
Gerald Ford (1774 – 1976)
Il giorno dopo le dimissioni di Nixon il suo vice, Gerald Ford, entra in carica diventando il 38° presidente degli Stati Uniti d’America.
Ford concesse subito il perdono a Nixon riguardo lo scandalo Watergate, cosa che gli procurò lo sconsenso da parte di una buona parte dei cittadini.
Durante la sua presidenza ebbe forti contrasti con il congresso, di maggioranza democratica.
In politica interna cerco di combattere l’inflazione e la recessione. Cercò di agevolare le attività commerciali riducendo la tassazione su di esse e attenuando i controlli da parte delle agenzie di regolamentazione.
In politica estera cerco di mantenere il ruolo di potere degli USA, continuò la politica di distensione con la Russia e contribuì ad evitare una guerra in Medio Oriente convincendo Egitto e Israele a firmare una tregua.
Ford si candidò per il partito Repubblicano nelle elezioni del 1976 ma perse contro il candidato democratico Jimmy Carter.