Funzionalismo in sociologia: significato, spiegazione, autori

Spiegazione della dottrina psicologica e filosofica nata negli U.S.A. secondo la quale i fenomeni psichici si sviluppano per favorire l'adattamento delle persone all'ambiente
Funzionalismo in sociologia: significato, spiegazione, autori
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1Il funzionalismo britannico

Emile Durkheim (1858-1917): sociologo e professore socialista francese
Emile Durkheim (1858-1917): sociologo e professore socialista francese — Fonte: getty-images

Il funzionalismo è una scuola di pensiero che si affermò in Gran Bretagna nei primi decenni del ‘900. Ebbe un grande impatto sulle scienze sociali per almeno tutta la prima metà del ventesimo secolo.   

Fondatori di questo paradigma sono gli antropologi Bronisław Malinowski e Alfred Reginald Radcliffe-Brown. Il sociologo Émile Durkheim esercitò una notevole influenza su questa scuola interpretativa.   

In base al funzionalismo, la società è un insieme complesso di elementi e di relazioni. Ognuna di queste parti ha la sua funzione e contribuisce al perpetuarsi del sistema. L’antropologo deve porsi la domanda “quale è la sua funzione?” di fronte ad ogni fenomeno culturale e sociale.   

2Vita e opere di Bronisław Malinowski

2.1Gli inizi

Papua Nuova Guinea. Isole Trobriand (Isole Kiriwina). Capanne tradizionali del villaggio di Kaibola
Papua Nuova Guinea. Isole Trobriand (Isole Kiriwina). Capanne tradizionali del villaggio di Kaibola — Fonte: getty-images

Bronisław Malinowski nacque in Polonia, a Cracovia, nel 1884. Nel 1908 si laureò nella sua città natale in fisica. Ben presto però abbandonò lo studio di questa disciplina: due anni dopo la laurea, si trasferì a Londra e, presso la London School of Economics, si indirizzò verso gli studi di antropologia sociale. Nella capitale inglese, studiò con Charles Seligman

2.2Le isole Trobriand e la ricerca sul campo

Nel 1914 egli si recò in Australia per un congresso. Scoppiata la Prima guerra mondiale, egli, in quanto cittadino dell’Impero Austro-Ungarico, avrebbe dovuto essere internato; le autorità australiane gli permisero tuttavia di continuare a fare ricerca. Dal 1914 al 1918 si dedicò così allo studio delle isole Trobriand, un arcipelago del Pacifico Sud Occidentale, facente parte della Papua Nuova Guinea.  

I risultati della sua ricerca furono pubblicati nel libro: Argonauti del Pacifico Occidentale. Questo testo, pubblicato nel 1922, rivoluzionò il modo di intendere il ruolo dell’antropologia ed è considerato un’opera fondamentale dell’antropologia moderna. Nel libro, Malinowski trattò non solo della cultura della popolazione delle Trobriand, ma anche del metodo che l’antropologo deve adottare per condurre le sue ricerche. Due sono i pilastri metodologici: la ricerca sul campo e l’osservazione partecipante.    

2.3Malinowski: la ricerca sul campo

Ritratto dell'antropologo americano Franz Boas (1858-1942). Fotografia del 1906
Ritratto dell'antropologo americano Franz Boas (1858-1942). Fotografia del 1906 — Fonte: getty-images

Malinowski e l’antropologo Franz Boas sono considerati gli ideatori di questa modalità di condurre la ricerca. In epoca vittoriana, l’antropologo generalmente non si recava nei luoghi di cui intendeva studiare la popolazione, ma ricavava tutti i dati sui quali costruire la propria interpretazione dalle relazioni di viaggio scritte da altri, missionari e viaggiatori ad esempio, che però non avevano la formazione adeguata.  

Malinowski riteneva invece che anche questa fase della ricerca dovesse essere condotta dall’antropologo stesso. Per questa ragione, egli organizzava spedizioni presso le popolazioni sulle quali intendeva fare ricerca. Egli viveva così a stretto contatto con la popolazione stessa, risiedendo nei villaggi insieme agli abitanti autoctoni e immergendosi completamente nella cultura del luogo.  

