Fra Cristoforo è il personaggio che aiuta Renzo e Lucia nella parte iniziale del romanzo. L'autore descrive con molta attenzione la sua personalità, il suo aspetto fisico e anche il suo passato e quello del padre, poiché
i conflitti interiori e la trasformazione del frate sono influenzati da esperienze educative e sociali, come ad esempio la vergogna del padre nei confronti della sua professione. Fra Cristoforo è
il difensore degli umili e degli oppressi. Nella sua missione di carità, porta con sé lo spirito combattivo che ha caratterizzato la sua giovinezza inquieta, e il santo cappuccino che esorta a credere e confidare in Dio. L'autore enfatizza questa caratteristica con una similitudine in cui
gli occhi del frate, incavati e chinati a terra, e talvolta scintillanti,
vengono paragonati a due “cavalli bizzarri”. Questi occhi rappresentano la visione tormentata di un uomo che lotta in un mondo ostile al bene, ma che è appassionato nella sua missione di salvezza.
L'aspetto di Fra Cristoforo è semplice: ha i capelli rasati, tranne per una piccola corona di capelli intorno al capo e una lunga barba bianca che copre guance e mento. La
scelta di diventare frate è stata una soluzione ai conflitti sociali e personali di Fra Cristoforo. Dopo un'educazione nobiliare e un fallito tentativo di entrare nella classe alta, il frate sviluppa un complesso rapporto di amore e odio verso la nobiltà, che culmina con l'
omicidio di un nobile durante un duello.
Questo tragico evento lo porta a scegliere la via della monacazione, seguita dall'umiliazione di fronte al fratello dell'ucciso. Da quel momento, Fra Cristoforo sarà caratterizzato da una santità realizzata negli eccessi. In questo modo, egli
incarna il divino mistero della coesistenza del bene e del male nel mondo e la sua vocazione alla giustizia e alla difesa dei più deboli. Uno dei momenti in cui Fra Cristoforo mostra la sua missione di carità è quando si reca al castello di Don Rodrigo per aiutare Renzo e Lucia. Accetta persino di sedersi a tavola con i nobili presenti e di discutere di questioni cavalleresche. In un colloquio privato, prega umilmente per i promessi sposi, utilizzando la sua cultura come fonte di fede religiosa e strumento di apostolato. Di fronte all'arroganza di Don Rodrigo, che lo caccia dal castello, Fra Cristoforo, infiammato di sdegno e privo di paura, si erge come un leone: punta un dito minaccioso addosso al prevaricatore e gli rammenta il giudizio di Dio.
-Leggi la presentazione di Fra Cristoforo nei Promessi Sposi-
Tutti i personaggi de I Promessi Sposi: analisi e descrizioneRiassunto Promessi sposi - Introduzione| Capitolo 1|
Capitolo 2 |
Capitolo 3 |
Capitolo 4 |
Capitolo 5|
Capitolo 6|
Capitolo 7|
Capitolo 8 |
Capitolo 9 |
Capitolo 10|
Capitolo 11|
Capitolo 12|
Capitolo 13|
Capitolo 14|
Capitolo 15|
Capitolo 16|
Capitolo 17|
Capitolo 18|
Capitolo 19|
Capitolo 20|
Capitolo 21|
Capitolo 22|
Capitolo 23|
Capitolo 24|
Capitolo 25|
Capitolo 26|
Capitolo 27|
Capitolo 28|
Capitolo 29|
Capitolo 30|
Capitolo 31|
Capitolo 32|
Capitolo 33|
Capitolo 34|
Capitolo 35|
Capitolo 36|
Capitolo 37|
Capitolo 38|
(
Foto tratta da lombardiabeniculturali.it)