Floriana L’Arco: una carriera in Microsoft grazie alle STEM
Di Veronica Adriani.Dalla laurea in Fisica a una multinazionale del software. Una carriera nel settore STEM al riparo dai pregiudizi di genere
Calendario scolastico 2022-23
Che succede in Iran? La spiegazione facile|Ponti 2023| I promessi sposi| Podcast| Mappe concettuali| Date maturità 2023| Tema sul ritorno alla normalità dopo il coronavirus| Temi svolti|Riassunti dei libri
STEM: SCIENCE, TECHNOLOGY, ENGINEERING, MATHEMATICS

Floriana L’Arco, di professione commerciale, lavora in Microsoft, multinazionale del software impegnata da anni sul fronte GIRLS in STEM con programmi e iniziative specifiche. Per spiegare la sua professione dice: “Mi occupo di soluzioni per la produttività degli utenti delle grandi organizzazioni” anche se, ammette, “c’è una certa distanza tra il mio titolo di studi e la mia occupazione attuale”.
Floriana è arrivata alla sua posizione attuale con una laurea in Fisica. Al momento della scelta i dubbi sono stati tanti: da un lato la passione per la filosofia, dall’altra quella per le discipline scientifiche. E poi, i desideri: “Da piccola volevo fare tutt’altro: il medico” racconta “la scelta non è stata facile, ho trovato un compromesso”.
STEM E UNIVERSITÀ
Quando Floriana finisce il liceo è il 1989, e i corsi di orientamento all’Università non sono molto frequenti. Per avere un’idea delle prospettive di studio e di occupazione che può dare una laurea nel settore STEM, lo step più immediato è parlare con chi già ha fatto quel percorso. Così, quando si tratta di fare un bilancio fra passioni e possibili sbocchi occupazionali, Floriana si guarda attorno: “Ricordo di aver fatto delle chiacchierate con il papà di un’amica, laureato in Fisica, e con un paio di conoscenti già iscritte a corsi di laurea in discipline scientifiche”.
Durante l’Università i contatti con le aziende non sono tanti, così quando finisce gli studi lo sbocco più naturale è quello della ricerca. L’opportunità di fare un salto di carriera arriva dopo alcuni anni: “All’epoca avevo uno borsa di studio al CNR, ma non stavo vivendo un’esperienza del tutto positiva” racconta.
STEM IN AZIENDA
La crescita professionale, naturalmente, richiede una certa dose di tenacia. Così, quando dopo alcuni anni Floriana vive un momento di stallo della sua vita lavorativa, decide di non accontentarsi e si fa avanti: “Da anni ricoprivo lo stesso ruolo in azienda, ero un po’ stufa e non stavo ottenendo risultati particolarmente positivi” spiega. “Quando ho metabolizzato la situazione, ho capito che ne dovevo parlare apertamente e serenamente con il management. Nel giro di qualche mese, sono riuscita a cambiare ruolo e ho iniziato un nuovo percorso di carriera che tuttora mi sta dando soddisfazioni”.
Le aziende offrono spesso opportunità, ma bisogna avere le idee chiare, tanta determinazione e delle doti valide in ogni ambito, non solo quello delle STEM: “onestà intellettuale, dedizione al lavoro, spirito di collaborazione più un pizzico di ambizione e di buona fortuna”.
Floriana non ricorda di aver subito particolari pregiudizi di genere: “Spesso mi capita di partecipare a meeting con i clienti in cui io sono l’unica donna al tavolo” racconta. “Forse esistono pregiudizi latenti, ma la mia professionalità mi consente di ignorarli”.
Se dovesse pensare a dei personaggi che l’hanno ispirata nella sua vita, Floriana ne citerebbe due: “Anna Stepanovna Politkovskaja, perché donna, giornalista, coraggiosa e appassionata di verità. E Malala Yousafzai, perché l’emancipazione delle donne passa sempre attraverso l’istruzione”. E un mentore? “Secondo me è importantissimo incontrare buoni maestri, di quelli che sanno veramente metterti alla prova” dice. “È più importante avere accanto qualcuno che sia in grado di aiutarti a liberare le tue reali potenzialità piuttosto che qualcuno che ti incoraggi”.
Alle ragazze che vogliano intraprendere una carriera di studio nelle STEM, ha solo un consiglio da dare: “Di non mollare davanti alle difficoltà e di trovare un buon compagno di studi. Studiare in compagnia apre la mente, rende lo studio divertente e massimizza gli sforzi”.
STEM: leggi le altre storie raccolte da Studenti. it
- Gioia: una fisica a Londra per amore delle STEM
- Raffaella Schneider: la curiosità per la scienza è nata sui banchi di scuola
- Ilaria Cocchi: le STEM al servizio degli altri
- Le STEM dopo la maturità: la storia di Francesca e del suo sogno di costruire macchine e motori a impatto zero
- Le mani robotiche di Monica: dall’ingegneria meccanica un aiuto per l’uomo
- STEM: la robotica di Chiara Gaudeni
- STEM: la storia di Sara, dalla scoperta di una stella all’intelligenza artificiale
- Laura ed Enrica: dalle STEM la capacità di reinventarsi
- Alessia e le STEM: la passione per la Chimica e un futuro nella scienza
- STEM: Giulia, dalla fisioterapia e dalle neuroscienze, un aiuto per i malati di ictus
- Donata Raniolo, le STEM per studiare all'estero
- STEM a Urbino: la Chimica e la prospettiva di un lavoro nell’industria
- Giorgia, un occhio alle STEM tra Ingegneria e Informatica
- Giulia, le STEM e un futuro nella cosmetica
- Maria, dal liceo classico al mondo delle STEM