Fluidità sessuale: che vuol dire? Riflessioni e spunti

Cosa vuol dire "fluidità sessuale"? Il bacio tra Fedez e Rosa Chemical durante l’ultima serata del Festival di Sanremo 2023 è stato definito un inno alla fluidità sessuale. E' giusto parlarne? Cosa ne pensi?

Fluidità sessuale: che vuol dire? Riflessioni e spunti
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Fluidità sessuale: cos'è?

In tanti, tantissimi, avranno visto (in diretta o sui social) il bacio tra il rapper Fedez e il cantante Rosa Chemical durante l’ultima serata del Festival di Sanremo 2023. In molti hanno definito questo gesto un inno alla fluidità sessuale. Dopotutto, proprio Rosa Chemical era stato al centro di un attacco frontale da parte di una deputata di Fratelli d’Italia, che reputava inaccettabile la volontà del cantante di “eliminare tutti gli stereotipi italiani che ci sono in questo Paese”, come aveva dichiarato in un’intervista prima dell’inizio della gara.

Fluidità sessuale: la posizione della politica

La deputata aveva detto che “la rivoluzione fluida era arrivata già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, che tiene incollati allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell'appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno". Dichiarazioni che, come atteso, non sono rimaste senza risposta, in primis quella del direttore artistico di Sanremo, Amadeus, che ha replicato che “l’amore non deve essere etichettato. E questo va portato ovunque, anche nello spettacolo”, oltre ad aggiungere che “ai bambini va spiegato che ci sono persone diverse, che una donna può amare un’altra donna ed un uomo può amare un altro uomo”.

Fluidità sì o no? Bisogna parlarne?

Insomma, quello della fluidità sessuale è un argomento di cui si parla molto e che, come abbiamo visto, crea ancora tante polemiche. Ma cosa significa, esattamente, fluidità sessuale o sessualità fluida? Significa che l’orientamento sessuale non prevede schemi rigidi e indistruttibili, piuttosto la possibilità di cambiare la risposta agli stimoli sessuali nel corso della vita, in base al momento, al tempo, alla persona. Insomma, significa non incasellarsi in nessuna definizione definitiva. La capacità, quindi, di provare attrazione per nessuno o tutti i generi, a prescindere da quale sia l’orientamento sessuale in cui ci siamo riconosciuti.

Niente paletti, quindi, solo la libertà di poter volere e desiderare senza rimanere incastrati in un recinto che la società - o noi stessi - abbiamo costruito per la nostra persona. Essere sessualmente fluidi non vuol dire, quindi, essere bisessuali, o meglio, non vuol dire questo per forza. Anzi, sta proprio qui il punto di “forza” di questa definizione: non definirsi. La sessualità, infatti, non è qualcosa di immutabile ma può essere influenzata da fattori sociali, culturali e situazionali.

La fluidità sessuale non è un fenomeno nuovo

In molti pensano che si tratti di un fenomeno nuovo. In realtà non è così anche se, è abbastanza palese, le nuove generazioni avendo meno pregiudizi ed essendo più aperti a tutto ciò che è ‘diverso’, sono più disposti a parlarne, a farci i conti. Banalmente, negli ultimi tempi è cambiata l’attenzione verso le forme d’espressione della sessualità, sono aumentate le discussioni in merito, così come la consapevolezza. In un sondaggio, effettuato nel 2015, su oltre 1600 abitanti del Regno Unito, è emerso che:

  • il 4% della popolazione britannica si definisce “esclusivamente omosessuale”;
  • il 72% “esclusivamente eterosessuale”
  • il restante 19% si colloca in una posizione intermedia tra i due estremi.

Se si guardano però le risposte che hanno dato i giovani tra i 18 e i 24 anni, si nota che ben il 49% si pone in una posizione intermedia non ritenendosi né totalmente etero né totalmente omosessuale.

Un risultato che evidenzia ancora di più quanto i giovani di oggi, che si trovano all’interno di un cambiamento che potremmo definire epocale, siano molto più consapevoli della propria sessualità ed evitino di etichettarsi, perché nella fluidità colgono l’opportunità di conoscersi, di capire se un giorno avranno bisogno di un’etichetta. Etichette che oggi, rispetto al passato, sonomolte di più, come dimostra la sigla della comunità LGBT (acronimo italiano di: Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender) che si è ampliata diventando LGBTQIA+. Ed è proprio nel segno ‘più’ che rientrano tutte le altre identità di genere oorientamento sessuale che non sono nelle precedenti categorie.

L'importanza dell'educazione sessuale

Non c’è più - e non ci deve essere più - una distinzione netta tra eterosessualità, bisessualità e omosessualità. Ognuno si muove come meglio crede, può innamorarsi di una ragazza e domani essere attratto da un uomo. Ogni scelta è individuale, non incasellabile. Certo è che ancora c’è tantissimo da fare per quanto riguarda l’educazione sessuale. Ed è soprattutto la scuola che dovrebbe allinearsi ai tempi. Nel 2022, il Centro Studi per la Scuola Pubblica ha organizzato in alcune città italiane una serie di corsi di aggiornamento su argomenti che emergono in ambito scolastico: questione di genere, tematiche LGBTQ+, identità e orientamento sessuale.

È fondamentale che chi lavora nelle istituzioni scolastiche e ha a che fare quotidianamente con i giovani sia consapevole e comprenda che troppo a lungo la scuola ha veicolato messaggi sessisti, stereotipi di genere e quant’altro. Stimolare quindi una riflessione in questo senso è fondamentale per evitare fenomeni di discriminazione e violenze, per favorire un atteggiamento più libero, inclusivo, aperto. Come ha detto in un’intervista la sociolinguistica Vera Gheno, “ciò che è importante a scuola non è tanto educare i ragazzi quanto educare e istruire i professori” perché “ognuno di noi è stato educato ed è cresciuto in un certo contesto socio-culturale. Guardare le cose da un altro punto di vista è difficile”. Ed effettivamente i giovani, a differenza degli adulti, sono molto attenti - e abituati - alla diversità.

L'opposizione alla fluidità sessuale

D’altra parte, però, c’è chi si oppone a questo processo. Basti pensare alle associazioni pro vita e ai politici che le sostengono. Proprio di recente l’associazione ProVita ha presentato a Trento un disegno di legge provinciale per vietarela realizzazione, con il coinvolgimento di studenti, di progetti o attività basati sulla prospettiva di genere, che promuovano la fluidità di genere o dell'identità sessuale, oppure che insegnino a dissociare l'identità sessuale dal sesso biologico”.

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