La figura della donna in Dante e Boccaccio: differenze

La figura della donna in Dante e Boccaccio è molto diversa. Scopri le caratteristiche e le differenze delle due visioni

La figura della donna in Dante e Boccaccio: differenze
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La figura della donna in Dante e Boccaccio

Figura della donna in Dante e Boccaccio
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Dante e Boccaccio hanno una concezione della donna profondamente diversa. Mentre per Dante si può parlare di donna angelo, un essere divino la cui funzione è mettere in contatto l’uomo con Dio, per Boccaccio la figura femminile, invece, è un essere in carne e ossa, tutt’altro che divino, che può essere causa di grande felicità ma anche di grandi dolori e gelosie.
In Dante la donna è il riflesso delle passioni dell’uomo, per Boccaccio è la vera protagonista delle sue opere. Qui di seguito elenchiamo le principali caratteristiche e differenze delle due diverse visioni.

La donna nell’opera di Dante

  • ha una concezione teorica e divina dell’amore
  • la donna è un tramite tra l’uomo e Dio
  • in quasi tutte le sue opere, la donna dantesca è presentata con un’aggettivazione divina, che ben si addice ad un angelo. Ad esempio, nel sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” possiamo notare, oltre all’aggettivazione divina di Beatrice (e par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare), come ogni uomo rimane quasi pietrificato vedendola, e nessuno si azzarda ad avvicinarsi o a pensare di “toccarla”.
  • La donna di Dante non è mai protagonista né tanto meno si azzarda a presentarci una donna che si innamora di un uomo.
  • La donna in Dante rimane sempre un essere superiore all’uomo che deve, però, solo pensare ad un amore puro, finalizzato al raggiungimento di Dio attraverso di essa, unico mezzo per raggiungerlo.

La donna nell'opera di Boccaccio

  • visione pratica dell’amore
  • la donna è semplicemente un essere umano, ben lontano dall’essere un angelo
  • l’amore è un sentimento umano e terreno che coinvolge la carne altrettanto o più dello spirito e accende le passioni più sensuali;
  • la donna può essere all’origine di grande felicità ma anche di delusione, sofferenze, tradimenti, gelosia e odio.
  • la donna per Boccaccio è l’unica protagonista. La dedica del capolavoro, il discorso rivolto alle donne ogni volta che l’autore interviene in prima persona, il ruolo di protagoniste che esse rivestono in molte novelle sono tutti elementi che rivelano l’evoluzione storica e sociale della donna in Boccaccio.
  • Nel Decameron la donna è la vera attrice, non si limita ad essere ombra e riflesso della passione dell'uomo. Affronta e soffre la vicenda amorosa dentro di sé, come schietta creazione del proprio cuore.

Approfondimenti utili

Ascolta il Decameron di Boccaccio in un podcast di 5 minuti

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