2.4L’osservazione partecipante di Malinowski

Corollario della ricerca sul campo è l’osservazione partecipante. Malinowski, durante la sua ricerca alle isole Trobriand visse insieme alla popolazione locale, partecipando alle pratiche collettive della comunità e alla celebrazione dei riti. L’obiettivo era quello di conoscere a fondo la cultura presso la quale egli era immerso.  

L’approccio era olistico, teso cioè a studiare tutti gli aspetti della cultura, intesa come un sistema composto da parti interconnesse l’una con l’altra in senso funzionale. L’antropologo attraverso l’osservazione partecipante e un atteggiamento di empatia doveva tendere a fare proprio il punto di visto dei nativi.  

2.5L’istituzione del Kula ring

Kula rings. Isole Trobriand
Kula rings. Isole Trobriand — Fonte: getty-images

Al centro della monografia etnografica Argonauti del Pacifico Occidentale è l’istituzione del kula, ovvero dello scambio cerimoniale di collane di conchiglie bianche con braccialetti di conchiglie rosse tra gli abitanti delle isole Trobriand. Questo scambio imponeva alla popolazione lunghi viaggi in mare; le due tipologie di oggetti facevano parte del medesimo circuito di scambio e potevano essere scambiate esclusivamente tra loro; gli oggetti erano costantemente barattati. Parallelamente al kula, si praticava uno traffico di merci d’uso. 

Malinowski non solo descrisse come si realizzava questo scambio, ma ne sottolineò la funzione: il kula serviva a instaurare e a rafforzare i legami tra le popolazioni delle Trobriand

2.6Altre opere e il trasferimento negli Stati Uniti

Bronislaw Malinowski (1884-1942)
Bronislaw Malinowski (1884-1942) — Fonte: getty-images

Egli continuò a scrivere altri testi sulla cultura della popolazione delle isole Trobriand, pubblicò infatti Diritto e costume nella società primitiva e Sesso e repressione sessuale tra i selvaggi

Alla fine degli anni Trenta, nel 1938, con l’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale, Malinowski si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti. Divenne insegnante all’università di Yale e morì nel 1942 a New Haven, nel Connecticut. 

2.7Le opere postume di Malinowski e la pubblicazione del suo diario

Dopo la sua morte vennero pubblicati alcuni suoi testi, fondamentali per l’apporto teorico alla disciplina. Nel 1944 fu stampato Teoria scientifica della cultura. Malinowski pose al centro delle sue indagini il concetto di cultura, funzionale a rispondere ai bisogni, materiali o psicologici, dell’individuo e corrispondente a un sistema complesso di pratiche, di riti, di atteggiamenti, connessi l’uno con l’altro. 

Del 1948 è Magia, scienza e religione, un’opera che analizza il ruolo della magia alle Trobriand. La magia è indagata dal punto di vista della sua funzione. Essa può fornire risposte e rassicurare l’uomo quando questi non ha gli strumenti per fronteggiare o comprendere l’ambiente che lo circonda.    

Nel 1967 venne pubblicato Giornale di un antropologo. Il testo è il diario che Malinowski scrisse durante le sue ricerche sul campo. La sua pubblicazione creò un grande dibattito perché Malinowski annotò, in maniera schietta e estremamente diretta, le difficoltà di adattamento, la nostalgia di casa e mostrò anche segni di insofferenza nei confronti delle popolazioni native

Il Kula è uno scambio simbolico di doni di oggetti diversi effettuato nelle isole Trobriand (nell'Oceano Pacifico) tra le popolazioni di questi territori. Lo scambio era intriso di significato magico e, secondo le credenze locali, hanno un grande potere sugli spiriti del mare e delle spiagge. Lo "scambio del Kula" era la base per instaurare un rapporto di fiducia necessario al successivo scambio di materiale di uso comune. I partecipanti a queste iniziative compivano viaggi anche di centinaia di chilometri in canoa per scambiarsi i doni che consistono in collane di conchiglie rosse scambiate in direzione nord e braccialetti di conchiglia bianca scambiati in direzione sud. Gli oggetti dovevano circolare in continuazione, restando di proprietà del possessore solo per un tempo limitato e poi venivano barattati nel corso di visite periodiche fra gli abitanti delle isole.

