Il Natale nella letteratura Esempi di poesie e racconti dedicati al Natale Tutte le foto 1 / 10 Precedente Successiva I figli di Babbo Natale - Italo Calvino Non c'è epoca dell'anno più gentile e buona, per il mondo dell'industria e del commercio, che il Natale e le settimane precedenti. Sale dalle vie il tremulo suono delle zampogne; e le società anonime, fino a ieri freddamente intente a calcolare fatturato e dividendi, aprono il cuore agli affetti e al sorriso. L'unico pensiero dei Consigli d'amministrazione adesso è quello di dare gioia al prossimo, mandando doni accompagnati da messaggi d'augurio sia a ditte consorelle che a privati; ogni ditta si sente in dovere di comprare un grande stock di prodotti da una seconda ditta per fare i suoi regali alle altre ditte; le quali ditte a loro volta comprano da una ditta altri stock di regali per le altre; le finestre aziendali restano illuminate fino a tardi, specialmente quelle del magazzino, dove il personale continua le ore straordinarie a imballare pacchi e casse; al di là dei vetri appannati, sui marciapiedi ricoperti da una crosta di gelo s'inoltrano gli zampognari, discesi da buie misteriose montagne, sostano ai crocicchi del centro, un po' abbagliati dalle troppe luci, dalle vetrine troppo adorne, e a capo chino dànno fiato ai loro strumenti; a quel suono tra gli uomini d'affari le grevi contese d'interessi si placano e lasciano il posto ad una nuova gara: a chi presenta nel modo più grazioso il dono più cospicuo e originale. (Tratto da I figli di Babbo Natale di Italo Calvino)"I figli di Babbo Natale" è l'ultima novella di "Marcovaldo ovvero Le stagioni in città", la raccolta di 20 novelle scritta da Italo Calvino e pubblicata per la prima volta nel novembre 1963. La raccolta è divisa in 4 parti, ognuna dedicata ad una stagione dell'anno. Il protagonista delle novelle è Marcovaldo, un manovale ingenuo e sensibile con problemi economici. Nella novella "I figli di Babbo Natale", Marcovaldo per conto della Sbav, la società per cui lavora, va in giro porta a porta vestito da Babbo Natale a portare regali. Marcovaldo va in giro con il figlio Michelino che vuole fare un regalo ad un bambino povero. Dopo aver visitato il figlio viziato di un famoso industriale, Michelino lo considera un bambino povero e decide di regalargli un martello, un tirasassi e dei fiammiferi con cui il bambino comincia a distruggere la sua casa. Il giorno dopo Marcovaldo va al lavoro temendo di essere licenziato, ma invece scopre che l'industriale è rimasto molto colpito da quei regali, che hanno fatto divertire il figlio, tanto che la Sbav decide di mettere in commercio il "regalo distruttivo".