Indice
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Fisica dell’atmosfera e meteorologia: il corso di laurea per diventare meteorologo
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Chi è e cosa fa il meteorologo?
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Di cosa si occupa?
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Come diventare meteorologo?
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Quali materie si studiano?
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Si tratta di una laurea triennale o di 5 anni?
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Gli sbocchi lavorativi
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Differenze fra meteorologo e climatologo
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Fisica dell’atmosfera e meteorologia: il corso di laurea per diventare meteorologo
La meteorologia, ovvero la scienza che studia l'atmosfera e i fenomeni meteorologici, ha un impatto diretto sulla nostra vita quotidiana. Dalla situazione di cambiamento climatico che stiamo vivendo come una vera e propria emergenza a poter essere d’aiuto nello sviluppare sistemi di risparmio energia, da prevedere il tempo che farà, a comprendere i mutamenti globali, i meteorologi giocano un ruolo importantissimo nella quotidianità.
Ma come si diventa professionisti in ambito meteo? Qual è il programma di studi più indicato? Sicuramente per poter accedere a questo percorso professionale dovrai conseguire con successo la Laurea in Fisica (seguendo specificamente i corsi di laurea in Fisica dell’atmosfera e meteorologia), ma vediamo meglio di cosa si tratta.
Chi è e cosa fa il meteorologo?
Il meteorologo è uno scienziato specializzato nello studio dell'atmosfera, che utilizza principi fisici e matematici per comprendere, interpretare, prevedere e influenzare i fenomeni meteorologici e climatici.
La sua attività non si limita alla previsione del tempo; include anche la ricerca per comprendere i meccanismi alla base dei cambiamenti climatici, lo sviluppo di modelli atmosferici avanzati e l'applicazione di queste conoscenze in vari settori. Ma proviamo andare meglio nel dettaglio e scopriamo insieme quali sono le attività che svolge e come si può iniziare a lavorare in questo campo.
Di cosa si occupa?
Le mansioni di un meteorologo variano ampiamente a seconda della specializzazione e del settore di impiego, spaziando dall'utilizzo di modelli matematici e dati osservativi per prevedere il tempo e le condizioni atmosferiche a breve e lungo termine, allo studio approfondito dei processi atmosferici, dei cambiamenti climatici, dell'interazione tra atmosfera e oceani, fino allo sviluppo di nuovi modelli previsionali.
Si può occupare di insegnamento e di divulgazione scientifica, rivolti tanto al pubblico generale quanto a specifiche comunità, con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza e la comprensione dei fenomeni meteorologici. Il professionista specializzato può fornire consulenza specialistica a enti governativi, organizzazioni non governative e settori privati, offrendo insight preziosi su temi legati al clima e alle sue implicazioni, dimostrando così la versatilità e l'importanza del suo ruolo in diversi ambiti della società.
Come diventare meteorologo?
Per diventare meteorologo, dovresti intraprendere un percorso di studi universitario specifico. In Italia, l’indirizzo esatto è quello del corso di laurea in Fisica dell'atmosfera e meteorologia che fornisce le conoscenze teoriche e pratiche fondamentali per comprendere i fenomeni atmosferici, oltre a sviluppare competenze nell'analisi e nella previsione del tempo.
Dopo aver conseguito il titolo, molti aspiranti potrai proseguire con una magistrale o dottorato in campi specifici o scienze atmosferiche per specializzarti ulteriormente.
Quali materie si studiano?
Il corso in Fisica dell’atmosfera e meteorologia copre un'ampia gamma di materie scientifiche e tecniche. Se sceglierai questa specializzazione, ti immergerai nello studio della fisica e della chimica dell'atmosfera, matematica applicata, dinamica dei fluidi, climatologia, e meteorologia sinottica.
Altri corsi possono includere informatica e statistica applicata, approfondimenti climatici, e tecniche di modellazione e previsione del tempo. La base prettamente scientifica risulta essenziale per poter comprendere i meccanismi complessi collegati al clima terrestre. Oggi, tra le varie possibilità, c’è persino quello di focalizzarsi sui cambiamenti climatici studiando il fenomeno in modo dettagliato.
Si tratta di una laurea triennale o di 5 anni?
La durata può variare a seconda del sistema universitario del paese in cui viene offerto. In Italia, si tratta di una laurea triennale, che fornisce le basi scientifiche e metodologiche nel settore. Per chi desidera approfondire ulteriormente o specializzarsi in un particolare settore, è spesso necessario proseguire gli studi con una magistrale, che di solito ha una durata di 2 anni, portando così gli anni di studio totali a 5 anni. Alcuni programmi di studio possono integrare direttamente il percorso triennale e magistrale quinquennale con un sistema a ciclo unico.
Gli sbocchi lavorativi
I laureati in Fisica dell’atmosfera e meteorologia si trovano di fronte a un panorama ricco di opportunità professionali che spaziano attraverso vari settori. Molti trovano impiego negli enti pubblici e nei servizi meteorologici nazionali, dove svolgono un ruolo cruciale come previsori e ricercatori, impegnati nel monitoraggio delle condizioni atmosferiche e nella fornitura di previsioni accurate sia per il pubblico che per le istituzioni. Il settore aeronautico e marittimo offre ruoli specifici per garantire la sicurezza dei trasporti, richiedendo competenze avanzate per la previsione e la gestione delle condizioni avverse.
Anche il campo ambientale e quello agricolo si avvalgono della loro expertise per analizzare l'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e sulle produzioni agricole, promuovendo lo sviluppo di strategie di adattamento efficaci. La crescente enfasi sulle energie rinnovabili pone i laureati con questa specializzazione in una posizione privilegiata all'interno dell'industria energetica, dove contribuiscono alla gestione delle risorse e alla previsione della domanda di energia, sfruttando la loro profonda comprensione delle dinamiche meteorologiche.
Non da ultimo, il mondo accademico rappresenta un altro importante sbocco lavorativo, offrendo la possibilità di impegnarsi nella ricerca avanzata in scienze atmosferiche e nell'insegnamento a diversi livelli educativi. Le numerose opportunità ti danno mod di approfondire la conoscenza e la comprensione dei complessi meccanismi che regolano il clima e l'atmosfera, in aggiunta garantiscono la chance di contribuire attivamente alla formazione delle future generazioni di scienziati e specialisti dell’area di applicazione.
Differenze fra meteorologo e climatologo
La distinzione tra meteorologo e climatologo si radica principalmente nel campo di studio e nell'orizzonte temporale di interesse. Sebbene entrambe le discipline si basino su una solida comprensione dei sistemi atmosferici e impieghino metodi di analisi e modellazione simili, il loro focus e le loro applicazioni pratiche differiscono significativamente.
Il primo si concentra sull'analisi e la previsione dei fenomeni atmosferici a breve termine e si occupa specificatamente dello studio delle condizioni del tempo su scala giornaliera o settimanale, utilizzando dati attuali e modelli previsionali per prevedere eventi come tempeste, piogge, nevicate e ondate di caldo o di freddo.
Il secondo, invece, esamina le tendenze e i modelli climatici a lungo termine, spesso su scale temporali che vanno da decenni a secoli e oltre. Si occupa di analisi delle variazioni passate, presenti e future e si focalizza sui pattern di temperatura, precipitazioni, venti e altri elementi, cercando di comprendere le cause dei cambiamenti climatici e di modellarne gli effetti futuri. L'approccio del climatologo è quindi intrinsecamente più orientato verso la ricerca e lo sviluppo di strategie di adattamento e mitigazione di quello che è il cambiamento climatico che risulta di grande rilievo.