Indice
Introduzione
Il dottorato di ricerca rappresenta, nell'ordinamento accademico italiano, il più alto grado di istruzione raggiungibile e permette, una volta conseguito, di ottenere il titolo di "dottore di ricerca" e conseguentemente di divenire ricercatore in un determinato campo, offrendo ampie possibilità di impiego sia nel settore pubblico che nel settore privato. Vediamo quindi quali sono i principali requisiti per il dottorato di ricerca.
Dottorato di ricerca: requisiti minimi
Il primo passo per conseguire questo titolo è quello di accedere all'apposito corso. Naturalmente è necessario essere in possesso di un titolo di laurea specialistica o magistrale oppure di un titolo estero equivalente riconosciuto dal nostro ordinamento.
Il concorso
Attualmente l'unico modo per accedere ad un corso di dottorato è quello di superare un concorso pubblico a numero chiuso. Il bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, presso la quarta serie speciale, parte prima bis (relativa a concorsi ed esami). A partire dal 1999 tuttavia ogni ateneo può emanare un proprio bando, perciò è fondamentale tenersi aggiornati sui siti delle università alle quali si è interessati, oltre al fatto che non tutti gli atenei italiani attivano corsi di dottorato.
L'accesso al corso: la domanda di ammissione
Come per ogni concorso pubblico nazionale è necessario presentare una domanda di ammissione, nella quale possono essere autocertificati i propri dati personali, ai sensi dell'art.1 del regolamento 403\1988. Non tutti possono presentare domanda: coloro che già frequentano un corso di dottorato, in caso di iscrizione ad un secondo corso, vedranno annullata la propria iscrizione; sono previsti poi limiti per chi frequenta una Scuola di specializzazione medica (la durata del corso di dottorato viene ridotta a due anni) e per chi frequenta Corsi di perfezionamento o Master (previsto un tetto massimo di crediti raggiungibili). Eventuali attività lavorative svolte, devono essere compatibili con gli obiettivi previsti dal Collegio Docenti.
L'accesso al corso: prove concorsuali
Ogni università italiana disciplina tramite regolamento le modalità di accesso ai corsi, gli obiettivi da conseguire e la durata dei corsi. Generalmente però l'ammissione avviene previo superamento di una prova scritta e di una prova orale, di fronte ad una commissione formata da un Presidente, un Membro ed un Segretario (tutti docenti universitari). Le modalità di svolgimento del concorso non possono derogare a quanto previsto dal decreto 487/94 e 693/96, che dispongono in materia di concorsi afferenti alla Pubblica Amministrazione.
Il corso
Una volta ammessi al corso, lo studente dovrà sostenerne i costi, che variano da ateneo ad ateneo, ma ai quali si può supplire tramite borsa di studio. I requisiti per ottenere una borsa di studio sono riportati sul bando del corso. La durata del corso varia, in base all'università di riferimento, dai 3 ai 5 anni.
Al termine di ogni anno gli studenti dottorandi sono tenuti a presentare una relazione analitica sull'attività svolta, che verrà poi loro valutata. Per ciò che concerne l'obbligo di frequenza, questo è espressamente previsto per tutti i corsi di dottorato, ma la discrezionalità è demandata al Collegio Docenti competente.
Al termine del corso di dottorato è previsto un esame, superato il quale si ottiene l'agognato titolo di Dottore di ricerca.