Filosofia e Intelligenza artificiale: il corso di laurea per affrontare il futuro

Un nuovo corso di laurea alla Sapienza di Roma raccontato da uno dei suoi docenti. Ecco tutto quello che devi sapere sulla formazione che ti prepara alle sfide di domani

Filosofia e Intelligenza artificiale: il corso di laurea per affrontare il futuro
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Filosofia e Intelligenza Artificiale: il corso di laurea alla Sapienza

Filosofia e Intelligenza Artificiale: il corso di laurea alla Sapienza
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Secondo l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale sono circa 45 i corsi di laurea in Intelligenza Artificiale presenti oggi in Italia. Diversamente da ciò che si è abituati a pensare, l'intelligenza artificiale non è un ambito esclusivo delle facoltà scientifiche, ma riguarda anche quelle umanistiche. Tra i vari corsi di laurea, alla Sapienza di Roma c'è quello in Filosofia e Intelligenza Artificiale.

Per saperne di più su questo corso abbiamo intervistato Marco Fasoli, ricercatore all'Università Sapienza e docente del corso di laurea in Filosofia e Intelligenza Artificiale. Filosofo della tecnologia e delle scienze cognitive, si è occupato soprattutto dei cosiddetti artefatti cognitivi e dell’impatto che le nuove tecnologie digitali hanno sul nostro benessere personale. Fasoli ci ha raccontato tutto quello che c'è da sapere sul nuovo percorso di studi: dalle questione etiche associate all'AI ai possibili sbocchi di questo corso di laurea.

Corso di laurea in Filosofia e Intelligenza Artificiale: a cosa serve?

Il corso di laurea in Filosofia e Intelligenza Artificiale si concentra sugli aspetti filosofici e, come affermato dal professor Marco Fasoli, il corso vuole mettere in luce quegli aspetti teorici, epistemologici ed etici profondi che riguardano l’intelligenza artificiale.

Per molto tempo, nella visione comune, la filosofia ha avuto poco a che fare con la tecnologia, ma oggi, con l’intelligenza artificiale, le cose stanno cambiando perché queste questioni etiche, teoriche ed epistemologiche legate alle tecnologie e all'intelligenza artificiale stanno emergendo. Il corso di Filosofia e Intelligenza Artificiale permette una comprensione profonda di queste problematiche e quindi un approccio competente all’intelligenza artificiale, sia dal punto di vista teorico, sia dal punto di vista tecnico.

Gli sbocchi dopo la laurea

Al termine del corso, secondo il Prof, ogni studente potrà avere un orientamento diverso in base ai diversi aspetti dell’AI che sono molteplici, riguardano sia gli aspetti più legali, ad esempio quanto le aziende saranno in grado di rispettare i regolamenti europei per ciò che riguarda l’intelligenza artificiale e l’utilizzo di questi strumenti in ambito lavorativo e in ambito economico. Oppure l’intelligenza artificiale in ambito pubblico, quanto gli strumenti dell’intelligenza artificiale entreranno nell’ambito dell’amministrazione pubblica e come potranno essere sfruttati in maniera etica e rispettando i regolamenti. Questi sono solo alcuni aspetti dell’intelligenza artificiale. Poi c’è tutta una parte più applicativa legata alla costruzione di nuovi strumenti e ai nuovi approcci che si svilupperanno all’intelligenza artificiale.

Gli sbocchi lavorativi che offre questo corso di laurea

Per il docente Marco Fasoli è difficile fare una previsione rispetto ai lavori che emergeranno, però quello che sembra abbastanza probabile è che l’intelligenza artificiale in modi nuovi arriverà a permeare il tessuto lavorativo del mondo occidentale in maniera forte, l’importante è arrivare preparati di fronte a questo cambiamento.

Le questioni etiche associate all'AI

Per il docente ci sono diversi problemi etici e si possono identificare almeno due problematiche immediatamente riconoscibili:

  • Da un lato c’è l’utilizzo di risultati che non sono trasparenti e che possono essere in qualche maniera distorti. Infatti, se è vero che le macchine dell’intelligenza artificiale producono risultati molto precisi e molto affidabili nella previsione, ad esempio, di alcuni fenomeni, è vero anche che è difficile riconoscere quali sono le distorsioni e le discriminazioni che queste macchine operano. Da qui la domanda su quali siano gli ambiti in cui poter utilizzare davvero queste macchine, in quali ambiti di decisione umana possiamo appoggiarci a queste macchine e quali ambiti invece devono rimanere pertinenza dell’essere umano.
  • Dall’altro lato c’è la problematica della manipolazione, cioè questi strumenti sono sempre più forti e presenti all’interno delle nostre esistenze.

    Ad esempio, attraverso lo smartphone utilizziamo numerosi strumenti e piattaforme che si appoggiano a tecnologie dell’intelligenza artificiale: quanto queste tecnologie sono in grado di spingerci verso determinate scelte, verso determinate convinzioni e quanto sono in grado di manipolare il soggetto umano? Questa è un’altra grande tematica etica che riguarda l’intelligenza artificiale oggi.

Perché la filosofia è importante per l’intelligenza artificiale?

Per il professor Fasoli, la filosofia è importante in quest'ambito perché l’AI di oggi ha diverse problematiche a livello teorico, sia per quanto riguarda gli aspetti etici, come le possibili discriminazioni che possono emergere da questi sistemi, sia per quanto riguarda le problematiche epistemologiche, legate alla comprensione del funzionamento di questi meccanismi. Inoltre oggi ci troviamo davanti delle macchine che sono molto efficaci nel produrre risultati, ma sono anche poco trasparenti. In questo senso un approccio filosofico è essenziale per riuscire a capire che cosa significa la presenza di una scatola nera all’interno dell’intelligenza artificiale e come in futuro affrontare questo problema.

Un consiglio in più
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"Chiedi a Marta" è un servizio di supporto all'orientamento universitario sviluppato da Mondadori Media Spa ed utilizza un modello di intelligenza artificiale di ChatGPT per l'elaborazione delle informazioni.
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