Grande meraviglia: trama e riassunto del romanzo di Viola Ardone
Un'appassionante storia, quella raccontata dalla protagonista di Grande meraviglia: si chiama Elba, nata e cresciuta in un manicomio che lei chiama "mezzomondo"
Indice
Grande meraviglia, il romanzo di Viola Ardone
Grande meraviglia è il romanzo d formazione di Viola Ardone, pubblicato nel 2023 dopo il successo de “Il treno dei bambini” e “Oliva Denaro”, chiudendo quella che viene definita una trilogia legata alla storia del Novecento italiano.
Elba è la protagonista di questo racconto profondo ed emozionante, che celebra la libertà, l'amore e la dignità umana, e che affronta la complessità delle relazioni tra genitori e figli, ripercorrendo i 40 anni della psichiatria italiana. La storia di Elba non è del tutto frutto dell'immaginazione della scrittrice, ma nasce dall'incontro con i ragazzi del Regina Margherita di Torino, nell’ambito dell’iniziativa “Adotta uno scrittore” promossa dal Salone del libro. Vediamo insieme la trama e il riassunto di questo romanzo e scopriamo qualcosa in più sulla sua autrice.
Grande meraviglia: la trama
Quella che viene magnificamente raccontata in Grande meraviglia è la storia di una ragazza quindicenne, Elba, che vive ancora in quel manicomio in cui sua madre venne rinchiusa prima che lei nascesse.
L'ambientazione è quella degli anni '80 del Novecento, con la legge Basaglia approvata 4 anni prima. Elba trascorre la prima parte della sua esistenza chiusa lì, nel Fascione o in quello che lei chiama "mezzomondo". Un luogo dove molte donne sono ancora rinchiuse e che rappresenta un tempo sospeso. Elba è nata e vive qui, rifiutando il mondo esterno per aspettare sua madre che tutti dicono sia morta.
Rimane rinchiusa fino a quando arriva il giovane psichiatra Fausto Meraviglia, che approfitta della poca attenzione posta dal direttore del manicomio Colavolpe e decide di aiutare la giovane ad uscirne. La sostiene nella sua crescita come se fosse stata sua figlia, un modo per darsi un'altra possibilità poiché non è mai stato un buon padre per i propri figli. Si parla anche della sua esistenza quando ormai ha 75 anni, solo e depresso, mentre fa i conti con la propria vita vissuta.
Grande meraviglia: il riassunto
Il romanzo di formazione di Viola Ardone si apre nel 1982 per poi fare un salto temporale di 37 anni, fino al 2019. Qui troviamo l'altro protagonista della storia Fausto Meraviglia, invecchiato e depresso, mentre Elba non sembra più far parte della sua vita.
Il racconto, nella prima parte del libro, si concentra poi sul "mezzomondo", il manicomio Fascione in cui è nata e cresciuta Elba e che possiamo vedere attraverso i suoi occhi leggendo le pagine di questo libro. Lo descrive in tutti i suoi dettagli quel luogo fuori dal mondo: le persone che lo abitano (Gilette, Nonna Sposina, la Nuova, Mastro Lindo, Lampadina, Riccioli d’Oro), gli odori, la consistenza del cibo, la sporcizia, le cure per i pazienti ancora qui rinchiusi nei primi anni '80.
Elba non è pazza, lo chiarisce subito, ma vorrebbe esserlo per ritrovare sua madre e quel legame ormai perso. Redige un Diario dei malanni in cui annota tutte le forme di insanità mentale con le quali entra in contatto attraverso le altre pazienti della struttura.
Quattro anni prima (nel 1978) è stata promulgata la legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi in Italia, ma lì dove si trova Elba non è ancora stata attuata e nessun operatore sanitario ne parla o la vuole applicare.
Tutti tranne Fausto Meraviglia, un dottore con una mentalità più aperta che propone ai propri pazienti cure alternative e moderne.
Nella seconda parte del romanzo, si torna nuovamente avanti nel tempo, al 31 dicembre 2019. A parlare è Fausto Meraviglia che racconta ciò che è la sua vita: ha due figli con i quali non ha un rapporto, un nipote che non riesce a chiamarlo nonno ed è solo, diversamente da ciò che era da giovane, medico in quel manicomio che l'ha fatto incontrare con Elba nel 1982.
Il racconto si sviluppa tra riferimenti del passato e del presente, saltando dalla fine degli anni '80 al 2019. Vediamo Elba crescere insieme a Fausto, proprio come se fosse sua figlia.
