Fratelli di Ungaretti: significato
Fratelli di Ungaretti: significato della poesia che parla della precarietà della vita umana e della fragilità dell’uomo
FRATELLI DI UNGARETTI: SIGNIFICATO
L’autore di “Fratelli” è Giuseppe Ungaretti, il personaggio di maggior rilievo della poesia italiana del ‘900.
Le sue opere sono influenzate in particolar modo dall’esperienza militare che ha vissuto sul Carso in gioventù.
La poesia Fratelli descrive una scena molto breve: la domanda che un soldato rivolge ai propri compagni: Di che reggimento siete fratelli?
E’ particolare la mancanza di punteggiature escluso il punto interrogativo di cui non si potrebbe fare a meno. Abbiamo versi brevi e il numero di essi nelle strofe non è regolare; nel complesso è una lirica succinta ma allo stesso tempo difficile da capire.
Le rime sono assenti, anche perché l’opera non le richiede affatto, sono bastate le parole a renderla così orecchiabile.
Colpisce molto la data aggiunta alla fine (Mariano il 15 luglio 1916) e proprio questo particolare che fa sembrare “Fratelli” più una testimonianza che una poesia, al termine si ha l’impressione di aver visto un cortometraggio o di aver assistito realmente alla vicenda.
Anche il 10° verso ha un significato proprio, questa è un’importante caratteristica della poesia del ‘900. Nel secondo e terzo verso, invece, si può notare una metafora riferita alla parola “fratelli” (Parola tremante) che, appunto, è pronunciata con tremore ed è debole come una foglia appena nata.
L’autore ha scritto una poesia davvero particolare: trasmette angoscia, in quanto è legata alla guerra, e solidarietà nei confronti dei soldati. Insomma, è una di quelle tante cose che ci fanno rendere conto cos’è realmente la guerra e le sofferenze che porta.
E’ sufficiente pensare all’esempio fornitoci da Ungaretti, nel quale i soldati al solo suono della parola “fratelli” sono confortati, quasi sconvolti dalla tanta bontà che c’è nell’essere chiamati in questo modo.
In conclusione, si tratta di una poesia semplice esteriormente, ma di grande contenuto e, al termine della lettura, è come se questo contenuto sia entrato dentro di noi e ci fa sentire “pieni” di un qualcosa che non siamo in grado di descrivere. Del resto, è di Ungaretti questa straordinaria capacità di esprimersi in poche e significative righe.