Giovanni e Sebastiano Caboto: la vita e le esplorazioni dei due navigatori italiani
Indice
1Introduzione
Per sottolineare il passaggio dal Medioevo all’Età Moderna spesso ci si riferisce a quest’ultima come l’era delle grandi esplorazioni e scoperte geografiche: non è infatti un caso che la data simbolo usata convenzionalmente come spartiacque tra le due epoche sia proprio il 1492, l’anno in cui un intraprendente navigatore genovese, Cristoforo Colombo, rivelò senza volerlo all’Europa l’esistenza di un altro continente ad occidente, l’America.
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Da quel momento gli europei si spinsero alla ricerca di terre remote e inesplorate per la curiosità della scoperta e la volontà di impossessarsi di nuovi territori e delle loro ricchezze. Alla guida di queste spedizioni, finanziate dalle monarchie europee del tempo, furono abili navigatori che grazie ai progressi tecnologici nel campo riuscirono con il tempo ad affrontare viaggi sempre più lunghi e rischiosi: oltre a Colombo esploratori come Ferdinando Magellano, Vasco da Gama, Amerigo Vespucci, riuscirono a imprimere i loro nomi nella storia grazie ai loro avventurosi viaggi e alle loro scoperte.
Al pari di questi Giovanni e Sebastiano Caboto hanno contribuito, nella stessa epoca di Colombo, ad importanti spedizioni in America Settentrionale, rivelando l’esistenza di terre sconosciute situate in quello che oggi è l’odierno Canada, avviando una fase di esplorazione e colonizzazione di quelle aree. La fama dei due navigatori italiani resta tuttavia più oscura rispetto agli altri: molto probabilmente il motivo sta nell’incertezza, e per certi versi il mistero, che riguarda la vita e i viaggi compiuti dai due navigatori, sui quali le fonti storiche non sono riuscite a fare piena luce.
2Giovanni Caboto: le notizie sulla vita
Giovanni Caboto nasce nel 1455; le notizie sulle origini del navigatore sono poche e frammentate e non riescono a fugare ogni dubbio sul suo reale luogo di nascita: l’ipotesi più accreditata è che la famiglia di Caboto fosse originaria di Gaeta, nel Lazio, dove avrebbe risieduto fin dal XIII secolo; altre ipotesi vogliono che Caboto fosse nato a Genova, mentre l’omonimia con alcune famiglie storiche può anche far ipotizzare che abbia avuto i natali a Chioggia, vicino Venezia.
Le prime notizie certe risalgono invece al 1476, quando gli viene concessa la cittadinanza dalla Repubblica Veneziana per aver risieduto per più di 15 anni nel capoluogo lagunare; la permanenza a Venezia è accertata con sicurezza fino al 1485 da alcuni atti di compravendita di immobili, dai quali si deduce la situazione familiare di Caboto, che risulta essere sposato con una veneziana di nome Mattea dal quale ha avuto tre figli: Luigi, Sebastiano e Sante.
Nei documenti del tempo risulta che la professione di Caboto è quella di mercante: nel periodo in cui risiede a Venezia la città lagunare vive il suo momento di massimo splendore, essendo al centro dei traffici commerciali tra Oriente e Occidente; a quanto sembra Caboto riesce a entrare a contatto con diverse famiglie nobili veneziane ricevendo per conto della Serenissima numerosi incarichi commerciali in Medio Oriente, con il quale acquisisce grande esperienza nella navigazione e, con tutta probabilità, anche una discreta ricchezza economica.
La grande esperienza accumulata nei suoi viaggi in Oriente aveva fatto maturare in Caboto anche idee nuove e particolari sulla geografia e i commerci: similmente a Colombo Caboto si interrogava infatti sull’esistenza di un’altra strada per raggiungere l’Asia, e le sue ricchezze, passando da Occidente invece che da Oriente, tanto da giungere una convinzione ferma sulle possibilità di riuscita dell’impresa, la cui riuscita avrebbe reso, per Caboto, più agevoli le tratte commerciali allora esistenti.
Tuttavia Venezia non sembra in quel periodo interessata a patrocinare nuove esplorazioni; è forse questo uno dei motivi che spinge il navigatore, nel 1493, a trasferirsi in Spagna, a Valencia, dove Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona hanno da poco finanziato l’impresa di Colombo, nel frattempo rientrato dalla sua prima spedizione. Caboto intuisce che Colombo non ha raggiunto l’Asia, e propone ai sovrani spagnoli un viaggio esplorativo con una rotta più settentrionale, che i due Re Cattolici si rifiutano però di finanziare.
3Il primo viaggio di Caboto verso l’America Settentrionale
Nello stesso periodo anche l’Inghilterra, impegnata a contrastare la supremazia sui mari della Spagna, sta iniziando a interessarsi riguardo la possibilità di estendere le proprie esplorazioni verso nuove rotte: nel 1496 Caboto si reca in Inghilterra per proporre ad Enrico VII Tudor la sua idea di una spedizione a nord della rotta seguita da Colombo per raggiungere l’Asia; con due lettere patenti dello stesso anno il sovrano inglese acconsente all’idea di finanziare l’impresa.
