Italo Svevo: appunti e riassunti Ripassa con noi la vita la poetica e le opere di Italo Svevo. Ecco tutti i riassunti utili anche come bigliettini Tutte le foto 4 / 5 Precedente Successiva Ancora su opere e poetica La figura dell'inetto perciò subisce una evoluzione. Nel romanzo Una vita e in Senilità l’inettitudine è una debolezza al punto che si parla di "bovarismo" dei due protagonisti che, come Emma Bovary, evadono dal grigiore sognando un mondo diverso. In questa fase la letteratura è, in definitiva, uno strumento di difesa dalla realtà propria dei deboli e degli inetti, ma con La coscienza di Zeno l'atteggiamento verso l'inetto cambia radicalmente: i sani sono "compiuti" nelle loro parti, sono cristallizzati nella loro forma, l'inetto essendo "un malato", è un "abbozzo" disponibile alle trasformazioni problematico e, proprio per questo, pronto a capire. Insomma per l'ultimo Svevo l'inettitudine è una qualità, è una forma di resistenza all'alienazione circostante. L'autore nella fase di elaborazione della Coscienza di Zeno e nella ultima produzione narrativa e teatrale, concepisce la letteratura come lo strumento che aiuta a recuperare e a salvaguardare la vita. L'esistenza vissuta, trasportata sulla pagina scritta, viene sottratta al tempo e al suo logoramento. La vita "non raccontata" è veramente morta, essa può essere difesa solo dall' "inetto", dall'ammalato, dal nevrotico, da chi nella società è un "diverso", e dunque dallo scrittore.