Identità di genere: significato e termini | Video
Di Redazione Studenti.Che cos'è l'identità di genere e quali sono i termini da conoscere per promuovere un linguaggio veramente inclusivo. Guarda il video con Rosalia Virga
L'IDENTITA' DI GENERE

Cisgender, transgender, genderfluid… se sei arrivato qui sicuramente ti è capitato di imbatterti in uno di questi termini e non sai bene a cosa si riferiscono.
Perché, ti chiederai, approfondire il tema dei termini dell’identità di genere? Diciamo che i termini più usati fino al secolo scorso e il binarismo culturale che prevede le uniche due opzioni maschile e femminile non restituiscono la complessità attuale. Solo conoscendo i nuovi termini e usandoli correttamente possiamo lavorare attivamente a un linguaggio davvero inclusivo.
Partiamo dalle basi: sesso, identità di genere e orientamento sessuale sono tre cose diverse. Con la parola sesso oggi ci si riferisce all'anatomia di una persona, mentre a metà del secolo scorso si indicavano anche altre qualità collegate al sesso di nascita. Con l'espressione identità di genere si indica la percezione che ognuno ha di sé e con l'espressione ruolo di genere si indica invece l'esternalizzazione della propria identità di genere. L'orientamento sessuale indica invece le persone da cui un individuo si sente attratto. Ricapitoliamo: il sesso di una persona non ci dice nulla rispetto alla sua identità di genere e al suo orientamento sessuale.
Parole come cisgender, agender, non-binary stanno diventando sempre più comuni. In Italia la discussione sull'identità di genere è molto più recente rispetto ai paesi anglosassoni ed è per questo motivo che molti dei termini che andremo qui a spiegare sono di origine inglese. Faremo qualche esempio per fare chiarezza ma attenzione: le categorie e le sottocategorie sono tantissime, noi ne spiegheremo solo una parte!
Cisgender, di cui abbiamo già parlato, indica un individuo che si riconosce con il sesso biologico individuato alla nascita. E fin qui ci siamo, no? Da cisgender passiamo a transgender, e questo termine indica coloro che si riconoscono nel genere opposto rispetto al sesso biologico.
Questi sono forse i termini su cui ti sei imbattuto più di frequente, ma rappresentano solo una piccolissima parte di tutti quelli che abbiamo a disposizione. Facciamo qualche altro esempio: ci sono le persone che si definiscono non-binary: ovvero chi non si riconosce in un sistema in cui esistono due soli generi (e cioè maschile e femminile). C’è anche il genderfluid e cioè chi si identifica a volte nel genere femminile, a volte in quello maschile, altre nel genere neutro.
E chi si interroga ancora sulla propria identità di genere? Si definisce gender questioning. C’è anche chi si rifiuta di identificarsi in un genere, e si definisce quindi agender. Come dicevamo prima, questi sono solo alcuni esempi dei termini dell’identità di genere, termini che è necessario conoscere e usare sempre per promuovere un linguaggio inclusivo, che non lasci indietro nessuno.