Il fantasy: stile, caratteristiche e autori
Indice
1Il fantasy: caratteristiche del genere
Amatissimo da grandi e piccini, il genere fantasy abbraccia tutte quelle opere, spesso dalle dimensioni assai estese, in cui il protagonista è un eroe positivo che, in un mondo che pullula di creature fantastiche e oggetti magici, deve compiere un percorso di formazione, di crescita, per poter riuscire alla fine ad affrontare il suo antagonista e, nella maggior parte dei casi, batterlo.
In quest’ottica, il fantasy presenta un impianto narrativo tipico del romanzo d’avventura, in cui sono presenti i temi del viaggio e delle peripezie dell’eroe. La grande differenza, però, risiede nella presenza dell’elemento fantastico come la magia o la presenza di personaggi straordinari come gnomi, elfi o stregoni.
Il genere fantasy presenta dei caratteri ricorrenti, che possiamo così riassumere:
- La presenza di un mondo dalle caratteristiche fantastiche, che può mantenere dei legami con quello reale (come accade ad esempio nel mondo dei maghi di Harry Potter), oppure essere del tutto frutto dell’immaginazione (come la Terra di Mezzo ideata da Tolkien). Spesso l’ambientazione strizza l’occhio all’architettura e alla società medievali.
- Lo scontro tra il bene e il male, spesso rispettivamente impersonati dal protagonista e dall’antagonista dell’opera, con la prevalenza finale del primo sul secondo. Sono quindi presenti scene di battaglia o di duelli, nonché aiutanti e oppositori che parteggiano per i due diversi schieramenti. In particolare, tra gli aiutanti, spiccano le figure dei maestri, secondo quello che è lo schema dei personaggi tipico della fiaba.
- Il tema del viaggio è assai ricorrente all’interno del genere fantasy, inteso come una ricerca di un oggetto, di un personaggio o di un luogo che assumono un’importanza cruciale all’interno della narrazione.
- Un protagonista che, solitamente, appartiene a una delle seguenti macro categorie: da una parte quella del cavaliere o guerriero, contraddistinto dai valori del coraggio e della lealtà; dall’altra il giovane (talvolta anche bambino) che, attraverso una serie di peripezie, riesce a raggiungere la sua maturità.
- La convivenza tra uomini e creature fantastiche.
Il narratore delle opere di genere fantasy è solitamente un narratore onnisciente.
2La storia del genere fantasy
Il fantasy affonda le sue radici in quelli che sono due generi tipici della letteratura delle origini. Stiamo ovviamente parlando da un lato della fiaba, con i suoi elementi fantastici, magici, con il suo sistema di personaggi e con il suo messaggio ottimistico finale (quello del trionfo del bene sul male); dall’altro lato, ci riferiamo all’epica e più in particolare alle narrazioni epico-cavalleresche di epoca medievale, come quelle appartenenti al ciclo carolingio e al ciclo bretone.
Con l’epica, il fantasy condivide la presenza di un eroe portatore di valori positivi, come il coraggio e la lealtà, e che deve compiere un percorso di formazione per scontrarsi, alla fine, con il suo antagonista; in questo, presenta dei tratti comuni anche con il romanzo d’avventura.
Il genere fantasy iniziò tuttavia a svilupparsi solo a partire dalla fine dell’Ottocento, quando in Europa, ma soprattutto in Inghilterra, si diffuse una letteratura in prosa che pose al centro della sua narrazione l’elemento fantastico, declinato nella magia o nella presenza di luoghi remoti e immaginari.
Questa narrativa rappresentò un tentativo di evasione da tutti i cambiamenti socio-culturali introdotti dalla rivoluzione industriale.
2.1Tolkien: il capostipite del fantasy
Il fantasy, tuttavia, iniziò a ottenere una dignità letteraria solo a partire dal Novecento. in quest’ottica, il capostipite del genere fu lo scrittore e filologo inglese John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), autore della celeberrima saga de Il signore degli anelli, pubblicata in tre volumi (La compagnia dell’anello, Le due torri e Il ritorno del re) tra il 1954 e il 1955.
Ambientata nel fantastico mondo della Terra di Mezzo, quest’opera ha per protagonisti:
- delle creature fantastiche, in particolare dei piccoli uomini amanti del buon cibo e dell’amicizia, chiamati Hobbit;
- una lotta tra bene e male, tra luce e oscurità.
Il tutto è condito da un costante richiamo al passato, in cui emerge l’ispirazione all’epica antica e medievale e alle saghe nordiche. Non mancano infatti gli epiteti, ovvero gli appellativi per indicare i vari personaggi che abitano il romanzo; sono presenti dei passi in versi e delle lunghe digressioni; emerge uno spiccato gusto per l’intreccio avventuroso.
2.2Lo sviluppo del genere
La saga ottenne un successo strepitoso e internazionale e Tolkien, con il suo Signore degli anelli, rappresentò un modello imprescindibile per tutti i successivi autori di fantasy, che ne ripresero le atmosfere, i personaggi e le tecniche narrative, nonché la struttura, spesso organizzata in cicli o saghe.
Tra questi non possiamo non citare:
- Ursula Le Guin (1929-2018), con la sua saga di Earthsea (1968-2001);
- Terry Brooks (1944), autore dei diciassette volumi che compongono il ciclo di Shannara (1977-2008);
- Marion Zimmer Bradley (1930-1999), dalla cui penna è nato il mitico mondo di Avalon (1982-2000).
Nonostante il suo linguaggio e il suo fascino universale, nel corso dei decenni il fantasy si è avvicinato sempre di più al mondo dei giovani e degli adolescenti, che ritrovano nelle opere di questo genere un mezzo di evasione dalla realtà.
Tra gli autori che più hanno ottenuto successo nel panorama della narrativa per ragazzi vi sono:
- Cliv Staples Lewis (1898-1963), contemporaneo di Tolkien e autore di Le cronache di Narnia (1950-1956), altro imprescindibile capostipite del genere;
- Michael Ende (1929-1995), dalla cui fantasia è nato un capolavoro del calibro di La storia infinita (1979);
- Philip Pulman (1946), con la trilogia Queste oscure materie (1996-2000);
- J. K. Rowling, autrice britannica nata nel 1965, ideatrice e scrittrice della amatissima saga di Harry Potter che, in sette volumi (1997-2007), segue le vicende dell’omonimo adolescente dotato di poteri magici, che si si ritrova a scontrarsi contro il male. È stato proprio con questa autrice che il genere fantasy si è trasformato in un fenomeno di massa, avvicinando alla lettura generazioni di ragazzi.
Degli stessi anni sono anche le opere dell’americano Christopher Paolini (1953), e in particolare il suo Ciclo dell’eredità (2002-2011) e quelle dell’inglese Jonathan Stroud (1970), con la sua trilogia di Bartimeus (2003-2006).
In Italia la più famosa è importante scrittrice di fantasy è Licia Troisi (1980), autrice delle serie fantasy di successo ambientate nel Mondo Emerso e di altre opere quali La ragazza drago, I regni di Nashira, Pandora e La saga del Dominio.
Negli anni, si è saputo distinguere anche il bolognese Valerio Evangelisti (1952), riuscendo a inserire nel genere fantasy anche elementi tipici dell’horror e della fantascienza.