Italo Svevo: appunti e riassunti Ripassa con noi la vita la poetica e le opere di Italo Svevo. Ecco tutti i riassunti utili anche come bigliettini Tutte le foto 2 / 5 Precedente Successiva La vita Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz, nasce a Trieste nel 1861 da un’agiata famiglia borghese. Ebreo da parte di madre, riceve la sua prima educazione in un collegio in Germania per poi tornare a Trieste, dove si iscrive all'Istituto Superiore per il Commercio, nel 1878. Per soddisfare la sua passione per la scrittura a partire dal 1880 collabora con il giornale triestino L'Indipendente con articoli letterari e teatrali firmati con lo pseudonimo di E. Samigli. Nel 1880 il fallimento economico del padre lo costringe a cercare un lavoro. Svevo inizia così a lavorare presso la filiale triestina della banca Union di Vienna, esperienza che si rivelerà opprimente e che getterà le basi per il romanzo Una vita. Nel '95 al capezzale della madre morente incontra Livia Veneziani, una cugina con cui convolerà a nozze l’anno successivo. Divenuto anch'egli uomo d'affari si allontana quindi per un periodo l'attività letteraria. Negli anni seguenti, però, le cose cambiano: lo scrittore incontra James Joyce (che gli sottopone il suo Gente di Dublino e lo incoraggia a proseguire l'attività letteraria) ed entra in contatto con le teorie psicanalitiche di Freud. Nel 1919 si riavvicina quindi alle lettere ed inizia a scrivere la Coscienza di Zeno che, anche grazie all’intervento di Joyce, gli darà molta notorietà in Francia. In Italia, invece, solo Montale riconosce il talento di Svevo che non si impone sulla scena nazionale. Italo Svevo muore l'11 settembre del 1928 in seguito ad un incidente d’auto.