Malattie sessualmente trasmissibili, solo il 39% dei giovani ne è a conoscenza
Secondo un'indagine realizzata tra gli utenti di Studenti.it, meno del 60% dei ragazzi utilizza il profilattico. In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, Studenti.it ha intervistato oltre 5.000 ragazze e ragazzi
1 Dicembre: giornata mondiale contro l'Aids
In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, Studenti.it ha intervistato oltre 5.000 ragazze e ragazzi, utenti del sito, per indagare quanto siano informati e preparati in materia di contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili.
Secondo quanto raccolto da Studenti.it, a distanza di 41 anni dalla scoperta dei primi casi di AIDS e nonostante molti passi siano stati fatti nella ricerca, nelle cure e nella diagnosi precoce, c’è ancora molto da fare in termini di prevenzione e di informazione tra la Generazione Z.
Mentre una parte degli intervistati si informa autonomamente, dall’altra c’è chi desidera imparare ed approfondire la materia nelle aule scolastiche, avendo così la possibilità di confrontarsi anche con professionisti del settore.
L’84% delle studentesse e degli studenti infatti, si dimostra molto sensibile e interessato all'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole a differenza del restante 16% degli utenti.
Dall’indagine di Studenti.it è emerso inoltre che:
L'informazione
Studenti.it ha chiesto alle ragazze e ai ragazzi se sono a conoscenza dei pericoli di un rapporto non protetto. Il 91% dei ragazzi intervistati è consapevole che, senza profilattico, si rischia di incorrere in malattie sessualmente trasmissibili, mentre il restante 9% non ne è a conoscenza. Tra HIV, herpes genitale, condilomi ed epatite B, il 48% dei giovani dichiara di conoscere solo alcune di queste malattie, il 39% ha risposto di conoscerle tutte, mentre il 13% nessuna. Studenti.it ha inoltre domandato alla generazione Z se HIV e AIDS siano la stessa cosa: solo il 56% ha risposto correttamente. Per il 26% dei rispondenti invece, si tratta di due malattie diverse mentre per il restante (18%) non c’è differenza.
La poca consapevolezza dell’argomento, rischia di interferire anche con la sfera sociale. Studenti.it ha chiesto ai giovani intervistati se frequenterebbero un amico con l’HIV: il 17% ha ammesso che gli creerebbe problemi, mentre il 29% ha replicato negativamente. Il 54% dei giovani ha invece dichiarato che frequenterebbe un amico malato di HIV senza problemi.
Giornata mondiale contro l'Aids: il video
@studenti.it