Il giorno di Parini: tematiche e scelte stilistiche

Tematiche e stile de Il giorno di Giuseppe Parini. Di cosa parla il testo e quali scelte stilistiche ha fatto l'autore. Analisi

Il giorno di Parini: tematiche e scelte stilistiche
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Giuseppe Parini, Il giorno

Il giorno è un poemetto satirico di Giuseppe Parini
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Negli anni in cui componeva le odi illuministiche Giuseppe Parini lavorò ad un poema che mirava a rappresentare satiricamente l’aristocrazia del tempo. L'argomento era la descrizione della giornata di un nobile milanese, e nel progetto originario doveva essere divisa in tre parti: Mattino, Mezzogiorno, Sera.

Le prime due parti vennero pubblicate, mentre la Sera non fu mai terminata.

Il Giorno si presenta come una poesia didascalica, genere letterario che impartisce un insegnamento scientifico, religioso, morale, dottrinale.

Il poeta si presenta come “precettore” e dice di voler insegnare al nobile come riempire i vari momenti della sua giornata per non annoiarsi. Il poema è più che altro descrittivo.

Nel Mattino si parla del nobile che si mette a letto dopo aver trascorso la notte a teatro o al tavolo da gioco; vengono poi descritti il suo risveglio a tarda mattinata e la lunga toeletta.

Dopo la preparazione della mattina, il signore è pronto per uscire e andare dallasua dama. Uno dei motivi del poema è il fenomeno del cicisbeismo (ogni donna sposata aveva il diritto ad un cavalier servente che l’accompagnasse), praticamente una forma di adulterio legittimato.

A Mezzogiorno il nobile viene seguito dalla dama e durante il pranzo si susseguono conversazioni su argomenti vari, per lo più temi filosofici. Infine la coppia, nel tardo pomeriggio, va al corso, dove si ritrova tutta la nobiltà cittadina.

Giuseppe Parini e la satira

La struttura didascalica si nota maggiormente nella prima parte, mentre nella seconda diventa più descrittiva.

Ad ogni modo, la struttura didascalica non è altro che un pretesto per trasmettere la satira del mondo aristocratico: tutto il discorso di parini è impostato in chiave ironica e si fonda sull’antifrasi (figura retorica per cui viene affermato il contrario di ciò che si vuole far intendere).

Il precettore finge di accettare le idee e il mondo del nobile per celebrarne la vita con termini esagerati. Anzi, proprio l’eccesso della celebrazione mette in rilievo tutta la negatività del mondo nobiliare rappresentato.

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La critica di Parini si basa anche sull’uso del tempo e dello spazio di una giornata tipo. Il tempo in cui descritto è breve: sono poche ore, ma dalla lettura si ha l’impressione di un tempo lunghissimo, vuoto perfino, in cui si ripetono meccanicamente sempre gli stessi gesti e le stesse parole: la noia è uno dei temi centrali.

Lo spazio è ristretto, quasi sempre al chiuso (palazzo del signore, quello della dama); l’unica apertura, anche se apparente, si ha nella scena sul corso: l’azione si svolge prevalentemente nelle carrozza.

Il giorno di Parini: stile

Il vagheggiamento dell’eleganza nobiliare nasce anche dalle scelte stilistiche di Parini. Lo scopo era trasferire in poesia una materia contemporanea e realistica salvando al tempo stesso la dignità letteraria, proprio come nelle Odi.

Parini usa un linguaggio eletto e prezioso; se deve dare solennità alla frase contribuisce con enjambement e giri di parole.

Utilizza l’aggettivo in funzione decorativa.

E anche quando il linguaggio nobile ha funzione parodistica, non sempre e non del tutto è così.

La preziosità del linguaggio finisce per assumere un valore autonomo: al poeta piacciono l’eleganza e la grazia nobiliare.

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