Giornata della salute mentale: ecco quali sono i pensieri sbagliati di 2 italiani su 3. Studenti compresi
In occasione del 10 ottobre, Giornata della salute mentale, Unobravo, in sinergia con YouGov, ha condotto un’indagine sui pensieri contraddittori più diffusi tra gli italiani.
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L'indagine di Unobravo e YouGov che rivela i sentimenti contrastanti degli italiani
In occasione del World Mental Health Day, Unobravo,in collaborazione con YouGov, ha realizzato uno studio sui pensieri contraddittori più frequenti tra gli italiani. La ricerca si inserisce nella campagna #PensatiGiusto e ha coinvolto 1500 italiani, tra cui coppie, genitori, single, studenti e lavoratori. Dall’indagine è emerso che 2 italiani su 3 hanno “pensieri sbagliati”, ovvero provano emozioni contrastanti in relazione a situazioni di vita quotidiana.
L’indagine dimostra che la condizione di ambivalenza che spesso ci spinge a provare emozioni contrapposte è più diffusa di quel che si potrebbe pensare (circa il 68% degli italiani dichiara di provare sentimenti contrastanti). Infatti, a chiunque può essere capitato di sentirsi felice con il proprio partner e allo stesso tempo di rimpiangere la vita da single, oppure di essere felice per un nuovo lavoro ma di esserne anche preoccupato.
L’obiettivo dello studio è stato quello di individuare i pensieri contradditori più comuni nel nostro paese e allo stesso tempo di scardinare l’idea che esistano “pensieri sbagliati”, accompagnando le persone verso l’accettazione emotiva.
Quali sono i pensieri contradditori che più affliggono gli italiani?
L'indagine condotta da Unobravo e YouGov ha individuato i pensieri contraddittori più diffusi nel nostro Paese per genitori, coppie, single, studenti e lavoratori:
- I genitori ritengono di dare il massimo per i propri figli pensano comunque di non essere all’altezza del ruolo di genitore, questa sensazione colpisce soprattutto le donne.
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Le coppie e i single. Il 23% delle coppie dichiara di essere felice con il proprio partner, ma anche di provare il desiderio in alcune occasioni di voler andarsene e sparire per sempre. La metà dei single italiani, invece afferma di stare bene da solo, ma di provare rabbia nel dover affrontare sempre tutto in autonomia.
- Gli studenti hanno dichiarato di studiare per rendere orgogliosi i genitori, ma di non riuscire a dormire la notte per l’ansia, mentre lo studente modello, si sente un fallito. Infine, il 24% degli intervistati dice di rendersi disponibile a supportare i compagni, ma di provare poi invidia quando questi prendono voti migliori.
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Per i lavoratori il pensiero contradditorio più frequente è quello di voler lasciare il lavoro per mettersi in proprio, ma di non sentirsi all’altezza. Questo è comune soprattutto fra i giovani che sentono maggiormente il peso dei conflitti legati al mondo del lavoro.
Come giungere a una consapevolezza emotiva
Ogni esperienza umana può suscitare emozioni diverse, anche in contrasto tra loro, e proprio per questo si potrebbe sentire l'impulso di voler stabilire quale tra le due sia quello giusta e quale quella sbagliata, ma è importante capire che entrambi i pensieri, sebbene in contraddizione, possono essere reali e legittimi.
Secondo la Dott.ssa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo "Il primo passo per imparare a gestire questa complessità emotiva, è darsi ascolto, comprendere ciò che si prova e non soffocarlo, ma, al contrario, accettarlo e cercare di capire da dove ha avuto origine. Essere pienamente consapevoli delle nostre emozioni è fondamentale in quanto ci mette nelle condizioni di poterle gestire, senza che esse ci sovrastino o finiscano per influenzare le nostre azioni e scelte".
Se la gestione di questi momenti, invece, risulta difficile, allora il supporto psicologico è la scelta migliore.