3Alfred Radcliffe-Brown

3.1Vita e carriera accademica

Isola di Havelock. Isole Andamane, India
Isola di Havelock. Isole Andamane, India — Fonte: getty-images

Radcliffe-Brown fu un importante antropologo sociale. Nacque a Birmingham nel 1881 e fu allievo di William H.R.Rivers. Durante la sua vita, fece ricerca e spedizioni alle isole Andamane e in Oceania tra gli aborigeni australiani

La sua carriera accademica fu prestigiosa: insegnò antropologia in diverse università in tutto il mondo e nel 1937 ottenne la cattedra ad Oxford, in Inghilterra. Egli divenne il punto di riferimento principale per il dibattito antropologico anglosassone tra gli anni Quaranta e i Sessanta, dopo cioè la partenza di Malinowski per gli Stati Uniti. Morì a Londra nel 1955. 

3.2Opere e interessi: famiglia e totemismo

Totem
Totem — Fonte: getty-images

Agli inizi del Novecento, tra il 1906 e il 1908, fece ricerca sul campo alle isole Andamane, nell’Oceano Indiano e nel 1922 pubblicò la sua monografia Gli isolani delle Andamane. Egli indagò soprattutto la dimensione del mito e della religione propria di queste popolazioni.   

Un altro ambito di interesse era per lui rappresentato dagli studi sulla famiglia. Nel 1931, pubblicò L’organizzazione sociale delle tribù australiane, il risultato delle sue ricerche sul campo in Australia. In questa ricerca definì in particolare l’istituzione del matrimonio tra gli aborigeni e continuò ad approfondire le tematiche legate alla famiglia, alla classificazione dei gradi di parentela e alla loro denominazione nel volume Studio dei sistemi di parentela (1941).   

L’altro campo di grande interesse per Radcliffe-Brown è rappresentato dal totemismo. Il totem è un simbolo animale o vegetale con cui un clan famigliare o un piccolo gruppo sociale si identifica. Egli studiò le modalità con cui venivano selezionati gli animali o i vegetali da usare come simboli e la funzione del totem come strumento per rafforzare i rapporti tra coloro che si identificavano nel medesimo simbolo. 

I risultati di questa indagine apparvero nelle sue opere Teoria sociologica del totemismo (1929) e Il Metodo comparativo dell’antropologia sociale (1951). Una delle sue opere più importanti fu Struttura e funzione nella società primitiva (1952), una ricerca dedicata al totemismo e alle strutture famigliari.

3.3Il pensiero e il metodo di Radcliffe-Brown

Radcliffe-Brown pose al centro delle sue indagini il concetto di struttura sociale, da intendersi come l’insieme complessivo di tutte le relazioni che si creano all’interno di una società

Il metodo deve essere induttivo, muovere cioè dal particolare al generale, perché l’obiettivo dell’antropologo, il cui oggetto di studio sono le relazioni sociali tra gli individui, è l’enunciazione di leggi generali a partire dall’osservazione e dalla ricerca sul campo. La società, come un organismo, è costituita da più parti dipendenti l’una dall’altra e ogni aspetto della vita sociale e delle relazioni è funzionale al mantenimento e alla salvaguardia della società stessa. 

3.4L’influenza di Durkheim

Durkheim influenzò molto il pensiero e il lavoro - nel quale si ritrovano diverse continuità - di Radcliffe-Brown. Il sociologo francese utilizzò, sulle basi del funzionalismo di Spencer, il concetto di società intesa come organismo. Con questa idea la società è costituita da molte parti diverse che contribuiscono allo stesso modo al funzionamento del tutto e quindi, per spiegare un fatto sociale, è necessario mostrarne la funzione nell'ordinamento della società. All’interno di questa ipotesi dunque i concetti chiavi sono tre:

  1. l’idea dell’osservazione basata sulla realtà concreta dove la vita sociale è un continuo succedersi di eventi che possono essere analizzati dall’antropologo;
  2. la struttura intesa come insieme di relazioni esistenti ovvero forme strutturali (strutture concrete) degli schemi elaborati per spiegare la realtà sociale
  3. il concetto di funzione ovvero la connessione fra struttura sociale e processo della vita sociale.