perché Holden, spesso, li cita, come il fratello più grande, chiamato solo “D.B.” che vive lontano da loro, fa lo scrittore e che Holden non vede quasi mai. 

Fra gli altri personaggi non citati i più importanti sono Jane, l’amica d'infanzia di Holden e di cui il ragazzo è segretamente innamorato e che rappresenta l’arrivo dell’amore sofferto e non corrisposto nella vita adulta, e Allie, il fratello di Holden morto per leucemia che accompagna i pensieri del ragazzo nelle sue riflessioni e negli incidenti in cui si imbatte. 

Certe cose dovrebbero restare come sono. Dovreste poterle mettere in una di quelle grandi bacheche di vetro e lasciarcele. So che è impossibile ma è un gran peccato lo stesso.

J. D. Salinger, Il giovane Holden

5Cos'è la sindrome di Holden Caulfield?

Questa definizione viene attribuita a una condizione che rientra nella sindrome da stress post-traumatico. In questa condizione, inconsciamente, la mente spegne la reattività generale, e le persone colpite da questo disturbo manifestano poco o nessun interesse per altre persone o attività e hanno disturbi del sonno perché sempre in allerta.

Per il personaggio letterario, il lutto legato alla morte del fratello genera un trauma psicologico che ne condiziona ogni aspetto della vita e porta con sé ansie e forti insicurezze, un senso di impotenza e forte paura per tutto quanto non può essere controllato, alle quali il protagonista reagisce con pensieri inquietanti e ossessivi.

La paura di Holden è talmente pervasiva da fargli rifiutare tutto quanto proviene dal mondo adulto, che siano consigli, comportamenti, ma la rabbia manifestata maschera la sofferenza nel non trovare certezze cui aggrapparsi.

6Ascolta l'audio lezione su Il giovane Holden

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