Guglielmo Marconi: invenzioni e curiosità

Guglielmo Marconi: invenzioni famose e meno celebri, quali usiamo ancora oggi. Le curiosità dal Premio Nobel ai progetti a cui ha contributo.

Guglielmo Marconi: invenzioni e curiosità
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Guglielmo Marconi: invenzioni e curiosità

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Se diciamo “Guglielmo Marconi” l’invenzione principale che viene in mente è quella del sistema radiofonico ma in realtà, il suo elenco di creazioni è davvero ampio. Dal telegrafo senza fili che gli valse il Premio Nobel per la fisica a tutte le altre novità che hanno rivoluzionato l’ambito scientifico e tecnologico, scopriamole insieme.

Sistema di telegrafia senza fili

Guglielmo Marconi mostrò fin da giovane un forte interesse per la scienza e la fisica. Ispirato dagli studi di Heinrich Hertz sui campi elettromagnetici, iniziò a sperimentare con le onde radio nella tenuta di famiglia a Villa Griffone, a Pontecchio Marconi, già a 20 anni. È forse l’invenzione che ha reso Marconi così celebre in tutto il mondo: stiamo parlando del sistema di telegrafia senza fili.

La data di sviluppo risale al 1895: in questo periodo ha sviluppato una tecnologia in grado di trasmettere segnali sfruttando l’aria, senza usare fili conduttori. Il sistema ad onde radio, pensato dal giovane Guglielmo è nato presso le pareti della casa paterna di Bologna che ha visto nascere quello che è stato il primo telegrafo radio senza fili. Un aneddoto interessante riguarda la dimostrazione che Marconi fece nel 1897 a Londra, dove riuscì a trasmettere segnali oltre il Tamigi, lasciando esterrefatti gli scettici che non credevano nelle sue capacità.

Radio a onde lunghe

Ad inizio del 1900, ha iniziato a sperimentare quelle che oggi conosciamo con onde lunghe, cioè con una lunghezza superiore ai 1000 metri. L’idea era quella di poter coprire agilmente distanze transoceaniche, persino durante la notte. L’inventore dimostrò l'efficacia nel 1901, quando riuscì per la prima volta nella storia a trasmettere un segnale radio attraverso l'Atlantico, da Poldhu in Cornovaglia fino a St. John's, Newfoundland.

Radio a onde corte

Risale agli anni ’20 il tentativo di utilizzo di onde corte dai 10 ai 100 metri. L’idea era di poter comunicare e trasmettere informazioni senza dover impiegare il carico energetico necessario per quelle ad onda lunga. Con questa è riuscito a rivoluzionare le comunicazioni globali, facilitando trasmissioni internazionali e la diffusione delle radio broadcasting.

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Antenna monopolo

Tra le invenzioni di Marconi c’è l’antenna monopolo: la conosciamo anche con il nome di antenna monopolo verticale ed è forse tra le più comuni e diffuse usate ancora oggi. Si caratterizza per un elemento verticale che corrisponde ad un’asta metallica, si collega poi ad un trasmettitore o ricevitore. Ha una proporzionalità di un quarto della lunghezza d’onda che è in grado di gestire.

Detector magnetico

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Lo conosciamo con il nome di detector magnetico e ci riferiamo all’invenzione del 1902 di Guglielmo Marconi per la ricezione dei segnali radio, Utilizzato soprattutto in ambito militare, ma non solo, è stato considerato tra i primi rilevatori pratici da impiegare nella radiotelegrafia. Il funzionamento si basa sull’utilizzo di un pezzo di filo di ferro avvolto attorno a un magnete immerso parzialmente in un liquido viscoso. Quando un segnale radio lo raggiunge induce una leggera magnetizzazione. Le sperimentazioni pionieristiche di Marconi hanno avuto luogo con la prima trasmissione transatlantica, mostrando come strumento aiutasse persino a rilevare i segnali più deboli.

La pila elettrica e le pile termoelettriche

Nei primi anni di studio Marconi sperimentò le sue abilità tecniche attraverso la realizzazione di una pila elettrica. Interessante è stata la data che corrisponde ai suoi 18 anni. Poco più tardi, si lanciò nella realizzazione di pile termoelettriche, migliorate per sfruttare la trasformazione del calore in elettricità.

Il rilevatore di fulmini

Qualche tempo più tardi, a soli 20 anni, ha inventato quello che oggi conosciamo con il nome di rilevatore di fulmini. Lo strumento che unisce la pila ad un coherer con un campanello trasforma l’arrivo di un fulmine in un segnale sonoro così da avvertirne la presenza.

Focus sulle microonde

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Dopo aver compreso e applicato le onde tradizionali, dal 1930 l’inventore si è focalizzato sulla comprensione delle microonde. Non è stato lui a portare alla scoperta dei radar ma i suoi numerosi studi e approfondimenti hanno fatto da supporto ai tecnici che nel tempo hanno portato avanti le sue idee e i suoi progetti. A raccontare di questo progetto è stata la figlia Elettra (qui accanto in una foto del 1930) che in una intervista ha mostrato gli approfondimenti sull’apparecchio, raccontando aneddoti curiosi di come lei e la madre erano coinvolte personalmente nelle fasi di sperimentazione.

Non solo invenzioni: il perfezionamento del coherer

Oltre alle invenzioni che lo hanno reso iconico tra gli inventori in tutto il mondo, ha saputo persino lavorare su dispositivi già in commercio migliorandoli. È il caso del coherer, spesso alla base di comunicazioni elettriche e senza fili. Il suo intervento ha permesso di aumentare le performance in termini di sensibilità e introducendo poi l’antenna.

Curiosità sul Nobel per la fisica

Guglielmo Marconi nel 1909 ha condiviso con Karl Ferdinand Braun il Premio Nobel per la Fisica: insieme hanno contribuito allo sviluppo della telegrafia senza fili, una delle invenzioni più importanti dell’italiano. Il titolo prestigioso lo ha reso memorabile ancora oggi, rafforzando il suo status di inventore ricco di talento.

Curiosità sulla prima trasmissione radio

Nel 1901 Marconi ha dovuto mostrare le proprie abilità mettendo in pratica la prima trasmissione radio: il segnale è passato dall’Inghilterra al Canada mostrando come la tecnologia potesse dare frutti importanti senza l’utilizzo di cavi, aprendo le porte ad una forma di comunicazione senza fili moderna.

Dall’invenzione all’imprenditoria

Oltre ad essere noto come inventore, si è distinto addirittura come imprenditore. Ha fondato la Marconi Company, un’azienda specializzata in sviluppo delle comunicazioni radio tanto per fini commerciali quanto militari. Il suo ruolo, soprattutto durante la Prima Guerra Mondiale, è stato importante. L’adozione delle tecnologie radio anche in ambito marittimo è stato fondamentale dopo il disastro del Titanic: l’impiego di apparecchiature radio sulle navi ha fatto in modo di gestire al meglio numerose situazioni di emergenza.

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