Italo Svevo: appunti e riassunti Ripassa con noi la vita la poetica e le opere di Italo Svevo. Ecco tutti i riassunti utili anche come bigliettini Tutte le foto 3 / 5 Precedente Successiva Opere e poetica Svevo non presenta le caratteristiche dei letterati italiani del suo tempo. Egli, infatti, rispecchia l’animo ibrido di Trieste, città di confine in cui confluiscono la civiltà italiana, tedesca e slava. Proprio per questo lo scrittore adotta lo pseudonimo di Italo Svevo. Alla base della sua produzione letteraria così anomala per il nostro Paese c'è una cultura filosofica arricchita da aperture verso le scienze al punto che i tra i grandi che ne influenzano il pensiero ci sono: Schopenhauer, Nietzsche e Charles Darwin. Per via dell’influenza di quest’ultimo gli eroi dei romanzi di Svevo sembrano spinti da leggi naturali immodificabili intese dall’autore come un vero e proprio prodotto storico del contesto sociale in cui essi sono inseriti. Entra così in gioco un’altra influenza: quella marxista, da cui l’autore trae la percezione dei conflitti di classe che percorrono la società moderna. Al tutto si deve poi aggiungere la già citata importanza delle teorie freudiane alle quali si avvicina in netto anticipo rispetto al restante panorama italiano. Lo psicologo è per lui maestro nell'analisi dell'ambiguità dell'io, nella demistificazione delle teorie razionali con le quali l'individuo giustifica la ricerca del piacere.Svevo però rifiuta di aderire totalmente alle teorie psicanalitiche: accetta la psicoanalisi come tecnica di conoscenza della realtà psichica e di conseguenza come strumento narrativo, ma la respinge come visione totalizzante della vita e come terapia per gli ammalati. Così, con il rifiuto della psicoanalisi come terapia (nella Coscienza di Zeno) e la difesa dei diritti dei cosiddetti "ammalati" rispetto ai "sani", si passa dalla semplice formazione culturale alla concreta poetica. La nevrosi, per Svevo, è un segno positivo di non rassegnazione e di non adattamento ai meccanismi alienanti della civiltà industrializzata, la quale impone lavoro, obbedienza, disciplina, sacrificando la ricerca del piacere. L'ammalato è colui che non vuole rinunciare alla forza del desiderio. La terapia lo renderebbe normale, ma spegnerebbe in lui le pulsioni vitali.