Secondo gli accordi Caboto stesso avrebbe dovuto allestire a sue spese 5 navi fornite dalla monarchia inglese, anche se è probabile che a finanziare l’italiano abbiano a loro volta contribuirono anche banchieri fiorentini; in tutti i casi, dopo aver dovuto già una volta rinunciare al viaggio a causa delle avverse condizioni meteorologiche, nel maggio 1497 a partire dal porto di Bristol fu però unicamente una sola imbarcazione, il Matthew, con a bordo appena 18 uomini tra cui Caboto stesso e, con tutta probabilità, il figlio Sebastiano.
Il viaggio attraverso l’Oceano Atlantico del Matthew durò oltre un mese, e dopo una traversata piuttosto difficoltosa il 24 giugno 1497 Caboto avvistò per la prima volta le coste canadesi. E’ difficile però capire quale sia stato il vero punto di arrivo della spedizione: presumibilmente Caboto sbarcò sull’isola di Terranova oppure in quella che sarebbe stata ribattezzata successivamente come Nuova Scozia; tuttavia il navigatore commise lo stesso errore di Colombo, ritenendo a sua volta di essere giunto in Asia.
Preso possesso dei territori in nome di Enrico VII, Caboto si apprestò a ritornare in Inghilterra: ai primi di Agosto il Matthew rientrava a Bristol con la notizia del successo della spedizione, accolta con soddisfazione in Inghilterra. Per ripagarlo dei suoi servigi Enrico VII elargì al navigatore italiano un premio di 10 sterline, concedendogli più tardi una pensione annua di altre 20 sterline, oltre alla promessa di allestire in tempi brevi una nuova spedizione.
4Il secondo viaggio e la carriera del figlio Sebastiano
Visto il successo del primo viaggio di Caboto, la seconda spedizione venne preparata con un maggiore impiego di risorse: il 3 febbraio 1498 Enrico VII autorizzò l’allestimento di una piccola flotta di 6 navi capitanata da Caboto, che ancora convinto di poter raggiungere l’Asia imbarcò nuovamente il figlio Sebastiano. Le navi salparono nell’estate del 1498, raggiungendo questa volta le coste del Labrador prima di incontrare presumibilmente banchi di ghiaccio galleggianti che costrinsero la spedizione a cambiare rotta e navigare verso sud.
A questo punto il mistero sull’esito della seconda spedizione di Caboto si fa fitto: certo è che del navigatore italiano dopo questa data non si ha più notizia. Si può dunque presumere che Caboto sia morto durante il viaggio, o che la spedizione sia almeno in parte naufragata durante il lungo tragitto e ci siano stati pochi superstiti, tra cui lo stesso figlio Sebastiano; un’ulteriore ipotesi vuole che l’equipaggio si sia ammutinato non sopportando le dure fatiche e il grande freddo.
L’unica certezza è che da questo momento a proseguire l’opera del padre sarà lo stesso Sebastiano Caboto, che seguendo le sue orme rimarrà al servizio della corona inglese tra il 1504 e il 1512, ricevendo per i propri servigi numerosi compensi; alcune fonti attribuiscono a Sebastiano un viaggio compiuto nel 1509 proprio in direzione dei territori canadesi del Labrador, che sarebbero entrati successivamente a far parte dei territori soggetti alla corona inglese.
L’abilità di Sebastiano Caboto è testimoniata dal fatto che la stessa Spagna, per volontà di Ferdinando il Cattolico, gli offrirà una notevole somma per assicurarsi i suoi servigi: nell’ottobre del 1512 Sebastiano si trasferisce quindi a Madrid assumendo l’importante rango di piloto mayor pochi anni dopo per i meriti acquisiti.
Fino alla sua morte nel 1552, Sebastiano proseguirà la sua carriera di capitano e esploratore del Nuovo Mondo al servizio delle principali monarchie europee, impegnandosi soprattutto nella ricerca del famoso passaggio a Nord Ovest, che impegnerà numerosi esploratori nelle epoche successive prima di venire definitivamente scoperto nel XX secolo.
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Domande & Risposte
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Chi è stato Giovanni Caboto?
Navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Venezia che continuò l’opera di Colombo, iniziando la serie dei grandi viaggi di scoperta verso il Nord Ovest.
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Cosa ha scoperto Giovanni Caboto?
Il Canada, il 24 giugno 1497.
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Come è morto Giovanni Caboto?
Si presume che Giovanni Caboto sia morto durante il viaggio della seconda spedizione, o che la spedizione sia almeno in parte naufragata durante il lungo tragitto; un’ulteriore ipotesi vuole che l’equipaggio si sia ammutinato non sopportando le dure fatiche e il grande freddo.