Grammatica italiana: schema

Grammatica italiana: schema con caratteristiche e differenze tra pronomi, verbi, avverbi, complementi, proposizioni

Grammatica italiana: schema
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Grammatica italiana

Grammatica italiana: schema
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Conoscere bene la grammatica italiana può fare la differenza tra una comunicazione efficace e una confusa. Di seguito troverai un approfondimento sugli elementi principali della materia, e scopriremo come utilizzare correttamente i verbi, gli aggettivi, i pronomi e molto altro ancora. 

Nomi alterati

Esistono 4 tipi di nomi alterati: diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo e dispregiativo. Es. Cane, Cagnolino, Cagnetto, Cagnone, Cagnaccio. Esistono dei nomi che potrebbero sembrare alterati (ad esempio: ombrellone) ma non lo sono. 

Aggettivi qualificativi

L’aggettivo qualificativo esiste di 3 diversi gradi:

  • Grado positivo: la mostarda è dolce.
  • Grado comparativo: il miele è più dolce / meno dolce / dolce tanto quanto la mostarda.
  • Grado superlativo: assoluto: il miele è dolcissimo o il miele è molto dolce; relativo (stabilisce un confronto): il miele è il più dolce degli alimenti.

Pronomi

  • Pronomi personali soggetto: io, tu, egli, ella, noi, voi, essi, esse.
  • Pronomi personali complemento: me, te, sé, lui, lei, noi, voi, loro.
  • Pronomi personali complemento oggetto: mi, ti, si, ci, vi, si.

Verbi

  • Verbi transitivi (l’azione ricade sull’oggetto): attivi (hanno il complemento oggetto e usano il verbo avere); passivi (il complemento oggetto è il soggetto e usano il verbo essere). Es. io ho mangiato una mela (forma attiva); una mela è stata mangiata da me (forma passiva)
  • Verbi intransitivi (l’azione non ricade sull’oggetto): questi verbi esistono solo in forma attiva e usano il verbo essere.

Avverbi

L’avverbio si mette vicino ad un altro termine per modificarlo. Esempio: Marco studia poco

Complementi

Complemento oggetto (chi? Che cosa?): la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.

Complemento di specificazione (di chi? Di che cosa?) (genitivo): Specifica! Es. La figlia di Mario.

Complemento partitivo (tra chi? Tra che cosa?): indica di chi fa parte il nome che lo precede. Es. il docente incontrerà tre di voi

Complemento di termine (a chi? A che cosa?) (dativo) : indica la persona o la cosa su cui va a finire l’azione. Es. Paola ha dato la borsa a Maria.

Complemento d’agente (da chi?) e causa efficiente (da che cosa?): Es. una poesia è recitata da Fabio (complemento d’agente). L’auto è stata colpita da un sasso (complemento di causa efficiente).

Complemento di compagnia (con chi?) o di unione (con che cosa?): Claudio è venuto con Vanessa.

Complemento di mezzo: indica il mezzo usato per compiere l’azione. Es. Roberta è venuta in bici.

Complemento di modo o maniera: Nadia agisce sempre on avvedutezza.

Complemento di causa: Claudia ha aiutato per amicizia.

Complemento di scopo o fine: Virginia studia per la promozione.

Complemento di luogo

Complemento di tempo: determinato (indica il tempo dell’azione espressa dal verbo: io ieri ho studiato); continuato (quanto dura l’azione: ho studiato per 5 anni).

Complemento di abbondanza (egli è ricco di talenti) e privazione (egli è povero di spirito).

Complemento di denominazione (L’isola di Sicilia)

Complemento di materia: io ho acquistato una statua di bronzo.

Complemento di argomento: io ho parlato di grammatica.

Complemento di qualità: Giulia è una ragazza di grande bellezza.

Complemento di età: Virginia è una ragazza di 19 anni.

Analisi del periodo

Le proposizioni possono essere:

  • Principali (il verbo si regge da sé).
  • Subordinate (il verbo dipende da un altro verbo).
  • Coordinate (il soggetto è uguale a quello della principale e le preposizioni sono collegate in modo da mantenere la stessa natura). La coordinazione può avvenire per asindeto (collegate senza congiunzioni quindi con la virgola, i due punti ecc.) o per polisindeto con le congiunzioni.

Le congiunzioni sono copulative (e), disgiuntive (o, oppure), avversative (ma,invece).

Proposizioni subordinate

  • Soggettiva: spiega il significato della principale (sembra, si dice, pare..sono tutti impersonali). Es. Sembra (principale) che il tempo stia peggiorando (subordinata soggettiva).
  • Oggettiva: Dicono (principale; forma personale: loro dicono) che è tardi (Subordinata oggettiva).
  • Relativa: sono introdotte da un pronome relativo (che, il quale, ecc). Possono essere proprie (possono essere trasformate in attributi. Es. Cipollini, che è un grande sprinter à Cipollini, grande sprinter) o improprie (chiamerò qualcuno che mi spieghi (ha il valore di una finale).
  • Finale (Vanno a casa affinché si asciughino i vestiti)
  • Causale (Non acquistò il quadro perché costava troppo)
  • Consecutiva: indica la conseguenza di quanto si afferma nella reggente (Era così distratto che spesso usciva in ciabatte).
  • Temporale: indica una circostanza di tempo in cui avviene quanto è detto nella proposizione reggente (Ho avvertito una forte scossa di terremoto,mentre leggevo tranquillamente).
  • Condizionale: La proposizionecondizionale esprime la condizione necessaria perché si verifichi quanto viene detto nella reggente (Se guarderò la televisione, mi addormenterò sul divano o Partendo tardi, perderemo il treno).
  • Modale: La proposizione modale indica il modo in cui avviene ciò che è detto nella reggente ("La festa è finita come tutti si aspettavano"). 
  • Comparativa: la proposizione comparativa stabilisce un paragone con quanto viene detto nella proposizione reggente ("Il voto ottenuto è più alto di quanto mi aspettassi").
  • Avversativa: la proposizione avversativa indica un fatto o una situazione che risultano contrapposti a quello che viene detto nella reggente (La giornata è stata bellissima, mentre noi l'aspettavamo piovosa).

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