Festa della donna, 8 marzo: citazioni e aforismi

Festa della donna, 8 marzo: frasi, citazioni celebri e brevi aforismi da dedicare alle donne nella Giornata internazionale della donna

Festa della donna, 8 marzo: citazioni e aforismi
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Frasi per la festa della donna

Festa della donna, 8 marzo: frasi e citazioni per la Giornata internazionale della donna
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La Festa della donna, ufficialmente Giornata internazionale della donna, cade ogni anno l'8 marzo ed è una giornata importantissima che si dedica alla riflessione sulla condizione femminile, sulle discriminazioni di genere e sulle battaglie che le donne devono combattere dal punto vista politico, sociale ed economico ancora al giorno d'oggi. La data dell'8 marzo non è stata scelta in maniera casuale: in questo giorno si ricorda una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio.

In realtà la storia ha leggermente falsato i fatti, confondendo quell'incendio con un altro, avvenuto invece nel 1911, in cui si sono registrate molte vittime di sesso femminile. Tuttavia, la festa dell'8 marzo ha continuato a rappresentare un momento per far emergere a livello globale le istanze delle lavoratrici - e delle donne in genere - in ogni aspetto della vita, chiedendo maggiori diritti e parità.

Frasi di auguri

Di citazioni e aforismi sulle donne nei secoli se ne sono raccolti a centinaia di migliaia, e decisamente non sempre lusinghieri. Moltissimi autori - scrittori, filosofi, registi, religiosi e via discorrendo - hanno manifestato una misoginia decisamente accesa. Nella letteratura, infatti, la donna è spesso stata vista come una figura ambivalente, non sempre meritevole di fiducia, incapace di formulare un pensiero coerente, preda delle emozioni, subdola nel peggiore dei casi. O, al contrario, un angelo del focolare, cui poteva al massimo essere affidata la gestione della casa e della cura del marito e dei figli. Qualche esempio?

  • Papa Leone XIII: Certe specie di lavoro non si addicono alle donne, fatte da natura per i lavori domestici, i quali grandemente proteggono l'onestà del sesso debole, e hanno naturale corrispondenza con l'educazione dei figli e il benessere della casa.
  • Esiodo: Chi della donna si fida si fida dei ladri
  • Eschilo: Il bene pubblico è interesse dell'uomo: guai se decide la donna
  • Erasmo da Rotterdam: Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.
  • Benito Mussolini: La donna deve obbedire. [...] Essa è analitica, non sintetica. [...] La mia opinione della sua parte nello Stato è in opposizione ad ogni femminismo. Naturalmente essa non dev'essere una schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro Stato essa non deve contare. 
  • James Joyce: La donna è spesso il punto debole del marito. 
  • Luigi Pirandello: Quando una donna dice di tacere per pietà, ha già ingannato.
  • Lev Tolstoj: Se solo le donne comprendessero il proprio valore, la propria forza e la usassero per salvare i mariti, i fratelli e i figli. Per la salvezza di tutti gli uomini!
  • Clemente Solaro della Margarita: Perfin le donne, cui più gioverebbe attendere alle domestiche faccende, aver cura dei bimbi, governar le fantesche, alzano l'esile lor voce per discutere materie così superiori alla loro intelligenza.
  • Cesare Cantù: Dov'è una donna, il povero non patisce.

Per fortuna, la visione del ruolo delle donne è stato nel tempo messa in discussione da altrettanti esponenti della cultura, della politica, della filosofia e della scienza.

E così, accanto ai nomi celebri - Rita Levi-Montalcini, Simone de Beauvoir, per fare due esempi - si sono alzate da più fronti voci ribelli di donne che hanno rivendicato un ruolo diverso da quello imposto dalla società. E, nel tempo, anche la letteratura e la politica maschili si sono adeguate a un modo diverso di parlare della donna.

  • Madame de Staël: O donne, voi siete le vittime del tempio in cui siete adorate.
  • Simone de Beauvoir: Una donna libera è il contrario di una donna leggera.
  • Virginia Woolf: Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
  • Rita Levi-Montalcini: Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.
  • Rebecca West: Io stessa non sono mai stata in grado di scoprire cosa è esattamente il femminismo; so solo che la gente mi chiama femminista ogni volta che esprimo sentimenti che mi differenziano da uno zerbino.
  • Madame de Lambert: In tutti i tempi è stata trascurata l'educazione delle donne, non c'è attenzione che per gli uomini, e le donne, come fossero una specie a parte sono state abbandonate a sé stesse prive di aiuto, senza pensare che compongono la metà del mondo.
  • Malala Yousafzai: Sedermi a scuola a leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto. Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala. Il mio mondo è cambiato, ma io no.
  • Lucy Stone: Chiediamo solo giustizia e uguali diritti: il diritto al voto, il diritto ad avere i nostri guadagni e l'uguaglianza di fronte alla legge.
  • Marguerite Yourcenar: C'è un femminismo estremista che non amo. Soprattutto per due suoi aspetti. Il primo: l'ostilità verso l'uomo. Mi sembra che nel mondo ci sia già troppo ostilità bianchi e neri, destra e sinistra, cristiani e non cristiani, cattolici e protestanti che non c'è bisogno di creare un altro ghetto. Il secondo: il fatto che sia un progresso per la donna moderna mettersi nella stessa condizione dell'uomo moderno il manager che fa affari, il finanziere, il politico senza vedere il lato assurdo e anche inutile di queste attività.
  • Nilde Iotti: (Discorso di insediamento alla Camera dei Deputati) Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l'affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita.
  • Juliet Mitchell: Alle donne [...] è concesso un universo tutto loro: la famiglia. Esse sono sfruttate sul lavoro e relegate nella casa; sono queste le due posizioni che compongono la loro oppressione.

Approfondimenti per l'8 marzo

Se hai bisogno di risorse e appunti per raccontare la festa della donna, dai uno sguardo qui:

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