I ragazzi che si amano di Jacques Prévert: commento
Commento alla poesia I ragazzi che si amano di Jacques Prévert. Commento, analisi e significato del testo
JACQUES PRÉVERT
Jacques Prévert è un poeta francese del '900, aderente al movimento surrealista. Particolarmente famoso per le sue poesie d'amore, è anche autore di I ragazzi che si amano, la poesia di cui stiamo per spiegare il contenuto.
I RAGAZZI CHE SI AMANO
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
I RAGAZZI CHE SI AMANO, COMMENTO
La poesia anticipa già nel titolo il tema: l’amore giovanile e il rapporto degli innamorati con la realtà.
Il linguaggio è semplice e tocca emotivamente il lettore fin dall'inizio. Non utilizza una metrica né una punteggiatura tradizionali - il testo è in versi liberi - ma i versi mantengono il ritmo.
Quest'ultimo è dato anche dal sapiente uso delle figure retoriche. Due esempi:
- L’anafora enfatizza la differenza tra il primo amore giovanile e quello più “maturo” tra adulti. L’amore tra ragazzi è più leggero, senza pretese, trasparente.
- La metafora le porte della notte evoca una prima immagine di portoni chiusi, ma anche la chiusura mentale di chi osserva i ragazzi innamorati.
Il componimento si regge sulla contrapposizione fra i ragazzi che si amano, quasi estraniati dal mondo, e i passanti avvolti nella loro quotidianità. I giovani innamorati non tengono conto del parere della gente per strada, perché sono immersi in un modo del tutto estraneo a chi li circonda.
I RAGAZZI CHE SI AMANO, ANALISI
La poesia è del 1945, ed è plausibile che i ragazzi che si abciavano in pubblico compissero una sorta di "offesa alla morale". Ma negli sguardi dei passanti c'è più che una semplice censura del gesto: il loro rifiuto è gelosia, invidia per quella spensieratezza, forse persino nostalgia per un tempo passato.
I ragazzi che si amano, dice Prévert, non ci sono per nessuno: sanno di vivere un sogno, ma essendo così reale non vogliono abbandonarlo. Gli innamorati vivono il loro amore speciale e coinvolgente come se si trovassero in un mondo parallelo, inaccessibile a chiunque altro: sono altrove lontano, più in alto del giorno, nella luce accecante del loro primo amore.