I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni Analisi e sintesi del romanzo scritto da Alessandro Manzoni Tutte le foto 11 / 20 Precedente Successiva Il voto e la liberazione di Lucia Nella notte trascorsa nel castello dell'Innominato, la notte precedente alla conversione dell'uomo, Lucia ha pregato la Madonna e, pensando che sarebbe stata esaudita più efficacemente se avesse fatto un sacrificio, ha promesso di rinunciare a Renzo per essere solo della Vergine: "o Vergine santissima! Voi, a cui mi sono raccomandata tante volte, e che tante volte m'avete consolata! Voi che avete patito tanti dolori, e siete ora tanto gloriosa, e avete fatti tanti miracoli per i poveri tribolati; aiutatemi! fatemi uscire da questo pericolo, fatemi tornar salva con mia madre, Madre del Signore; e fo voto a voi di rimaner vergine; rinunzio per sempre a quel mio poveretto, per non esser mai d'altri che vostra". Il giorno seguente, l'Innominato racconta al cardinale Borromeo la vicenda di Lucia e dichiara di volerla liberare subito. Federigo manda a chiamare il cappellano, il parroco del paese e don Abbondio per organizzare la liberazione. Il cappellano annuncia la conversione dell’Innominato ai sacerdoti riuniti. Al parroco del paese il cardinale ordina di trovare una donna che faccia coraggio a Lucia durante la sua liberazione e a don Abbondio chiede di accompagnare l’Innominato fino al castello per prendersi poi cura della fanciulla. Don Abbondio non vorrebbe viaggiare con quell’uomo che lo spaventa, ma alla fine è costretto ad eseguire gli ordini. Don Abbondio, dubbioso sul reale pentimento dell’Innominato, comincia un lungo soliloquio, nel quale se la prende con tutti quelli che hanno minacciato il suo quieto vivere: don Rodrigo cerca sempre guai e coinvolge anche gli altri; l’Innominato, con la sua conversione, ha suscitato troppo clamore; il cardinale è stato precipitoso nel fidarsi dell'Innominato e, soprattutto, nell’affidargli il suo destino. Appena li vede, Lucia, sbalordita, è rincuorata dalle buone parole della donna e dalle rassicurazioni del curato. Nell’uscire, Lucia incontra l’Innominato e, dopo un primo moto di paura, trova la forza per ringraziarlo. Lucia, la donna e don Abbondio si avviano verso il villaggio. Giunti in paese, don Abbondio si avvia verso la sua parrocchia, mentre Lucia si reca a casa della donna che la accompagna, che è la moglie del sarto del paese. Lucia, ripensando al voto di castità pronunciato la notte precedente, si pente di ciò che ha fatto, ma subito dopo rinnega quel pentimento momentaneo. Intanto Agnese, condotta verso la casa del sarto, incontra don Abbondio che le raccomanda di tacere a proposito del mancato matrimonio. Arrivata a destinazione, Agnese riabbraccia la figlia e le due donne possono scambiarsi notizie sugli ultimi avvenimenti. Agnese e Lucia ricevono poi la visita del vescovo e Agnese svela i particolari della vicenda, mettendo l’accento sulle colpe di don Abbondio e omettendo ogni riferimento al matrimonio di sorpresa. Ma Lucia, per amore di verità, rivela anche quell’aspetto. Al termine del colloquio, Federigo va via promettendo di cercare notizie di Renzo.