Cambiano i personaggi che ruotano attorno al racconto, così come lo scenario. Dal mezzomondo si passa al mondo esterno, che Elba impara a conoscere grazie all'aiuto del medico. Studia, fa l'università e conduce una vita normale, ma sempre in quel limbo nel quale non si riesce a vedere tutto, ma sempre e solo una piccola parte della verità. Un viaggio tra giochi di parole con i quali Elba cerca di comprendere sua madre e le altre donne che ha conosciuto in quel luogo ai margini della società.
Chi è Viola Ardone
Viola Ardone è una scrittrice italiana nata a Napoli il 2 luglio 1974. Ha trascorso i primi anni della sua vita in Sardegna, dove i genitori si erano spostati per motivi di lavoro, per poi fare ritorno alla sua patria natìa in cui ha frequentato il liceo classico Pansini e successivamente l'Università Federico II. Dopo la laurea in lettere nel 1996, ha iniziato a lavorare nel mondo dell'editoria curando numerosi manuali per la scuola e per esami e concorsi.
Ha iniziato poi la carriera da insegnante di italiano e latino al Liceo Scientifico Statale "De Carlo" di Giugliano in Campania (in provincia di Napoli).
La scrittura è sempre stata la sua più grande passione e fin dalla tenera età si è immersa tra le parole scritte. Il suo esordio da autrice è arrivato nel 2012 con il romanzo La ricetta del cuore in subbuglio, seguito da Una rivoluzione sentimentale del 2016.
Nel 2019 ha iniziato a pubblicare quella che poi è stata definita la trilogia del Novecento: Il treno dei bambini, tradotto in più di trenta lingue, Oliva Denaro (nel 2021) e infine Grande meraviglia (2023).
Inoltre, ha realizzato il racconto in rima per ragazzi Cyrano dal naso strano (2017), e ha collaborato, e lo fa tutt'oggi, con diverse testate giornalistiche: Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, La Stampa, L'Espresso.
Altri libri da leggere se hai amato Grande meraviglia
Nel romanzo Grande meraviglia si snodano tanti fili che vengono sapientemente tessuti dall'autrice, toccando tematiche quali l'amore e la rivincita sulla propria libertà. Sullo sfondo, la vita degli ultimi decenni del Novecento, la situazione degli emarginati sociali chiusi nei manicomi, le difficoltà dei rapporti famigliari e la ricerca delle altre persone per riuscire a capire se stessi.
Se il capolavoro di Viola Ardone ti è piaciuto, allora potresti immergerti anche nella lettura de Il manicomio dei bambini – Storie di istituzionalizzazione, di Alberto Gaino.
Un libro ambientato in un manicomio in cui si intrecciano le storie di coloro che hanno trascorso la propria infanzia al loro interno, tra gli anni '60 e '70, prima che arrivasse la legge Basaglia del 1978. Anche qui, non si resta ancorati solamente al passato, ma si guarda anche al presente fino ad arrivare alle nuove forme di disagio giovanile e alle difficoltà della società odierna.
Per leggere un romanzo che brinda alla libertà, vi consigliamo Come l'arancio amaro, di Milena Palminteri. Il racconto di tre donne (Nardina, Sabedda e Carlotta) che sfidano i pregiudizi sulle genere femminile in un mondo patriarcale, quello che va dagli anni Venti agli anni Sessanta del Novecento. Le tre donne vogliono affermare i propri desideri sullo sfondo di un'Italia che attraversa il Fascismo e la guerra, e poi la ricostruzione. Tre amiche forti che incontrano sfide molto dure nel loro cammino, ma che sono determinate a raggiungere l'obiettivo più grande: fare le proprie scelte in tutta libertà in un mondo che vuole decidere al posto loro.
Si parla ancora di mondi in bilico tra passato e presente, di libertà ed amore, di ricordi e di una società che giudica, nel romanzo Il canto dei cuori ribelli di Thrity Umrigar. Smita, quattordici anni, è la protagonista di un racconto ambientato tra l'India, dalla quale deve andarsene, e l'America, che impara a chiamare nuovamente casa. Giura a se stessa che non sarebbe mai più tornata in India, un luogo legato a troppi ricordi contrastanti e dolorosi. Dovrà però rimettervi piede anni dopo per lavoro, per intervistare una giovane donna sfigurata dai suoi fratelli e dal villaggio per aver sposato un'uomo appartenente a un'altra religione. Un viaggio tra la ritrosia per un mondo bloccato in un perpetuo Medioevo, e quei ricordi appassionati che risvegliano in Smita tante emozioni variopinte.
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