Chi era Galba, protagonista della traccia seconda prova 2019 di latino e greco del Liceo Classico

Chi era Galba, l'imperatore protagonista dei brani di Tacito e Plutarco che sono usciti nella traccia seconda prova di latino e Greco della maturità 2019 del Classico

Chi era Galba, protagonista della traccia seconda prova 2019 di latino e greco del Liceo Classico
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L'imperatore Galba protagonista della seconda prova di latino e greco

La traccia della seconda prova 2019 della maturità del Liceo Classico quest'anno prevede ben due versioni, una in latino da tradurre e una in greco da commentare. I due autori dei brani sono rispettivamente Tacito e Plutarco, ma nei due brani si parla dello stesso personaggio storico, o meglio della sua morte, vale a dire l'Imperatore Galba. Ma chi era Galba e perchè è passato alla storia? Te lo raccontiamo in questo articolo.

Chi era Galba

Servio Sulpicio Galba Cesare Augusto, nato nel 3 a.C. e scomparso nel 69 d.C. è stato un Imperatore romano ed è stato uno dei protagonisti di un momento molto convulso della storia dell'Antica Roma. Galba era di famiglia importante e attraversò tutto il cursus honorum della cariche fino a diventare console e poi governatore della Germania, dell'Africa proconsolare e dalla Spagna Terraconensis.

Nel 68 - conosciuto come anno dei quattro imperatori - assurse alla carica di imperatore: sostenne la rivolta di Giulio Vindice contro Nerone, e dopo la morte di questi ultimi divenne lui imperatore.

Il suo regno fu comunque brevissimo, perchè dopo appena sette mesi, nel gennaio del 69 fu assassinato in seguito a una congiura di Pretoriani, in seguito alla quale assurse alla carica di Imperatore Otone.

Galba in Tacito e Plutarco: confronto e differenze

La morte ingloriosa dell'Imperatore Galba è stata raccontata sia da Tacito in Storie che da Plutarco in Vite Parallele, ovviamente con punti di vista differenti.

In entrambi i brani proposti nella traccia della seconda prova del classico è descritto esattamente lo stesso episodio, cioè il momento in cui Galba, dopo aver fatto i sacrifici augurali del mattino, viene velocemente portato via dai congiurati pretoriani in mezzo allo stupore di chi non sapeva nulla della congiura.

La descrizione di Tacito sembra fatta più dal punto di vista dei congiurati, si nomina infatti Otone che sta vicino all'imperatore nel momento in cui i sacrifici gli danno un cattivo auspicio, e Otone cerca di rovesciare la brutta impressione dell'imperatore.

In Plutarco invece il racconto sembra più dare importanza al sentimento di Galba, descritto come un uomo forte d'animo nonostante la mollezza fisica dovuta all'età. Ma nonostante la forza d'animo è molto grande il pathos del momento in cui Galba si rende conto di quello che sta accadendo e cerca di attirare l'attenzione.

La differenza basica sta proprio nell'approccio dei due diversi autori: se Tacito è uno storiografo e cerca di dare una versione oggettiva dei fatti, Plutarco è invece un biografo, e racconta le storie delle persone.

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