I Persiani
Storia dei Persiani: dove vivevano, la religione, l’organizzazione politica e sociale, le conquiste e l’economia dell’impero persiano
I PERSIANI
I persiani sono un popolo rimasto ai margini delle grandi civiltà fino alla metà del VI secolo a.C. I persiani riuscirono a realizzare il grande progetto di creare un impero che comprendesse tutti i territori e tutte le popolazioni dal Mediterraneo all’Oceano Indiano. Anche se il baricentro della civiltà si stava spostando verso l’Europa, i persiani diedero vita ad un periodo di splendore per l’Oriente. Il cuore della civiltà persiana fu l’altopiano iranico, tra la Mesopotamia e l’India.
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Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia dalle origini a oggi.
I persiani furono sottomessi dai Medi, una tribù simile a loro, di origine indoeuropea. Il re dei Medi Ciassare si alleò con l’ultimo re di Babilonia Nabopolassar e sconfisse gli assiri conquistando Ninive nel 612 a.C. Nel 550 a.C. il principe persiano Ciro si ribellò al sovrano dei Medi Astiage e prese il suo posto. A capo dei due popoli (i Medi e i Persiani) iniziarono quindi una serie di spedizioni militari che in tredici anni gli permisero di conquistare tutte le regioni del vicino Oriente; infatti con la sconfitta degli Assiri era scomparsa l’unica potenza in grado di contrastare l’espansione dei popoli iranici (Persiani) verso la Mesopotamia, la Siria e l’Anatolia. Il primo obiettivo dell’espansione di Ciro fu il regno di Lidia: sconfisse e catturò il re di Lidia Creso nel 546 a.C. e lo portò prigioniero in Persia. Conquistò quindi la Licia e le città greche della costa, la Babilonia ed il suo impero. Durante i preparativi per la conquista dell’Egitto, nel 530 a.C., Ciro morì ed il suo successore fu Cambise che sconfisse gli egizi a Menfi. Il suo regno durò poco perché fu vittima di una congiura ed il suo successore, dopo un breve periodo di ribellione da parte della casta sacerdotale e di quella militare, fu Dario che si appoggiò ai sostenitori di una nuova religione del profeta Zoroastro. Sotto il suo regno l’impero persiano raggiunse il suo massimo sviluppo. Egli eliminò le vecchie organizzazioni tribali ed introdusse la religione dello zoroastrismo.
IMPERO PERSIANO: ORGANIZZAZIONE SOCIALE E POLITICA
L’impero persiano fu suddiviso in venti provincie, le satrapie. A capo di ogni satrapia c’era un funzionario chiamato “satrapo”, nominato dal re. Il satrapo era sorvegliato da un segretario e da un gruppo di ispettori chiamati “gli occhi e le orecchie del re” che, senza avviso, si presentavano a controllare il suo operato. Le satrapie versavano enormi tributi al Tesoro dello stato. Il cuore del potere era il palazzo in cui il “Re dei Re” o “Gran Re”, cioè l’imperatore, era circondato dai funzionari e dai consiglieri che provenivano da tutto il regno. C’era un palazzo in ognuna delle tre capitali dell’Impero: Susa (città di Ciro), Ecbatana e Persepoli (città dei persiani), dove c’era il palazzo più importante.
La guardia (esercito) era scelta dal re ed era formata da diecimila cavalieri persiani fedelissimi al sovrano chiamati “gli Immortali”. Ogni volta che uno moriva o abbandonava il servizio, veniva subito sostituito e quindi il numero non cambiava mai.
ECONOMIA DEI PERSIANI
Dal punto di vista economico l’impero persiano è un vasto “mercato comune” che comprendeva diverse realtà:
- le città costiere della Fenicia e della Siria;
- quelle greche del mar Egeo;
- le regione agricole dell’Asia Minore, dell’Egitto e della Mesopotamia;
- gli altipiani pastorali asiatici;
- le città portuali dell’Oceano Indiano.
Le regioni costiere del Mediterraneo ebbero un grosso beneficio da questa situazione economica, vennero incrementati gli scambi tra le diverse regioni e la moneta persiana (i “darici” dal nome di Dario) rimase per molto tempo la moneta internazionale su cui si basavano gli scambi economici.
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Domande & Risposte
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Quali terre occuparono i persiani?
Babilonia, quindi la Fenicia, la Siria e la Palestina.
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Come era divisa la società persiana?
L’impero persiano era suddiviso in venti provincie, le satrapie. A capo di ogni satrapia c’era un funzionario chiamato “satrapo” nominato dal re.
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Quale era la religione dei persiani?
Lo Zoroastrismo.