Gaio Plinio Cecilio Secondo, detto Plinio il Giovane, nasce nel 61 d.C. a Como da una famiglia facoltosa.
Rimasto orfano del padre in tenera età, venne adottato dallo zio Plinio il Vecchio, il quale lo fece istruire a
Roma presso la scuola di Quintiliano.
Da Quintilliano apprese l’ammirazione per l’equilibrio dell’arte classica e della prosa ciceroniana, mentre
dallo zio i valori come l’attaccamento allo studio e il vigile senso del dovere.
Sotto Domiziano percorse tutte le tappe della carriera pubblica, fino a raggiungere il rango senatorio (fu il
primo della sua famiglia).
La sua carriera fu indubbiamente favorita dalla solida posizione economica, lo dimostra anche il fatto che egli interruppe la propria carriera letteraria negli ultimi anni della tirannide di Domiziano per poi
riprenderla brillantemente sotto Traiano. Sempre sotto Traiano divenne prima prefetto dell’erario di
Saturno, poi consul suffectus e infine governatore in Bitinia dal 111 al 113, anno in cui lo colse la morte.
Plinio il Giovane, come Tacito, si trovò a vivere a cavallo di due imperi, quello di Domiziano prima e quello
di Traiano poi; essi furono segnati da profonde diversità: la tirannide nel primo e la pacificazione interna e
la tolleranza religiosa nel secondo.